Torey Thomas
FIVE – A Torey Thomas (playmaker di 180 cm – 1985) ed al suo PGE Turów Zgorzelec, che vince nettamente gara 2 di finale contro lo strafavorito Asseco Prokom e mantiene così la massima suspense nella serie finale della Tauron Basket Liga, attualmente sul risultato di 1-1 dopo il provvisorio vantaggio ottenuto in gara 1 dai campioni in carica.

Un successo sorprendente non solo per la maggiore qualità dell’organico della squadra di Gdynia, ma anche per le fatiche da cui è reduce il Turów, capace di piegare il Trefl Sopot in semifinale solamente dopo sette gare. Ed anche se ora tutti si aspettano che il Prokom recuperi a Zgorzelec, la realtà è che con questo Thomas la squadra allenata Jacek Winnicki non può porsi alcun limite, come dimostrano le cifre del folletto americano nel secondo round della serie: dopo aver fatto registrare 11 punti e 10 assist in gara 1, infatti, Thomas si è scatenato con 31 punti, 5 rimbalzi, 8 assist, 4 recuperi, ben 11 falli subiti (a fronte di uno commesso) con buone percentuali per 38 punti di valutazione.


 

Maciej Lampe
FOUR – A Maciej Lampe (ala/centro di 210 cm – 1985 – Unics Kazan), MVP con distacco dell’ultima giornata PBL. E’ probabile che l’assenza di Pero Antic nelle file dello Spartak lo abbia in qualche modo facilitato, ma a San Pietroburgo Lampe è stato davvero il dominatore indiscusso risultando decisivo nel successo della capolista Unics. Per lui una doppia doppia da 32 punti e 14 rimbalzi per 42 di valutazione con percentuali altissime (14/19 da 2, 4/5 da 3) in linea con le prestazioni stagionali che in Russia lo vedono al secondo posto tra i cannonieri con 17 punti a partita (53,8% dal campo) e al secondo anche tra i rimbalzisti (7,4 di media). Per lui, che è nato in Polonia, cresciuto in Svezia ed ha esordito in Spagna, prima di tre stagioni NBA tra New York, Phoenix, New Orleans e Houston, la Russia potrebbe diventare la patria cestistica ideale dopo i tre anni al Khimki.



Bradley Buckman
THREE – A Bradley Buckman (ala di 203 cm – 1984 - Antalya). Il suo nome è Bond, Bradley Bond Buckman. Forse questo ragazzone biondo del Texas non ha il fascino di Sean Connery, ma di certo in Turchia hanno imparato a conoscerlo e ad apprezzarlo. E’ grazie al suo innesto in corsa che l’Antalya ha potuto aggrapparsi ai playoff nonostante un record negativo (14 vittorie – 16 sconfitte). Dopo un onorevole percorso nella NCAA con la maglia di Texas con l’exploit di 14 punti e 7 rimbalzi alla Final Four contro la Syracuse di Carmelo Anthony, Buckman si è costruito una carriera in Europa dove quest’anno aveva iniziato a Francoforte con gli Skyliners. Poi la chiamata sul Mediterraneo orientale e 12 gare disputate a 20,4 punti e 9,4 rimbalzi con il 47% al tiro. Ma l’impresa l’ha realizzata nell’ultima giornata di campionato espugnando la Ayhan Sahenk Arena del Galatasaray secondo in classifica grazie a una prestazione eccezionale fatta di 34 punti (6/9 da 2, 5/7 da 3, 7/8 ai liberi), 12 rimbalzi, 2 assist e 2 stoppate per 38 di valutazione.



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Brandon Thomas
TWO – A Brandon Thomas (ala di 198 cm – 1984 – New Yorker Phantoms Braunschweig) e Eddie Gill (playmaker di 183 cm – 1978 – EWE Baskets Oldenburg), che contribuiscono a mantenere l’equilibrio nei quarti di finale dei playoff BBL. Se Bamberg e Francoforte si sono disfatte senza troppi problemi di Bremerhaven e Göttingen, sconfitte con un netto 3-0, Braunschweig e Oldenburg sono invece riuscite a tenere testa ottimamente alle più quotate Artland Dragons e Alba Berlino anche grazie alle prestazioni maiuscole di Thomas e Gill. L’ala dei “Fantasmi” spadroneggia in gara 2 con 26 punti, 4 rimbalzi, 4 assist, 3 recuperi e 2 stoppate per 33 di valutazione, aggiungendo 21 punti nel colpo esterno di gara 3 che dà ai suoi il “match ball” casalingo in gara 4, opportunità che non viene però sfruttata e che costringerà quindi Thomas ad un ulteriore exploit in gara 5 se vuole trascinare i suoi in semifinale. Parità dopo quattro gare anche nella serie tra Alba ed Oldenburg, con il giramondo Gill capace di salvare i suoi in gara 3 negando il 3-0 ai capitolini. Per l’ex fortitudino e reggiano ben 27 punti, 8 rimbalzi, 4 assist e 3 recuperi per 33 di valutazione davanti ai quasi 11 mila della O2 World Arena, una dimostrazione di personalità che i gialloblu della Bassa Sassonia sperano di vedere bissata in gara 5 dopo il pareggio ottenuto in gara 4 tra le mura amiche.



Christos Tapoutos
ONE – All’Aris Salonicco, che dopo il tonfo di gara 1 dei quarti di finale di A1 greco all’Alexandreio Melathron, e dopo aver metabolizzato l'addio di P.J. Tucker passato alla Sutor Montegranaro, ribalta lo svantaggio nella serie contro il Maroussi con due nette vittorie consecutive ottenute segnando appena 131 punti totali (51-62 e 69-45), qualificandosi così per le semifinali contro l’imbattuto ed “arrabbiato” Olympiacos di Dusan Ivkovic (non solo i cugini del Panathinaikos si sono qualificati alle Final Four al contrario dei pireoti, ma le hanno addirittura vinte), serie che regalerà con tutta probabilità – salvo, cioè, “suicidio” del Pana - lo spareggio-Eurolega contro gli odiati rivali del PAOK. Decisive, per sconfiggere la squadra di Vangelis Alexandris, le prestazioni nella gara decisiva dei mezzi lunghi Christos Tapoutos e Anthony King (24 punti e 14 rimbalzi in coppia in gara 3).



ZERO – A Pervis Pasco (ala/centro di 206 cm – 1980 - Sig Strasbourg). 8 punti e 6,1 rimbalzi di media, già di per sé cifre non esaltanti, non servono a niente se non sai rispettare il gruppo e le gerarchie della squadra. Specialmente se la squadra è il Sig che sta passando uno dei momenti più complicati della propria storia recente. Così la società ha scelto di non passare sopra il litigio che c’è stato lunedì mattina tra il centro americano ed il veterano Alain Digbeu che secondo i testimoni si sarebbe preso addirittura un pugno in pieno volto. Un gesto che la società alsaziana ha scelto di punire sospendendo l’ex Teramo, Pesaro, Rieti e Biella che è rimasto a casa e non ha partecipato alla trasferta di Roanne nell’ultima giornata della stagione regolare LNB.



Andrea Rizzi e Alessandro Petrini