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Coppa Italia, continua la magia: anche Brindisi cade al PalaBanca
 
Piacenza, l’”ammazza - grandi”. Dopo il successo ai danni della Enel Brindisi in occasione dell’andata dei quarti di finale di Coppa Italia, la Morpho Basket può ostentare con orgoglio questo soprannome. Barcellona, Veroli, Scafati, Brindisi: questo è l’ordine della vittime illustri della squadra di coach Corbani, una matricola che punta alla salvezza che però non ha timori reverenziali verso nessuno, dimostrandolo, fra Coppa e Campionato, settimana dopo settimana.
 
A cedere la armi al PalaBanca stavolta è toccato all’Enel Brindisi, venuta a Piacenza con i favori del pronostico e ritornata in Puglia con una sconfitta di tre punti che non pregiudica la qualificazione,  ma che brucia perché inaspettata. Merito dei ragazzi di Fabio Corbani, bravissimi nel compattarsi dopo un inizio a rallentatore, e ancor più bravi quando si è trattato di mettere la freccia del sorpasso sugli avversari. Ad un certo punto della gara la Morpho Basket si è ritrovata anche a + 12, poi la stanchezza e qualche errore nei minuti finali ha ridimensionato il risultato fino al +3. Ma poco importa, quel che conta è che Passera e Co. abbiano saputo tener testa e vincere contro uno dei roster migliori dell’intera LegaDue, quel che conta è sapere che il gruppo è coeso e in grado di mettere in difficoltà chiunque, anche e soprattutto quando sembra avere mezzo piede nella fossa.
 
Il ritorno di questa appassionante sfida andrà in scena al PalaPentassuglia di Brindisi l’otto dicembre. La prima battaglia se la sono portati a casa i biancorossi. Resta da vedere chi vincerà la guerra!
 
A fine gara basta osservare il volto di Fabio Corbani per capire che quella di stasera è davvero una serata ricca di gioia e soddisfazioni: “ Abbiamo vinto una partita importante sia per la nostra crescita che per la nostra fiducia. Penso sia stata una sfida molto simile a quella contro Barcellona in casa: anche allora ce la giocammo punto a punto però alla fine perdemmo di poche lunghezze. Stasera ci sono tanti break e contro break, noi all’inizio facevamo fatica ad ingranare poi abbiamo avuto una grande reazione: posso dirmi entusiasta della prestazione e della partita giocata dai miei ragazzi. Non è la prima volta che vinciamo contro un team di fascia alta, non abbiamo ancora fatto niente, però la squadra sta dando parecchie soddisfazioni, per questo dico che noi l’otto dicembre andremo là a Brindisi per vincere ancora!”
 
Anche Luca Infante, il grande ex, racconta a modo suo l’emozione provata sulla sirena finale: “Siamo orgogliosi di aver battuto un’altra squadra importante e di prima fascia. E’ una vittoria che fa morale e ci da la carica giusta per il proseguo del campionato, fermo restando che il nostro obiettivo principale è la salvezza. La nostra forza risiede nel fatto di essere umili, dobbiamo migliorare ancora tanto, soprattutto sotto l’aspetto dell’approccio mentale, però lo dico senza mezze misure: l’otto di Dicembre vogliamo provare a fare il colpaccio!!!”
 
Il risultato lascia ancora la qualificazione a portata di mano, ma in sala stampa Coach Bucchi non nasconde tutto il suo rammarico: “E’ stata una partita molto altalenante, credo cha alla fine la chiave del match stia nella nostra inferiorità a rimbalzo. Noi abbiamo speso tantissime energie domenica scorsa contro Barcellona, e stasera abbiamo pagato in quanto a concentrazione: sono stati troppi i cali di attenzione, dobbiamo assolutamente migliorarci sotto questo punto di vista. Piacenza è un’ottima squadra, equilibrata e che gioca con tranquillità: l’otto Dicembre ci giocheremo il tutto per tutto, tre punti da recuperare non sono un’eternità!”.
 
 
LA PARTITA:
 
Che Brindisi sia giunta al PalaBanca con le idee ben chiare lo si capisce fin da subito grazie ai due punti siglati da Ndoja nella primissima azione di gioco. La serata però promette davvero bene anche per Dwayne Anderson, devastante contro la Sigma Barcellona negli ottavi e, per più di tre minuti,  unico realizzatore biancorosso (6 p.). Ci pensa il grande ex Infante a dargli man forte, anche se Brindisi non lascia neanche il tempo di esultare che già schizza a + 4 (9-13). Dai 6.75 la formazione di coach Bucchi è pressoché perfetta, ed è proprio da quella distanza che fa più danni prima con Callahan e poi con Hunter (11-21). I padroni di casa risalgono lentamente la china sui liberi di Scarone e di Harrison (17-25), bravi anche ad ingabbiare l’attacco brindisino nell’ultima azione del parziale.
 
