La testa forse è ancora ai festeggiamenti per la vittoria in Eurochallenge, ma si deve subito voltare pagina in casaVirtus:domani quella di Teramo infatti sarà forse la partita più importante dell'anno in ottica secondo posto, vedendo come si è messa la classifica.

 

È ancora in forte dubbio Earl Boykins, il leader designato delle V Nere, che potrebbe saltare la sua prima partita per infortunio della stagione; Boniciolli pensa che una sua assenza potrebbe far persino bene alla squadra, ma se dal punto di vista psicologico una reazione di forza è auspicabile, tecnicamente la squadra perde tanto. Boykins non è solo la fonte principale dell'attacco bianconero, ma a tratti è addirittura l'unica: nelle secche della partita, lui c'è sempre, un punto di riferimento. D'altro canto, Koponen ha fatto molto bene in finale di coppa, e Vukcevic ha esperienza da vendere per sostituire egregiamente il Nano di Cleveland, anche contro una squadra che all'andata lo imbrigliò lasciandolo a secco per la seconda metà di partita, grazie alla marcatura di un fenomenale Moss (la più positiva sorpresa di stagione in Italia insieme a Langford). Intanto, se Boniciolli pensa a Poeta, Sabatini continua a dedicarsi alla politica. La nota della Fip di lunedì ha messo una pietra sopra le polemiche del-l'ultimo periodo, chiarendo che non saranno accettate ulteriori parole al veleno da parte del patron; l'imprenditore ha risposto con uno dei suoi colpi, rendendo noto che presterà la Futurshow Station a Siena se dovesse servire. L'ennesima mossa mediatica, relativa alla nuova regola Eurolega sui palazzetti (10.000 i posti minimi dal 2010-11 in poi), ha due volti. Uno è il ribadire che, secondo Sabatini, la Virtus non otterrà la licenza pluriennale di Eurolega a causa della discriminazione della federazione. L'altro è la conferma del rispetto a Minucci e Siena, preludio, chissà, di un'amicizia che potrebbe diventare alleanza fra potenti.

Stefano Brienza