Sutor sconfitta da Pesaro 94-108
 

Nel giorno del ritorno a Porto San Giorgio la Sutor non riesce a portare a casa il derby delle Marche, vinto alla fine da Pesaro 94-108. Partita che, come si deduce dal punteggio, è stata molto divertente, complice soprattutto una certa disattenzione di entrambe le difese. Ma soprattutto resta impresso il calore che ha riaccolto la Sutor al PalaSavelli, che è diventato una bolgia nei momenti caldi della gara e ha dato una spinta impressionante ai gialloblù.

Una partita che la squadra di Recalcati inizia molto bene, soprattutto in attacco, trainata da un Burns straripante. Prima svolta della gara nel secondo quarto, quando la Sutor, scappata sul +8 (38-30), subisce un parziale di 15-0, viziato da una serie impressionante di triple degli ospiti, che ribalta l’inerzia della gara. Pesaro chiude avanti il primo tempo, ma solo di due lunghezze, 53-55. Entusiasmante il duello tra Burns e Barbour, uno a quota 18, l’altro a 16 già a metà gara. Nel terzo quarto la partita inizia ad innervosirsi, sono i gialloblù a pagare il prezzo più alto: gli ospiti continuano a segnare, con Barbour e Crosariol sugli scudi, la Sutor non riesce a rispondere, e scende fino a -14. La squadra di Recalcati però trasforma la rabbia in foga agonistica, torna prepotentemente in gara (85-86 al 33’) spinta da Cinciarini e dal proprio pubblico. Qualche istante dopo però, proprio Cinciarini prende un tecnico e l’espulsione che lo esclude dalla gara nel momento più importante. Pesaro riallunga sfruttando i liberi comminati per il tecnico e l’espulsione; come se non bastasse a tre minuti dal termine anche Amoroso conclude la propria partita in anticipo con 5 falli. Aggiunta l’uscita di un malconcio Burns, Recalcati si trova senza tre pedine fondamentali nel finale. Pesaro è cinica e chiude la gara. La sirena fissa il punteggio sul 94-108.

È la prima sconfitta casalinga dei gialloblù nel girone di ritorno; si interrompe anche la striscia di tre vittorie di fila nei derby. Troppo nervosa, dirà Recalcati, la Sutor di stasera, in una gara in cui innervosirsi era l’ultima cosa da fare. Peccato perché il ritorno al PalaSavelli poteva essere migliore, ma la squadra anche stasera ha dato tutto ciò che aveva, e certo il pubblico e i tifosi non possono che apprezzarla, una volta di più.

 

Questi i tabellini della partita:

 

Sutor Montegranaro-Scavolini Banca Marche Pesaro 94-108 (30-27, 53-55, 71-83)

Sutor Montegranaro: Cinciarini 18, Panzini 5, Perini ne, Vallasciani ne, Slay 10, Freimanis 3, Campani 2, Di Bella 5, Mazzola, Johnson 2, Burns 25, Amoroso 14. All. Recalcati.
Scavolini Banca Marche Pesaro: Traini 3, Cavaliero 11, Stipcevic 10, Barbour 27, Thomas 10, Crosariol 22, Tortù ne, Mack 20, Bryan, Amici 5. All.Markovski.

Arbitri: Giampaolo Cicoria, Gianluca Mattioli, Massimiliano Duranti.

 

Carlo Recalcati al termine analizza la gara che ha visto la sua squadra sconfitta: “Se devo fare una disamina di questa gara, la prima considerazione è che siamo al lumicino delle energie nervose. È stata una gara nervosa, abbiamo reagito male, innervosendoci di più, ma non posso rimproverare la squadra, perché ha ragione. Dovevamo aspettarcelo, il fatto che in questa stagione abbiamo consumato più energie nervose che fisiche si è sentito. Abbiamo interpretato male la gara, ma abbiamo sbagliato dal punto di vista mentale. La squadra va assolta in ogni caso, nessuno meglio di me sa quanto si è speso quest’anno dal punto di vista nervoso. Il grosso dispiacere è che questa poteva essere la partita più bella, davanti ad un grande pubblico; ci spiace soprattutto per loro, avremmo dovuto far felici i tifosi. È vero anche però che non va rimproverata la squadra che per tanti mesi è stata esemplare; adesso le pile scariche ci stanno”.

Dal punto di vista tecnico,la Sutor ha sofferto sotto canestro: “Crosariol ci ha fatto male”, commenta Recalcati, “c’era il mismatch, ma da entrambi i lati: Amoroso avrebbe sofferto per tenere la sua fisicità, ma Crosariol avrebbe dovuto difendere su Valerio. Alla fine hanno avuto ragione loro, il loro centro ha fatto una grande partita. Nel finale abbiamo perso Amoroso e Cinciarini per falli, e Burns per infortunio; ha provato a rientrare ma non era a posto. Abbiamo riaperto la gara con Panzini in campo, ma quando devi vincerla è chiaro che avere Amoroso e Cinciarini ti fa stare più tranquillo. Non so cosa sia successo in realtà quando è stato espulso, e comunque non parlo mai dell’arbitraggio”.

Infine una battuta sul ritorno al PalaSavelli: “L’ho sentito molto caldo, c’è stata la partecipazione più adatta a partite di questo tipo. Due anni di inattività non gli hanno fatto perdere le sue caratteristiche”.