LA LENOVO SCONFIGGE ANCORA ROMA E PAREGGIA LA SERIE
LENOVO CANTU’ 81
ACEA ROMA 73
(23- 14, 43- 28, 58- 48)
LENOVO CANTU’:Awudu ne, Scekic 3, Smith ne, Leunen 3, Mazzarino 19, Brooks 10, Tyus 8, Tabu 7, Ragland 14, Aradori 13, Cusin 2, Mancinelli 2. All. Trinchieri.
ACEA ROMA: Goss 24, Jones 13, Tambone ne, Tonolli ne, Gorrieri ne, D’Ercole 2, Datome 4, Bailey 1, Taylor 6, Lawal 20, Czyz 3, Lorant. All. Calvani.
Arbitri: Mattioli, Chiari, Vicino.
L’ultimo periodo inizia con la tripla di Jones a cui risponde subito dall’arco capitan Mazzarino. Tyus svetta a rimbalzo per il +11 Cantù (63 a 52) a 8 minuti dalla conclusione del match. Tyus segna da sotto, Leunen infila un libero facendo volare i biancoblu sul +14 (66 a 52). Roma non molla e con la zona e Taylor torna a -12. Sono Tyus e Mazzarino, che insacca anche una gran bomba, i protagonisti del nuovo break che riporta la formazione di coach Trinchieri sul +15 (73 a 58) a metà dell’ultima frazione nonostante i personali di Lawal. Mazzarino, dalla lunetta, replica ancora a Lawal tenendo i padroni di casa sul +15. La Virtus sfrutta un dubbio tecnico fischiato a Scekic e con il tiro pesante di Goss e Lawal si avvicina sul – 8 (77 a 69) a due minuti e mezzo dalla fine della partita. I giallorossi non mollano e con Goss e Lawal tornano addirittura a -5 (78 a 73) a 80 secondi dal termine della gara. Aradori infila un libero, Ragland due e la Lenovo conquista il successo con il punteggio di 81 a 73 e il pareggio per 2 a 2 nella serie.
CALVANI: "ABBIAMO RINCORSO PER TUTTA LA GARA"
“Abbiamo avuto – ha continuato l’allenatore romano - difficoltà sulla difesa a uomo, a causa della stanchezza e di alcune disattenzioni dei miei giocatori. È vero però che siamo stati condizionati da alcune situazioni dubbie sui contatti fischiati, il che ci ha portato ad avere giocatori con problemi di falli già prima della pausa lunga. Questa sera riguarderò la partita per vedere il rapporto tra i contatti e i falli chiamati da entrambe le parti: è un peccato avere questo dubbio per la prima volta dopo 9 mesi di stagione soprattutto su una terna arbitrale di grande esperienza”.
“Se in gara 3 – ha aggiunto coach Calvani - ci siamo subito trovati sotto perché alcuni dei miei giocatori non "erano pervenuti" nella prima parte dell'incontro, stasera ho apprezzato l'approccio differente, soprattutto da parte di Taylor, che ha dimostrato maggiore lucidità e presenza. Tuttavia dobbiamo essere in cinque in campo per fronteggiare una squadra come la Lenovo. Mancano altre tre partite. Gara 5 è ora fondamentale per darci la forza di affrontare un'eventuale settima partita. A Roma è già sold-out: ci sarà dunque l'ambiente giusto per sostenere la mia squadra, proprio come quello che ho trovato stasera qui a Cantù”.
TRINCHIERI: "ADESSO INIZIA UN'ALTRA SERIE"
“Oggi – ha aggiunto l’allenatore della Pallacanestro Cantù - abbiamo sempre condotto la partita. Abbiamo fatto un eccellente lavoro difensivo con qualche buona giocata offensiva. Questa sera era quasi convinto di giocarmela con un po’ più calma alla fine. Il tecnico a Scekic con palla in mano ha spaiato la situazione togliendoci inerzia e dando una spinta a Roma. Un giocatore come Marko, che stimo, è esperto ed è un veterano, non può incorrere in questo errore”.
