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Il coach dei pesaresi traccia il bilancio e non ha dubbi sulla promozione: "E i playoff sono saltati solo per una partita".

 

In attesa della conferenza stampa dell'ex direttore sportivo della Vuelle Alessandro Barbalich, in programma domani, ieri coach Luca Dalmonte ha incontrato la stampa, per stilare il bilancio sulla stagione della Scavolini Siviglia. 

"Per prima cosa vorrei ringraziare i miei assistenti Badioli e Turchetto e a cascata tutto il resto dello staff, ad iniziar e dal prof Venerandi, fino ad arrivare ai medici e a tutti quelli che sono stati, vicino alla squadra, perchè tutte queste persone con il loro lavoro, determinano poi i risultati nella modalità e nella qualità dello stesso".

Poi il coach ha analizzato la stagione.

"Il punto di partenza dell'analisi è il risultato, che da un certo punto di vista è sicuramente positivo, ma certamente lascia anche qualche traccia di rammarico. Definisco positivo il risultato, perchè comunque era l'obiettivo che la società aveva indicato ad inizio stagione. In questo campionato ci sono squadre die sono andate al di sopra delle loro aspettative, altre invece che non hanno rispettato le attese di inizio anno, ed altre che hanno fatto il proprio dovere e noi siamo tra queste, in un anno che non è stato semplice, perchè abbiamo conosciuto parecchi momenti di disagio dovuti agli infortuni, che non hanno condizionato a mio parere oltre modo il risultato di una singola partita, ma hanno condizionato tantissimo l'omogeneità del lavoro. A tal proposito - continua coach - vorrei fare due considerazioni, che si basano non su opinioni ma su dati oggettivi. Non ci dimentichiamo che stiamo parlando di un mancato play off per una partita non vinta e a proposito di questo per dare una fotografia, dico che ci sono due gare giocate con squadre arrivate prima di noi in classifica e mi riferisco al match di Bologna e a quello con Sassari. Nel primo caso avevamo Collins in non buone condizioni, ma la giocammo fino alla fine e a deciderla è stato quell'episodio, (mancato fischio di Seghetti su Collins per fallo commesso da Winston, che avrebbero dato i possibili liberi della vittoria alla Vuelle n.d. r) che se ribaltato oggi ci farebbe parlare di play off. L'altra gara che prendo in esame è quella a Sassari, dove giocammo per 35 minuti comandando il match e negli ultimi 5 venimmo travolti dal talento di Sassari, ma noi eravamo senza Diaz. Questi due esempi, per dire che quello che ci ha condizionato sono state le assenze e i tempi attraverso i quali i giocatori hanno recuperato e facendo la somma dei match tra uomini infortunati e quelli che erano in recupero, abbiamo giocato il 50 % delle partite di rincorsa. Questi sono dati oggettivi, che hanno caratterizzato la nostra stagione".

Il coach continua.

"Io penso che chi sta all'apice di una piramide, debba essere colui che si assume le responsabilità e questo per me è un segno di forza. Quindi le responsabilità sulle scelte dei giocatori, voglio che ricadano sul sottoscritto. Però non dobbiamo dimenticarci che la squadra era la più nuova del campionato, ed è chiaro che quando devi scegliere tanti giocatori, la percentuale di errore sale".