Oggi raduno al PalaEstra Curiosità per i volti nuovi
La Nazione
I TIFOSI sono impazienti, vogliono vedere in faccia i loro futuri beniamini. Per la verità escursioni nel centro sono già state fatte. Green e Carter hanno conosciuto Piazza del Campo, English è appena arrivato e si sta esercitando in un italo-spagnolo che è tutto un programma. Oggi è il giorno del raduno: appuntamento alle 11.30 al PalaEstra per la conferenza stampa di Ferdinando Minucci che farà da prologo alla presentazione - per i media - dei giocatori. E' lo spartiacque dell'estate, è il giorno in cui i giocatori si mostrano (seppur attraverso telecamere e foto) ai loro supporters. Poi inizieranno gli allenamenti, le amichevoli, la pre-season insomma. E nella pre-season della Mens Sana ci sarà anche Justin Burrell per una sorta di 'training-camp' tanto per dirla all'americana. Verrà a Siena per dare una mano negli allenamenti, una prassi consolidata, un'occasione per mettersi in mostra. Lo scorso anno, tanto per fare un esempio, la Montepaschi si presentò a Bormio con Porta, Canavesi e Boisa. Non farà parte del roster, però, anche per problemi di tesseramento visto che in attesa di conoscere la decisione di Victor Sanikidze, la Mens Sana sta sondando il mercato per un '4' comunitario. Poi la 'successione' di Carraretto. Tutte le indicazioni portano verso l'ingaggio di Jeff Viggiano, americano di passaporto italiano che può ricoprire lo slot di naturalizzato.


Carraretto ha deciso: lascia la Mens Sana Basket
La Nazione
NESSUNO come lui: 301 presenze in campionato, 10 in più di Alberto Ceccherini, 12 più di Shaun Stone-rook. Marco Carraretto rimarrà per sempre nella storia della Mens Sana. Ma la sua fantastica avventura finisce qui. Oggi non sarà al raduno della squadra, non vestirà l'ultima maglia griffata Montepaschi. D Capitano del settimo scudetto consecutivo prenderà un'altra strada. Compirà 36 anni il 27 ottobre e il suo desiderio è quello di trovare un contratto biennale in serie A. Un contratto che il club di viale Sciavo non è in grado di offrirgli. Si chiude una parentesi straordinaria, sette anni di clamorosi successi con stagione chiuse sopra il 48% da 3 (2007/2008) o al 63.5% da 2 (2011/2012). Ma l'anno più bello è stato l'ultimo. Ha preso il testimone di Shaun Stonerook, un testimone scomodissimo visto che chi l'ha consegnato può andare a giro con le mostrine di sei scudetti da capitano. Aveva il compito di trasmettere certi valori, certi comportamenti, la voglia di dare tutto, la disponibilità oltre che l'abnegazione e l'impegno. Lo ha fatto alla grande, come sempre, senza apparire, senza eccessi ma con un lavoro inestimabile dietro le quinte. E poi grandi prestazioni, soprattutto nella serie con Milano: quel 4/6 da 3 in gara-4, i 13 punti nella gara-6 che ha fatto da preludio ad un epilogo fantastico. Presenze Chiudendo a quota 301 resterà per sempre nella storia biancoverde Nessuno dimenticherà il 'bombardamento' contro il Panathinaikos in Eurolea-gue, o quella tripla corretta da Eze per il terzo supplementare nell'epica semifinale scudetto contro la Virtus Roma. Nessuno dimenticherà un ragazzo straordinario che ha dato tutto per la Città che lo ha adottato. E a Siena tornerà, molto probabilmente, a fine carriera. Le strade, però, si dividono qui. In altre circostanze avrebbe fatto come il capitano che l'ha preceduto: dopo Siena il ritiro. Ma Carraretto ha ancora voglia di giocare, un fisico integro che gli ha consentito di scendere in campo in 47 delle 48 partite di campionato della passata stagione. Purtroppo sono venuti a mancare i presupposti economici e contrattuali, altrimenti saremmo qui a raccontare una storia diversa. Rimarrà una leggenda, 'The Legend' come appare scritto sulla sua gigantografia che è stata mostrata dietro la panchina in ogni prepartita. Toccherà a lui cedere il testimone questa volta. Una decisione difficile che i tifosi comprenderanno. Si chiude un'era, quella del 'Carra': 10 partite più di Alberto Ceccherini, 7 scudetti consecutivi. Grazie Marco. Federico Cappelli

