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Claudio Sabatini con il suo primo Trofeo
Claudio Sabatini con il suo primo Trofeo

FIVE - A Claudio Sabatini (proprietario La Fortezza Bologna) che solo nel 2003 aveva scongiurato il fallimento della gloriosa Virtus Bologna dopo che la FIP l'aveva esclusa dal campionato di Lega A a causa del cosiddetto "lodo Becirovic". Dopo nemmeno 6 anni riporta nella prestigiosa bacheca un trofeo europeo, l'EuroChallenge della FIBA, chiaramente non paragonabile all'Eurolega ma che è comunque un motivo di prestigio per l'intero basket italiano.

 

Ed è giusto dare a Sabatini, creatore del Futurshow (fiera dedicata alle innovazioni tecnologiche), grandi meriti per la qualità degli eventi che ha organizzato in questi ultimi anni. E queste final four di EuroChallenge sono solo l'ultima conferma. Inoltre, come tutti i grandi imprenditori, sta già lavorando per il futuro: il prossimo anno tornerà alla Virtus Massimo Faraoni che aveva già lavorato con Sabatini in legadue nella stagione 2004-05 come General Manager contribuendo al ritorno delle "Vu Nere" al piano superiore.

 



 

Terrell Mc Intyre
Terrell Mc Intyre

FOUR - A Terrell Mc Intyre (playmaker del 1977 di 175cm della Montepaschi Siena) che continua a stupire e che da quando è arrivato a Siena oltre ai 2 scudetti e a 2 supercoppe ha vinto in febbraio anche la sua prima coppa Italia. Anche quest’anno Terrell Mc Intyre è tra i migliori 10 giocatori dell’Eurolega entrando pure per il secondo anno consecutivo lista delle 10 nomination per l’MVP della stagione 2008/2009, stilata calcolando i voti dei tifosi e dei giornalisti di tutta Europa. Per il piccolo grande uomo della Mens Sana si tratta di una riconferma, visto che nella stagione scorsa era stato inserito addirittura nel miglior quintetto come “best point-guard of the Year”. 
A 31 anni compiuti continua a lavorare duro in palestra per migliorare il suo gioco e la sua leadership. Un esempio per tutti.

 

Stefano Pillastrini
Stefano Pillastrini

THREE - A Stefano Pillastrini (allenatore della Cimberio Varese) che aggiunge al proprio curriculum una promozione in una delle piazze più prestigiose del basket italiano (10 scudetti e 5 Coppe dei Campioni vinte nella sua storia) dopo quella con Cervia 1993-1994 (dalla Serie B1 alla A-2), con Montecatini 1998-99 (dalla Serie A-2 alla Serie A-1), con Montegranaro 2003-04 (dalla Serie B1 alla Legadue) e sempre con Montegranaro 2005-06 (dalla Legadue alla Serie A). Nessun allenatore in 10 stagioni ha conquistato 3 promozioni dalla seconda alla prima serie. La promozione conquistata ieri, dopo una stagione in cui Varese è stata in testa per ben 29 giornate, deve essere condivisa oltre che con lo staff tecnico anche con due grandi ex giocatori varesini (il General Manager Francesco Vescovi e il Team Manager Massimo Ferraiuolo) che alla prima vera esperienza dietro la scrivania si sono subito dimostrati all'altezza.

 

Ibrahim Jaaber
Ibrahim Jaaber

TWO – A Ibrahim Jaaber (play-guardia del 1984 della Lottomatica Roma), che ha trascinato la sua Lottomatica nell’importante anticipo del mezzogiorno contro l’Armani Jeans Milano, realizzando 21 punti (conditi da 5 recuperi e 3 assist) nel successo che potrebbe garantire al club capitolino il secondo posto al termine della regular season. Arrivato poco più di un anno fa in punta di piedi ed adeguatosi inizialmente a fare lo specialista difensivo, il newyorkese di origini egiziane si sta dimostrando uno dei protagonisti del campionato, e sarà un uomo chiave - anche più del discontinuo Sani Becirovic - nello scacchiere di Nando Gentile in vista dei playoff. Se Roma vuole avere qualche possibilità di competere con il Montepaschi per lo scudetto, o quantomeno di vendere cara la pelle nelle gare che si disputeranno al PalaLottomatica, molto dipenderà dalle prestazioni dell'americano con passaporto bulgaro.

