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PHILADELPHIA 76ERS – ORLANDO MAGIC 81:84

Wachovia Center (Phi). Hedo Turkoglu. Questo il nome dell’Mvp di serata, il nome del giocatore che negli ultimi 12 minuti, ma in generale per tutta la partita non ha fatto altro che tenere a galla prima, e portare al successo poi gli Orlando Magic.

 



PHILADELPHIA: Miller 17, Dalembert 9 rimbalzi, Iguodala 11 assist.

ORLANDO: Howard 18, Howard 18 rimbalzi, Alston 5 assist.

SERIE: sul 2-2

Deve avere un gran senso del dramma il turco ex Sacramento Kings, visto che ha tirato il coniglio dal cilindro (sotto forma di tripla ndr), tra l’altro con una freddezza e sicurezza disarmante. Mostra la maglia quando orlando è a +3 ed alza le mani al cielo sulla preghiera sbagliata di Iguodala. Proprio quest’ultimo può essere definito il grande assente di serata, nonostante i suo 13 punti e 11 assist. Si è accesso nel finale di match, ha sparato la raffica che avrebbe potuto permettere a Phila di vincere il match, ma a conti fatti e mente lucida non il miglio Iguodala visto fino a questo momento e se Phila vuole arrivare da qualche parte non può prescindere dal suo numero 9. nella maniera più assoluta.

La cronaca. La missione dei padroni di casa parte subito con le marce alte innescate. Philadelphia prova subito a correre e ad alzare il numero dei possessi cosi come di tenere il punteggio alto. Questa volta niente inizio stratosferico di Andre Miller o Andre Iguodala, ma a guidare i Sixers ci pensano Young e Willie Green che nei primo dieci minuti riescono nel tentativo di mantenere viva la partita evitando che Oralndo scappasse via. Dall’altra parte coach Sten Van Gundy si affida alle mani di Courtney Lee e di Dwight Howard per cercare di mettere pressione agli avversari. Lewis è un semi fantasma e allora al suono della prima sirena è sostanziale equilibrio in campo (al 10’).

La serata, o meglio le serate fino a questo momento (il nome dell’ex Seattle Lewis è quello maggiormente posto sul banco degli imputati ndr), non esaltanti da dietro l’arco dei tiratori della Florida costringe coach Van Gundy a rispolverare addirittura JJ Reddick (1/4 totale e 0/3 dalla distanza) anche se il piano partita è chiaro ed evidente: palla a Dwight Howard e provare a far male alla front line avversaria, oltre che far prendere a ‘Superman’ il ritmo partita (10 punti e 6 rimbalzi a metà secondo periodo). Al giro di boa del secondo quarto a dominare sono gli errori, Evans per Phila, Turkoglu prova a rispondere per le rime e a poco più di qualche minuto dalla fine del primo tempo il tabellone è ancor in netta parità (36:36 al 24’).

Il secondo tempo è tutto di marca Magic: Alston apre il fuoco dalla lunga distanza, Phila prova a tenere botta, Lewis si sveglia dal torpore da tre (14 punti) ed in comproprietà con Howard porta Orlando sul primo massimo vantaggio di serata (41:51). Iguodala e Miller continuano a latitare, Thaddeus Young e Willie Green dimostrano ancora di avere talento e faccia tosta da vendere e Sixers di nuovo a -5 (50:55). Il finale di gara, però, è ancora dei viaggianti che allargano la forbice con il canestro sulla sirena dell’ultimo ‘stop and go’ di Courtney Lee (55:64).

Jump shot di Williams, libero di Howard, layup di Turkoglu e 5 punti in fila di Miller per aprire gli ultimi 12 minuti di gioco (61:67). Philadelphia decide di complicarsi la vita da sola e Williams regala in una sola volta tre cose a Lewis che prima recupera, poi segna in contropiede subendo anche in fallo e dulcis in fundo piazza anche il libero aggiuntivo (65:73). Il tassametro corre, la sabbia nella clessidra scorre e ciò vuol dire che è il momento delle grandi stelle e dei grandi giocatori. La rimonta dei padroni di casa passa per le mani del suo giocatore principale, Andre Iguodala (13 e 10 assist fino a questo momento), che in coppia con Williams piazza un parziale di 6-0 che riapre totalmente il match (77:79 al 46’ con penetrazione di Miller).

Turkoglu prova a fermare l’emorragia di Orlando, ma tocca ancora una volta a Miller mettere in difficoltà il team della Florida (81:79), prima di perdere palla a 40’’ dalla sirena finale. Un time out ciascuno per entrare nelle battute finali, in cui Iguodala mette ancora il suo zampino sul canestro che a 24’’ circa mette tutto di nuovo in parità (81:81). Turkoglu gela il Wachovia Center dalla lunga distanza (81:84) mentre Iguodala sbaglia l’ultima Ave Maria della serata che serve solo ai Magic per pareggiare la serie.

 

da Basketnet.it