La chiosa della vicenda è affidata in casa Prima al general manager Ferencz Bartocci: “La wild card è una normativa che non c'è mai piaciuta e che come movimento di Legadue abbiamo subito. Il fatto che Teramo abbia trovato le risorse economiche per conservare il titolo di Serie A dimostra come ci sia ancora sia gente che vuole investire nella pallacanestro. E questo può essere visto solo come un bene”. Dunque, Veroli si appresterà a vivere un altro campionato di Legadue dopo l’ennesima delusione della mancata salita al piano di sopra. Da dove si riparte? “Si deve ripartire dall'entusiasmo di questi playoff e dalla consapevolezza di tutti che Veroli è una piccolissima realtà del panorama cestistico nazionale ma che si trova a disputare campionati sempre di grande spessore. Una realtà che sta contagiando tutto un territorio, da questo ripartiamo per ri-aggredire il prossimo campionato. Quali saranno gli obiettivi della nuova stagione uscirà fuori da un incontro che avrò col presidente Zeppieri nelle prossime ore e da un Cda che dovrebbe essere convocato per la fine della prossima settimana: da lì avremo ben chiaro quello che sarà il budget da mettere in campo”.
Domanda delle cento pistole: perché non si è andati in Serie A? “Quando arrivi a disputare una semifinale l'amarezza è tanta perché arrivi ad un pizzico dal sogno. Non si è andati in Serie A perché c'era una grande qualità anche da parte degli avversari, poi alcuni episodi di questa serie con Venezia ci hanno penalizzati. La cosa importante è che Veroli ha dimostrato, dopo una partenza non brillante, di poter dire la sua. Ci è mancata la continuità per arrivare ad una posizione di griglia playoff differente per varie vicissitudini, infortuni, approcci sbagliati, e questa serie ha dimostrato che il fattore campo era importante. Ci siamo tolti, comunque, belle soddisfazioni, vincendo anche delle belle partite contro le due squadre che andranno a giocarsi la finalissima”. Con Demis Cavina rispetterete il secondo anno di contratto? “Demis è il nostro allenatore, è sotto contratto, per cui ragioneremo in tal senso”. Niente sorprese, dunque? “Non credo”. E sulla squadra? “Sotto contratto anche per il prossimo anno ci sono Brkic, Gatto, Jackson, Rullo e Iannone. Di questi, a parte Rullo che ha altri due anni di contratto, tutti gli altri hanno contratti con possibilità di uscita, sia da parte del club che del giocatore. Uscite che scadono a fine mese. E' chiaro che sono giocatori su cui avevamo e continuiamo a credere, ma le valutazioni più approfondite le faremo in seguito”.
Paolo De Persis