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Nuove energie per la Sutor. E’ un appello quello che arriva dai vertici della società gialloblù diretto alle istituzioni, al mondo dell’imprenditoria, ai tifosi affinché il sogno della massima serie continui. “La Sutor, oggi più che mai, è un patrimonio che ha bisogno di essere salvaguardato e per farlo abbiamo bisogno di un aiuto, forte, da parte di tutti” afferma l’a.d. Marco Cannella (a sinistra nella foto con il vice Trapè e il presidente Basso).

 


La stagione 2011/2012 ormai prossima a partire non rappresenta per la Sutor Montegranaro solo una prova da giocare sul campo. La massima serie, anno dopo anno, sta infatti richiedendo alle società che ne fanno parte di investire sempre maggiori risorse. Ma se a Roma o Milano le cifre a sei zeri incidono relativamente a Montegranaro, confrontarsi con il reperimento di nuove risorse, è una sfida sempre più difficile. Una partita in cui vincere significa non due punti in più in classifica bensì la possibilità che un sogno possa continuare.

“Siamo tutti consapevoli – ricorda l’a.d. Marco Cannella – che per Montegranaro la serie A è qualcosa che va oltre ogni aspettativa e che anno dopo anno il solo fatto che siamo ancora lì, a confrontarci con le grandi del basket, è un sogno che torna a realizzarsi. Nessuno di noi, dai tifosi di sempre a quelli che via via si sono aggiunti, ha dimenticato o può dimenticare chi siamo e da dove veniamo. Gli sforzi che abbiamo fatto per arrivare. Siamo una “piccola” che con tenacia, passione, determinazione, ha saputo affermarsi. Il carattere, che dobbiamo e vogliamo conservare, però purtroppo da solo non basta. Non era sufficiente prima e meno che mai lo è oggi. I costi sono lievitati – spiega l’a.d. – a partire dall’ultimo campionato. Giocatori, allenatori, attività promozionali, calo degli spettatori, spese di gestione. Facciamo poi i conti con un campionato, quello che sta per partire, ancora più impegnativo sotto il profilo economico: c’è una squadra molto più costosa e anche la sostituzione di Sosa non sarà indolore. Per fronteggiare tali spese abbiamo assoluto bisogno di nuova linfa vitale”.

Negli anni, più volte, la Triade ha chiesto aiuto a istituzioni e privati. Sono arrivati nuovi sponsor, sono arrivate nuove risposte a queste richieste di aiuto e sostegno come la nascita del Sutor Special Club ( 168 Soci e risorse dirette e indirette da circa 400 mila euro), ma servono ulteriori passi avanti. “Non possiamo non ringraziare, con il cuore, chi secondo le proprie potenzialità ci ha sostenuto fino a oggi”, sottolinea Cannella. Ma è un campanello d’allarme, forte, quello che suona in via Zaccagnini. “Rivolgiamo per questo il nostro appello a tutti – conclude– alle istituzioni, al mondo dell’imprenditoria, ai privati, al Sutor Special Club. Stateci vicino, perché la salvezza, stavolta, non è solo l’obiettivo sportivo ma anche quello societario. Chiediamo a tutti, a ognuno nel limite delle proprie possibilità, di fare la propria parte. Che lo si faccia acquistando abbonamenti, segnalando un amico o un’ azienda, diventando socio del Sutor Special Club, contribuendo con una sponsorizzazione. Stavolta la partita non è solo dura ma anche decisiva. Il rischio che corriamo, specie se la Società sarà lasciata sola ad affrontare le nuove prove che ci attendono, è di dover rinunciare alla serie A. Il rischio che stiamo correndo è grande e tutti coloro che amano la Sutor devono esserne a conoscenza per poter fare la propria parte. Siamo abituati a rimboccarci le maniche, è della gente di questo territorio considerare una crisi come una sfida, sono quindi sicuro che anche stavolta possiamo trasformare una difficoltà in opportunità e con l’aiuto di tutti la Sutor potrà continuare a emozionarci”.