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I colpi migliori sono di Pesaro. Con Jumaine Jones, James White e Ricky Hickman. Bologna prende Mclntyre, Cremona l'Nba "Von" Wafer.

 

Serie A. Roster quasi completi fra botti e conferme, con l'incognita del lock out Nba.

Il livello delle squadre si è alzato.

La buona notizia è che Biella inizierà la stagione con uno dei quintetti più forti che si siano mai visti da queste parti. La brutta, invece, è che lo stesso possono dire tutte le squadre di Serie A. Il livello si è alzato dappertutto e in alcuni casi (vedi Milano) vertiginosamente.

Chi avrebbe mai detto che una società come Cremona avrebbe preso "Von" Wafer, uno che nel 2008 chiudeva la stagione nel quintetto base degli Houston Rockets ai playoff? E, di più, chi avrebbe mai detto che Cremona sarebbe comunque stata accreditata tra le squadre che dovranno giocarsi la salvezza?

Perfino Siena. Il commento di Marco Atripaldi di fronte ai roster (quasi tutti completi) della Serie A parte proprio da qui:

"Tutti sono più forti di un anno fa, perfino Siena".

Cominciamo dalla fascia alta, della quale si possono rispolverare gli slogan di un'estate fa: finalmente una corsa a due, se la giocheranno Siena e Milano. Poi, a dicembre, queste frasi furono riposte nel cassetto. 

"Quest'anno dev'essere quello buono - dice l'ad dell'Angelico -. Milano ha, intanto, un grandissimo coach, poi ha giocatori di assoluto livello e ne ha pure tanti. Basta considerare che Viggiano farà il decimo uomo. Siena è riuscita nell'impresa di rinforzare una squadra già fortissima e ha il vantaggio, rispetto all'Armani, di avere un gruppo collaudato".

Un passo sotto c'è Cantù:

"Ha mantenuto l'intelaiatura dell'anno scorso, scommettendo in reagia sugli italiani: Andrea Cinciarini, è il play del momento, e Basile, che poi scommessa non è".

Bologna e Pesaro coi botti. Le "V nere" di Bologna hanno il merito di aver riportato in Italia quel Mclntyre che ha fatto, e per anni, le fortune di Siena l'invincibile. Per di più ha confermato molti giocatori: e la continuità qualche cosa conta sempre. Pesaro ha invece riservato i botti più eclatanti, partendo da una sicurezza come Jumaine Jones per arrivare a James White e Ricky Hickman: rispettivamente miglior realizzatore della Serie A e miglior giocatore della LegaDue l'anno passato.

Se troveranno l'affiatamento possono ambire al livello di Cantù.

La grande corsa ai playoff. Detto di Bologna e Pesaro, sulla carta sono sei le squadre che dovrebbero giocarsi gli ultimi tre posti fra le migliori otto. Innanzitutto la Lottomatica, che ha fatto un'iniezione di esperienza e solidità con Clay Tucker e Uros Slokar, riuscendo pure nella non facile impresa di piazzare Traoré, risparmiando cosi 500 mila euro.

Treviso ha confermato Motiejunas, si è aggiudicata il play israeliano Gal Mekel, inseguito anche da Biella e ha scommesso sul classe '89 E'Twaun Moore come guardia, giocatore con una grande carriera in Ncaa alle spalle.

"Da Montegranaro mi aspetto ancora un grande colpo, magari un Nba out - spiega Atripaldi -. Caserta ha un ottimo play come Collins, che è anche comunitario. Avellino ha perso Omar Thomas, ma è sempre la squadra che l'anno scorso è arrivata terza e deve ancora muoversi sul mercato".

Infine mettiamo in questo gruppo anche Varese, che ha un reparto lunghi tutto nuovo con Diawara, Kangur e Garri e punta su una guardia americana: Justin Hurtt, che gli esperti hanno inserito fra i cinque giocatori più interessanti rimasti fuori dall'ultimo draft.

Le rivali di Biella. L'ultimo gruppo, come tutte le estati, è quello dove figura Biella. Ma in buona compagnia. Detto di Cremona e del colpaccio Wafer (con Tabu in regia), rimangono Teramo e Casale:

"Teramo è una squadra interessante. Anche noi ci eravamo informati sull'ex Trey Johnson a inizio estate - prosegue Atripaldi - ma non se n'era fatto niente. Casale ha confermato sei giocatori, che è sempre una buona cosa per una neopromossa, e si è mossa bene sul mercato americano: Temple è un ottimo play".

Incognita lock out. Campioni a stelle e strisce potrebbero ancora arrivarne, ma la domanda è: quando se ne andranno? Con i primi freddi invernali, se l'Nba riaprirà la serranda, qualche giocatore sicuramente saluterà il vecchio continente per fare ritorno nel nuovo: e allora gli equilibri, necessariamente, si romperanno. Alla fine la differenza la farà ancora una volta la chimica: la componente che ha reso grande Cantù e piccola Milano, l'anno scorso. E quella non si può comprare.

Atripaldi: "Sono tutti più forti di un anno fa".