Chissà, magari visto che Teramo è riuscita a trovare 600 mila euro (500+Iva) in tre giorni, nonostante i debiti pregressi, per pagare quella schifezza che chiamano ‘premio di risultato’ (si, premio per chi arriva penultimo...) e tenersi la Lega A, magari anche Rimini i 450 mila per chiudere il buco e mantenere la LegaDue, in extremis, si raccapezzano. SPIRAGLI O ILLUSIONI? La vita, però, non è quasi mai un film, e più passano i giorni più il pessimismo aumenta. Adriano Braschi si gioca le sue ultime carte, ma da come parla, francamente, non sembra proprio fiducioso, il presidente del Basket Rimini.

“Ho visto alcune persone, ho chiesto aiuto a Gnassi e Vitali che si stanno muovendo, entro martedì devo avere delle risposte, potrebbero esserci degli spiragli ma io francamente a questo punto credo solo a ciò che vedo. Speriamo di salvare la categoria, in ogni caso giovedì prossimo, all’Assemblea dei Soci, dovremo decidere il da farsi una volta per tutte. Ci sono persone che vogliono aiutarci, ma il tempo stringe. Capicchioni? Non so, lui la pensa diversamente da me e magari ha ragione...”.

TRATTATIVE PARALLELE Tra le righe, ovviamente, c’è tutto lo scoramento di un personaggio - Braschi - che, se dovesse finire male, lascerà definitivamente la pallacanestro dopo anni e anni passati in plancia, tra successi, insuccessi, errori, soddisfazioni e amarezze. Non è comunque mistero, che si stia parlando sia con Rieti che con la Fortitudo di Gilberto Sacrati, riguardo alla cessione del titolo sportivo.

In ogni caso la "storia" della vecchia Effe, che ieri ha ottenuto la proroga al 5 luglio dal Tribunale Fallimentare di Bologna per aver presentato un "piano industriale" che prevede il ritorno al professionismo attraverso l’acquisto della LegaDue da Rimini, è quantomeno allucinante. Parliamo di una società indebitata fino al collo, con una trentina di lodi e creditori che bussano alle porte da dovunque: non è ancora fallita, ma non si riesce a capire come possa pensare di spendere 450 mila euro per il titolo, almeno 2 milioni per costruire una squadra e, probabilmente, più del doppio per saldare i suddetti debiti. Probabilmente, dietro a Sacrati, ci sarà Paperon de Paperoni. O Bill Gates.

DILETTANTI “Io personalmente non sto trattando con nessuno - ribadisce Braschi -, ma magari Luciano si. Del resto lui ha le conoscenze giuste, e comunque si tratta di chiacchierate informative, non ci sono trattative ufficiali che scatteranno, lo ripeto, eventualmente dal 16 in poi. Come sarebbe tornare in A Dilettanti? Non lo so, ma di certo per farla coi giovani e puntando a salvarsi servirebbero 4-500 mila euro al massimo, cioè meno di 3 volte della LegaDue. Fate voi...”