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NAPOLI - Per capirci qualcosa in più, bisognerà aspettare due settimane. Quindici giorni per schiarirsi le idee sulla possibile rinascita del basket napoletano. Un progetto complicato, difficile, legato a filo doppio al destino della Sebastiani Rieti, che pur gravata da problemi economici continua a lottare (e a vincere) sul parquet inseguendo una salvezza che sarebbe clamorosa. Il filo doppio che annoda i sabini a Napoli porta a Gaetano Papalia, patron della Sebastiani ma anche di Ippodromi & Città, la società che gestisce anche l'impianto di Agnano.

Un 'gancio' imprenditoriale che ha fatto balenare a Papalia l'idea di trasferire il titolo di Rieti a Napoli e avviare così la rinascita, la quarta in 15 anni, del basket maschile di vertice in città. Un progetto nato in sordina ma già definito, ben visto dal Palazzo del basket, Lega e Fip in testa, ma in qualche maniera 'sponsorizzato' anche dalle istituzioni locali napoletani. A confermarlo è lo stesso patron di Rieti: sempre abbottonato, ammette in un'intervista al web magazine Basketville di "essere stato contattato dalle istituzioni e anche dai politici locali con un interessamento bipartisan per far ripartire il basket napoletano. Però io al momento ho stilato un programma serio e professionale per permettere al basket a Rieti di risollevarsi: se questo programma verrà accettato dalle istituzioni, non è detto che l'avventura di Rieti nel basket professionistico non possa continuare". In soldoni: Papalia chiederà sostegno economico alle istituzioni laziali e in base alla risposta valuterà il da farsi. Tutto, come detto, sarà più chiaro nell'arco di 15 giorni. Due le tappe fondamentali: la prima il 24 marzo, la seconda il 30. Tra una settimana esatta, infatti, il patron della Sebastiani incontrerà il governatore del Lazio Piero Marrazzo: a lui, Papalia chiederà una sovvenzione per chiudere la stagione in tranquillità e proverà a capirne le intenzioni per il futuro. Sei giorni dopo, il 30, Papalia toglierà i veli al suo progetto di rilancio. Un progetto che, in caso di risposta negativa dalle istituzioni laziali, potrebbe essere trasferito su Napoli, previo appoggio delle istituzioni locali, col parallelo acquisto di un titolo di Legadue o A dilettanti per far ripartire Rieti. Proprio per questo, nei prossimi giorni Papalia potrebbe avviare un giro di 'consultazioni' con le istituzioni locali napoletane per 'sondare' la situazione con chiarezza. Quella chiarezza che manca invece nella vicenda PalaBarbuto, al momento l'unico campo cittadino possibile per una squadra di basket di vertice. L'impianto ha ottenuto una nuova agibilità a tempo, durata quattro giorni. In pratica, il tempo di far giocare la partita casalinga del Vomere femminile con Viterbo prima di rimettere il punto e a capo alla vicenda. Una vicenda annosa su cui grava lo scontro tra Mario Maione, patron del Napoli Basket che gestisce il Pala-Barbuto, e il Comune, che
vorrebbe transare il contratto. Il problema è che l'avvocato chiede il risarcimento dei danari spesi per i lavori di adeguamento all'Eurolega del 2007, ma Palazzo San Giacomo non intende sborsare il milione e 600mila euro chiesto da Maione ma una cifra ben inferiore. Il tutto mentre l'impianto, per ottenere un'agibilità valida anche per la A maschile, avrebbe bisogno di interventi per oltre 400mila euro.

(Fonte Marcello Altamura - Cronache di Napoli)