 

Luca Bechi
Luca Bechi

ONE - A Luca Bechi (allenatore dell'Angelico Biella) che alla sua terza stagione da capo allenatore sempre in Piemonte si sta riconfermando tra i migliori dell'intero campionato. A parte Simone Pianigiani, fuori classifica, con Capobianco e Valli (battuto 2 volte) anche il coach di Biella è uno dei candidati al titolo di coach dell'anno. E' noto a tutti che è in scadenza del contratto e che il suo nome è giustamente tra quelli più ricercati dai dirigenti che penseranno ad un nuovo allenatore ma i tifosi di Biella chiedono al club di rinnovare subito con lui per altri 3 anni e Marco Atripaldi farebbe bene a seguire questo consiglio come del resto anche Bechi farebbe bene a continuare a lavorare a Biella che è da sempre uno dei club migliori per poter crescere e maturare esperienze positive. La coppia Atripaldi-Bechi che dopo un solo anno è tornata a lavorare insieme anche questa stagione potrebbe conquistare oltre che il 50% di vittorie (come nel 2006-07) anche il suo scudetto che sono i play off.

 

ZERO – Ai 35 commissari e 6 arbitri della FIP coinvolti nell'inchiesta della procura di Reggio Calabria che non solo saranno in cerca di una rivincita ma soprattutto vorranno dimostrare la propria estraneità ai reati di cui vengono accusati dai PM calabresi. Qualcuno vorrebbe annullare partite e campionati che ritiene falsati, altri sostengono la propria innocenza e sono contrari a provvedimenti eccessivamente pesanti, ma al di là di quello che disporranno le sentenze della giustizia ordinaria e di quella sportiva, c’è grande amarezza per un “cancro” - se sarà dimostrato - che il popolo del basket non pensava (forse utopisticamente) potesse colpire il proprio sport. Oltretutto, questo potenziale scandalo giunge come un fulmine a ciel sereno (se di serenità si può parlare) proprio nel momento in cui la Fiba sta valutando le candidature per i mondiali di basket del 2014. Sarebbe molto grave se una manifestazione di tale portata fosse negata all'Italia a causa di questa inaspettata vicenda.

 

ZERO BIS - Ai Vertici della FIP. Per la prima volta dopo 8 settimane dobbiamo indicare non uno ma ben due segnali sconfortanti. Si possono tracciare giudizi tecnici sul valore della coppa assegnata ieri a Bologna ma per la prima volta dopo ben 7 anni una squadra italiana si aggiudica un trofeo internazionale. In un momento dove la nostra nazionale non brilla per risultati e progetti, in una stagione dove la nostra unica vera corazzata in Eurolega viene affondata ai quarti la federazione sceglie il momento peggiore per essere completamente assente all'evento. Meneghin, avvistato peraltro allo "spareggio" di Varese di Legadue, non trova il modo per riuscire a presenziare nemmeno attraverso uno dei suoi collaboratori. Sabatini a fine gara si gusta la gioia del successo ma ricorda, questa volta giustamente, che si giocava a Bologna, nota anche come basketcity, e che una società italiana ha dato lustro all'Italia prima ancora che alla Virtus stessa. La rumorosa assenza della FIP stona ancora di più perchè poteva essere anche il contesto giusto per dare una spinta mediatica alla candidatura italiana ai mondiali del 2014. Ed era anche una buona occasione per evitare e sopire sterili polemiche da cortiledal sapore tutto italiano, vedi caso Virtus-Siena, e per una volta dimostrare unità d'intenti.

 

 

da Basketnet.it