Alex Finelli, come sta nascendo la tua Virtus? “Mancano ancora dei pezzi, per cui ora abbiamo una base composta dai giocatori già sotto contratto, presenti dall’anno scorso. Poeta, Gailius, Sanikidze, Martinoni, Homan e Koponen.

Abbiamo aggiunto McIntyre, e con calma cercheremo chi manca. Lavoriamo per un’ala piccola americana da quintetto e per un cambio dei lunghi italiano. Non abbiamo fretta, il mercato sta iniziando ora a muoversi con le manovre di Milano e Siena, mentre Roma e Treviso, ad esempio, sono anora ferme. Noi aspettiamo, con la giusta calma” Uno dei vostri obiettivi è Angelo Gigli. “Lo seguiamo. Gli italiani sono pochi e tutti conosciuti, per cui se diciamo che ci serve un 5 italiano, è normale pensare a lui che viene da una lunga esperienza a Roma e che è nel giro della Nazionale. Non c’è ancora niente di concreto, anche perché in questo momento i giocatori hanno offerte e valutano tutte le possibilità”

Aspettate occasioni dal mercato NBA? “E’ difficile, perché lì la stagione in un modo o nell’altro partirà, e magari qualche giocatore pensa di iniziare l’anno in Europa e poi tornare in America, cosa che a noi non conviene proprio. Noi possiamo guardare i free agents, ma sono giocatori con contratti alti e che ci pensano tanto, prima di accettare proposte dall’Europa. E’ poi un momento difficile, vediamo quello che sta succedendo nel basket greco, per cui mettere sotto contratto degli americani non è la cosa più semplice”

Il vostro gioco passerà da McIntyre? “Non solo da lui. Abbiamo una coppia di registi di alto livello. Mi hanno dimostrato a parole di voler mettre la squadra al di sopra di ogni altra cosa, e io partirò da loro due, che sono i registi e quindi i giocatori più vicini all’allenatore. Due leader generosi, Poeta più espansivo e l’altro più silenzioso, ma entrambi pedine per me fondamentali”