Visite: 1159

Il mancino degli Hawks domina su entrambe le metà campo il primo atto della serie playoff, con Rondo che invece perde la testa e si fa espellere. Vincenzo Di Guida seguirà per noi la serie

FOLLIA DECISIVA - Una sconfitta che vale doppio quella rimediata dai Boston Celtics alla Philips Arena di Atlanta. I Celtics vanno ko in gara 1 e con tutta probabilità dovranno fare a meno di Rajon Rondo nel secondo episodio della serie. Il play biancoverde perde la testa a 47” dal termine per un fallo dubbio fischiato a Brandon Bass, le proteste di Rondo gli costano il tecnico, ma il numero 9 dei Celtics continua a protestare venendo a contatto con il petto dell’arbitro Marc Davis: secondo tecnico ed espulsione. Una scenata folle a risultato già deciso e con il rischio di compromettere la serie. Gli Hawks sono sempre stati in controllo partendo spediti con un break di 20-6 in avvio, con Josh Smith (22 punti e 18 rimbalzi) a fare la differenza su entrambi i lati del campo. Boston senza Ray Allen fa fatica sul perimetro e la serata no al tiro di Paul Pierce (12 unti con 5/19) si fa sentire. Dall’altra parte male Joe Johnson (3/15 per 11 punti), ma Teague e Hinrich non fanno mancare il loro apporto. Atlanta all’intervallo conduce 49-35, nella ripresa Garnett (20+12r) sale di colpi, Boston torna a contatto ma non completa mai l’aggancio, e a 2’ dalla sirena sul 76-70 un layup di Josh Smith consegna la partita nelle mani di Atlanta.

L'UOMO CHIAVE - E’ stata una di quelle serate dove Josh Smith dà l’impressione di essere tra i primi cinque della Lega per quello che è capace di fare nelle due fasi, attacco e difesa. Il mancino degli Hawks domina gara 1 con il suo atletismo e la sua versatilità. Annulla KG nel primo tempo e rende difficile, in staffetta con Johnson, la vita a Paul Pierce. In attacco è un fattore come poche volte lo è stato in post season. Se dovesse mostrare continuità nella serie, si fa grigia per i Celtics.

LA DELUSIONE - I 20 punti conditi da 11 assist non bastano ad assolvere Rajon Rondo, perché l’espulsione rimediata a meno di un minuto dalla fine della partita potrebbe costargli gara 2. Un campione del livello di Rondo, con esperienza playoff da vendere, non dovrebbe commettere ingenuità simili. “E’ stato un contatto fortuito – ha commentato a fine gara il playmaker dei Celtics - non volevo colpire l’arbitro”. Il commissioner David Stern è sempre stato inflessibile nel recente passato per simili comportamenti, e nonostante le giustificazioni, l’assenza di Rondo dopodomani ad Atlanta pare quasi certa.

Vincenzo Di Guida