“I playoff – ha concluso coach Trinchieri - si giocano così. Non sono arrabbiato per i tanti rimbalzi concessi a Roma perché sono frutto di percentuali molto basse. Jeff ha giocato una signora partita, concentrato, sotto traccia, di grande sacrificio difensivo, ma con cose importanti anche in attacco. Sono contento per il rientro di Tabu e sapevo che Mazzarino avrebbe disputato una prestazione del genere”.
Lenovo Cantù-Acea Virtus Roma 81-73 (23-14, 20-14, 15-20)
Lenovo Cantù: Abass ne, Scekic 3, Smith ne, Leunen 3, Mazzarino 19, Brooks 10, Tyus 8, Tabu 7, Ragland 14, Aradori 13, Cusin 2, Mancinelli 2. All. Trinchieri
Acea Virtus Roma: Goss 24, Jones 13, Tambone ne, Tonolli ne, Gorrieri ne, D’Ercole 2, Datome 4, Bailey 1, Taylor 6, Lawal 20, Czyz 3, Lorant. All. Calvani.
Seconda sconfitta nelle semifinali per l’Acea Virtus Roma, che perde 81-73 contro la Lenovo Cantù e vede tornare la serie in parità.
Cantù parte subito forte: la Virtus contiene nei primi due minuti, poi accusa il +8 dei padroni di casa trascinati da Aradori. Roma va a segno con Goss e Lawal ma non riesce a ricucire lo strappo dalla Lenovo, che con Scekic allo scadere chiude il primo quarto 23-14. Dopo la pausa la Virtus tocca il -5 con Datome e Goss, ma il 15-3 di una Cantù trascinata da Ragland respinge l’Acea sul -18. Gli ospiti tentano la reazione con Czyz e D’Ercole portandosi sul -13, ma ancora Ragland allo scadere manda tutti all’intervallo sul 43-28.
Al ritorno in campo la Virtus prova a limare il distacco e grazie ai punti di Lawal e Goss si porta sul -8. Cantù risponde con Brooks e Scekic, ma il 5-0 di Jones spinge Roma fino al -6. Un fallo di Taylor e il successivo tecnico fischiato all’americano per proteste costano alla Virtus il 4/4 di Mazzarino dalla lunetta, che chiude il terzo periodo sul 58-48. Nel finale Jones prova a dare ossigeno alla rimonta della Virtus con una tripla, ma i padroni di casa, guidati da Tyus, allungano con un 8-0 e toccano il +17 con una tripla di Mazzarino. Prima Lawal e poi Goss danno alla Virtus l’energia per riportarsi fino al -5, ma Cantù dalla lunetta segna i tre punti che bastano a chiudere l’incontro.
Queste le parole di coach Calvani al termine dell’incontro: «Complimenti a Cantù, a loro il grande merito di aver rimontato la serie dal 2-0 al 2-2. Come al solito siamo partiti in rincorsa, in gara 3 poteva sembrare che quel quintetto “strano” avesse inficiato la sfida, invece anche stavolta è stata una corsa ad handicap. Sembra che dopo 8 mesi di ottimi risultati ora non siamo più capaci di difendere a uomo e in qualsiasi situazione dubbia ci sono stati chiamati dei falli, che hanno gravato su dei giocatori importanti già all’intervallo. Questo ci ha condizionato: con molta serenità rivedrò la partita per capire il bilancio dei contatti e delle chiamate. Da questo punto di vista ho molti dubbi, peccato perché si tratta una terna con esperienza e personalità. Ci aspettano altre tre partite, gara 5 però diventa fondamentale. Riazzeriamo tutto quanto, ripartiamo da capo, a Roma mi aspetto l’ambiente giusto per sostenere la squadra. So che abbiamo già fatto il sold out e mi aspetto che il pubblico ci spinga come ha fatto oggi il Pianella con Cantù. Datome? Ha giocato anche oggi con una infiltrazione alla caviglia, non lo possiamo dimenticare».