La Morpho Basket si ripresenta in campo con un tripla di Scarone, cui segue immediatamente il timeout di Bucchi che vuole parlarci su. La marcia dei piacentini continua però nello stesso modo di prima, cioè con un’elevata intensità ed una maggiore precisione al tiro. Stessa cosa non può dirsi per Hunter e Co. che si vedono sputare fuori dal canestro tutti i tiri, faticando, come mai prima, ad immagazzinare punti (22-27). Il momento d’oro di Piacenza è stoppato a 4 min dalla fine, quando le viene fischiato un tecnico alla panchina, che permette all’Enel di allungare fino al +10 (24-34). Il parziale è ancora lungo, ed infatti la bomba di Harrison è un chiaro messaggio agli avversari: Piacenza c’è ed è pronta a dar battaglia fino alla fine (31-36). E che la Morpho rientri completamente a fine quarto è ormai un dato di fatto: l’ennesima perla dai 6.75 di Voskuil regala il -2 ai suoi, punteggio con cui si chiudono i primi 20 min. di gara.
 
Il pareggio viene definitivamente agguanto dopo pochi secondi del terzo parziale, e l’ennesima tripla biancorossa andata a segno spinge i padroni di casa a +3, cioè sul loro primissimo vantaggio della serata. Brindisi si riaccende subito con Renfroe, e questo è un bene per tutti coloro che vogliono godersi una partita di puro spettacolo. A metà di parziale è partita vera,verissima, con Piacenza in comando e Brindisi li ad inseguire (51-46); per i pugliesi questo è il momento più difficile, il gioco non è più quello fluido visto nel primo tempo e il risultato ne risente parecchio (54-46), soprattutto perché si affida alle individualità più che al gruppo. Una buona notizia per Brindisi arriva quando viene fischiato il quarto fallo ad Anderson, autore di 11 p., costretto ad uscire per evitare il rischi odi vedersi chiamato anche il quinto. Ma Piacenza il suo vero trascinatore ce l’ha sul parquet e si chiama Alan Voskuil (63-51), supportato splendidamente da una squadra che va veloce come un treno! L’ultimo grido sulla sirena è di Renfroe, se Brindisi ripartirà dalla sua tripla i prossimi dieci minuti saranno incandescenti (66-54).
 
Tornano ad affrontarsi alla pari le due formazioni, Brindisi insiste con Hunter ma i punti più pesanti arrivano dalla batteria dei lunghi, Piacenza invece deve fare i conti con i falli dei suoi, però pesca in Scarone il sesto uomo che ogni squadra vorrebbe (71-59). Servono meno di due minuti al team di Bucchi per riaprire il match: la difesa si stringe, mandando in confusione l’attacco biancorosso, i tiratori riprendono a fare il loro lavoro e Brindisi è di nuovo li, a meno 4. Il PalaBanca si infiamma sull’acrobazia di Voskuil, applaude i liberi di Anderson e di Passera e si gode un restaurato +10. Ma la vittoria è ancora lontana, l’Enel piazza un parziale di 7-0 nel momento più delicato grazie ad una difesa asfissiante e ai ripetuti errori dei padroni di casa.  Gli istanti finali di gara sono da vivere tutti d’un fiato: Anderson viene triplicato e perde palla a metà campo, Voskuil esce per cinque falli mandando in lunetta Borovnjak che fa 0/2, poi Formenti sparacchia fuori la tripla del pareggio. Sul suo tiro si spengono l luci di questa entusiasmante sfida, la Morpho Basket vince 82-79. Mezza impresa è compiuta, adesso rimane da completare l’altra metà!
 
 
MORPHO BASKET PIACENZA – ENEL BRINDISI: 82-79 (17-25, 19-13, 30-16, 16-25)
 
PIACENZA: Casella 3, Infante 10, Harrison 14, Passera 4, De Nicolao, Varrone, Scarionati, Voskuil 14, Anderson 15, Scarone 11, Amoroso 11. All. Corbani
 
BRINDISI: Bagordo, Maestrello, Poletti 4, Formenti 1, Hunter 8, Simoncelli 3, Renfroe 18, Ndoja 12, Brovnjak 13, Callahan 20, Zerini, Vorzillo. All.Bucchi
 
 
 
Ufficio Stampa MORPHO BASKET
Davide Rancati