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Renzo Puliero

Giacomo Mariani uno dei protagonisti della partita con PistoiaNel secondo quarto della partita contro la Giorgio Tesi Group Pistoia, ha infilato le triple del "meno 6", "meno 5", "meno 4" e, nel terzo parziale, quella del "più 6".
Giacomo Mariani, con le sue prodezze, ha incrinato le certezze di Pistoia, dato fiducia alla Tezenis, cambiato (con una difesa più tosta) l´inerzia della partita, infiammato il PalaOlimpia. «Siamo tutti contenti - commenta il gialloblù -. Il nostro obiettivo era raggiungere la salvezza il più presto possibile e vorremmo farlo già nella prossima partita, a Brindisi. Siamo molto determinati a provare a fare un colpo in trasferta, per metterci al sicuro e sognare qualcosa di più importante, e dare continuità al nostro cammino dopo le ultime tre belle vittorie».
È opinione comune che i 22 punti attuali siano sufficienti per la certezza di salvezza.
«Può essere, ma ricordando il cammino di Forlì nel finale della scorsa stagione, preferisco essere prudente».
Con Pistoia, non era cominciata bene.
«I nostri avversari hanno cercato di gestire il ritmo, si sono messi subito a zona, cosa abbastanza inusuale. Noi avevamo lavorato molto, in settimana, per attaccarla al meglio, ma non è stato facile essere subito mentalmente pronti».
Qual è stato l´antidoto?
«Muovere la palla, coinvolgere tutti, occupare gli spazi, giocare continuamente dentro e fuori. Ma è stato quando abbiamo limitato il loro contropiede che abbiamo cominciato a vincere».
E quando ha cominciato a infilare bombe.
«Alla lunga, più o meno, abbiamo tirato tutti bene da tre punti. Lo stesso McGrath, che non ha segnato, si è preso, comunque, tiri puliti, che andavano fatti. Importante è che il tiro da tre sia una scelta, non un rifugio. Poi, si sa, il tiro da tre è una variabile impazzita».
Pistoia ha lottato sino in fondo.
«Lo sapevamo, è una squadra molto unita che merita il massimo rispetto. La differenza, in questa Legadue, la fa la reazione del gruppo. Noi, però, siamo stati più freddi nei momenti importanti e più furbi con quella palla rubata da West che ci ha tolto le castagne dal fuoco».
L´esultanza dopo una vittoria è ovvia, ma quella di venerdì sera ha travolto tutti.
«Era importante dare continuità al lavoro svolto in settimana e la vittoria dà tanta fiducia al nostro gruppo. Nei finali di campionato, la vittoria vale di più, è più difficile da conquistare perché le squadre si conoscono tutte. E noi avevamo di fronte una formazione che sta dominando il campionato. Battere la prima in classifica a cinque giornate dalla fine, è un motivo valido per festeggiare».
Ha avuto molto spazio: 26´45".
«Giocare con i piccoli era anche una condizione imposta da loro. Con Jones da numero 3, era difficile proporre un quintetto sovradimensionato. In questa partita, era più logico mettere giocatori in grado di marcare più posizioni».
È il miglior realizzatore della Tezenis nel tiro da tre punti: 50 per cento (14/28).
«È bene battere il ferro fin che è caldo: sono stati tiri costruiti dalla squadra».
Non c´è tempo per cullarsi sugli allori: Brindisi incombe.
«Abbiamo ancora in mente la semifinale di Coppa Italia perso alle ultime battute. Vogliamo rifarci in casa loro e portare via i due punti, anche perché sarebbe bello trascorrere il periodo di pausa pasquale dopo una vittoria, per noi e per la società».
L´Enel, però, può ancora aspirare al primo posto.
«La conosciamo bene, è squadra molto completa. forte, compatta, decisa, ha giocatori fisicamente importanti e può proporre quintetti a livello atletico spaventoso, con giocatori alti e potenti. In più c´è un play come Renfroe, assente in Coppa Italia, pure lui grande atleta, leggero, veloce, saltatore. Brindisi è squadra molto ben bilanciata e di grande forza fisica».