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Bryant a Roma, show alla Stella Azzurra con Bargnani "Italia? E' possibile al 50%"

Roma, 29 set. - (Adnkronos) - "Per il 50% ci sto pensando e per l'altro 50% e' un sogno venire a giocare in Italia". Kobe Bryant, stella Nba e pilastro dei Los Angeles Lakers, ha dato spettacolo questo pomeriggio nella palestra della Stella Azzurra. Nell'impianto della societa' capitolina, il fuoriclasse ha lasciato aperta la porta ad un trasferimento in Italia durante il lockout della National Basketball Association. La Virtus Bologna sogna l'ingaggio del campione, che sta seriamente valutando l'ipotesi.

In attesa di decidere, Bryant ha indossato i panni dell'insegnante nel 'Nike Elite basketball Camp', al quale hanno preso parte i 16 migliori atleti italiani del '97 scendere in campo nel palazzetto della squadra capitolina 'Stella Azzurra'. I giovani cestisti hanno avuto anche un altro 'professore' eccellente, Andrea Bargnani. ''E' sempre una grande emozione tornare a casa'', ha spiegato il romano. "E' un onore che Kobe sia venuto qui, nel luogo dove per anni mi sono allenato", ha detto il lungo azzurro. Anche il giocatore dei Toronto Raptors attende di conoscere il proprio futuro. "Non sappiamo ancora nulla -ha detto il 'mago'- e noi speriamo che si possa iniziare presto a giocare".

Tanti ragazzi e tanti appassionati di basket hanno gremito gli spalti per ammirare da vicino il 'Black Mamba', come e' soprannominato Bryant. Il campione Lakers e' stato il protagonista assoluto: ha dispensato suggerimenti, ha firmato autografi e si e' fatto fotografare con i suoi fans. In campo, Bryant e Bargnani non si sono risparmiati ed hanno giocato con ragazzi di 14 anni nei classici uno contro uno, scatti e tiri da tre punti. Bryant ha 'condito' lo show con suggerimenti, sorrisi e incitamenti ai ragazzi. Prima di congedarsi, ha dato un saggio delle sue strepitose qualita' con una spettacolare schiacciata.

"Per diventare numeri uno al mondo nel basket bisogna lavorare sodo senza mai distrarsi e impegnarsi allenamento dopo allenamento. Giocare divertendosi e' il miglior modo per giocare a basket. Vedo tanti sorrisi e felicita', e' il miglior modo per gustare e vedere questo sport. "Da voi -ha aggiunto ricordando gli anni dell'infanzia trascorsi in Italia- ho imparato i fondamentali e senza quelli non sarei mai diventato Kobe Bryant. Segreti? Il lavoro prima di tutto e poi la passione. Ogni volta che scendo in campo, anche dopo 20 anni, e' sempre la stessa grande emozione".

Il fuoriclasse ha parlato anche del lockout che sta paralizzando la Nba. "Io sono gia' pronto. Ora aspetto di capire se la stagione partira' oppure no. Ho voglia di riscattare l'ultimo campionato e voglio vincere il sesto anello".