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Tra Varese e Biella la salvezza dei gialloblù, giovedì e domenica il gran finale.

 

Varese e Biella, corre lungo questi poco più di 80 chilometri il destino della Fabi Shoes.

All’andata arrivarono due successi che significarono Final eight e quarto posto in classifica.

"È tutto diverso, come il giorno e la notte - commenta il presidente Tiziano Basso - sono mutati molti fattori. Non ci aspettavamo di trovarci in questa posizione a due giornate dal termine. Comunque rispetto a qualche settimana fa la situazione è decisamente migliorata".

Grazie soprattutto all'avvicendamento sulla panchina, passata da Pillastrini a Drucker.

"Sicuramente dopo Teramo il gruppo ha capito che quella non era la strada giusta per arrivare alla salvezza. Il nuovo coach ha dato la scossa, ha portato una serenità mentale con la quale siamo riusciti a battere Roma. Una vittoria arrivata grazie al cuore, ora però con la Cimberio servirà mostrare progressi anche a livello tecnico".

La salvezza è ancora da conquistare sul campo, ma la società sta dimostrando di pensare già al futuro.

L'arrivo di Crovetti, l'acquisto del promettente Mazzola, il contratto di Drucker con l'opzione per il prossimo campionato, Vacirca che si legherà al gialloblu fino al 2013, la tournée precampionato in Oriente.

"Con Gianmaria esiste un accordo di massima, così come sapete della clausola sul biennale del tecnico. Stiamo valutando anche la questione palazzetto: nulla è ancora deciso però l'orientamento è il trasferimento ad Ancona".

Il futuro dunque è in fase di programmazione ma adesso conta solo oggi, contano Varese e Biella.

La squadra ieri ha ripreso ad allenarsi con una doppia seduta a Montegranaro.

Prima della partenza per la Lombardia, domani dopo pranzo, oggi e domattina allenamenti alla Bombonera.

Giovedì mattina rifinitura al PalaWhirlpool di Masnago e sera alle 20.30 il match contro gli uomini di Carlo Recalcati in cui fischieranno Paternicò, Begnis ed Aronne.

Addesso la realtà è tristemente diversa. Servirebe una vittoria per la matematica certezza di rimanere per il sesto anno consecutivamente in Lega A senza dover ricorrere alle sconfitte altrui.