Montepaschi, da oggi si riparte
Corriere di Siena
Primo giorno di scuola per la Montepaschi. Nuovo il prof, Marco Crespi, tornato ad interpretare il ruolo dell'head coach dopo una stagione da assistente, e tante facce nuove pure in classe: snocciolarne i nomi, uno per volta, sarà compito in mattinata di Ferdinando Minucci, chiamato a presentare i pochi reduci dello scudetto numero otto e soprattutto alzare il velo in maniera ufficiale sugli innesti di un mercato condotto forzatamente sotto traccia. Sì, perché è indiscutibile che la Mens Sana si sia trovata in questa estate ad affrontare problemi nuovi, almeno se rapportati a come si è vissuto per quasi tre lustri, e che ad esempio anche la sola iscrizione al campionato di Serie A abbia rappresentato una faticosa conquista per un club il cui budget ha subito un ennesimo dimezzamento dopo quello verificatosi nel 2012. La Siena "cannibale" dei sette titoli consecutivi è scritta sui libri di storia, quella di oggi ne porta cucita sulle maglie la continuità ma senza alcun dubbio riparte da zero, o quasi, costretta dal taglio della sponsorizzazione a lasciar partire una messe di campioni ed a rimpiazzarli con una serie di scommesse scovate in giro per gli States o l'Europa. Quell'Europa che la spingerà ad emigrare a Firenze per disputare la coppa, decisione che comprensibilmente fa storcere la bocca all'ambiente ma che, altrettanto comprensibilmente, è stata l'unica percorribile per mantenere una vetrina, l'Eurolega, che richiede impianti più capienti e magari moderni e che ha finito per essere uno dei pochissimi argomenti spendibili durante il mercato per invogliare, a basso costo, qualche prospetto straniero a raggiungere viale Sciavo. Un anno zero che, cestistica-mente parlando, nasce senza procla- mi né obiettivi dichiarati e durante il quale sarà fondamentale per tutti (in quel tutti c'è la tifoseria, ma anche la critica) mettersi ad inventare il domani anziché preoccuparsi di ciò che è accaduto ieri, come twitta-to sabato mattina da un coach Crespi che evidentemente ha già calzato l'elmetto in vista delle durissime battaglie, dentro e fuori dal campo, che attendono lui e la sua squadra. I tweet, del resto, sono stati l'ancora di salvataggio per elfi nelle settimane afose di luglio ed agosto ha cercato di interpretare come si sarebbe mossa la Mens Sana per costruire la squadra. Ha iniziato Daniel Hackett, rifiutando (almeno lui) il trasferimento a Milano e spiagandone le ragioni sul social network, hanno proseguito con più o meno puntualità i vari Green, Carter, English, lo stesso Cournooh, giocatori che (ad eccezione di quest'ultimo) dovranno ambientarsi in fretta con l'Italia, prima ancora che con Siena. Intanto si parte, col raduno (e con  qualche defezione annunciata: su tutte l'assenza di Taylor Rochestie che sta per disputare gli Europei con la nazionale del Montenegro e quindi sarà a Siena non prima di 15 giorni) e poi con le prime sedute di atletica e basket. La prima scadenza, del resto non è poi così lontana: l'8 ottobre si gioca al PalaEstra la Supercoppa (avversaria Varese), ci sono quaranta giorni per prepararla nel migliore dei modi e far sì che l'abitudine di vincere della Mens Sana si trasmetta da subito a chi magari ha scelto la Mens Sana per imparare a vincere.
Matteo Tasso

La Mens Sana ci stupisce e ci emoziona
Corriere di Siena
C'è molta curiosità intomo alla nuova Monte-paschi che questa mattina alza il sipario sulla nuova stagione. Con la conferenza stampa del general manager Ferdinando Minucci sapremo anche quale sarà il futuro di capitan Carraretto, quello di Sanikidze e quale giocatore prenderà il posto di Kangur. La prossima settimana tutti a Bormio per la preparazione e tre test match all'interno del Valtellina Circuit. L'8 ottobre la Supercoppa Italiana contro Varese che si giocherà al Palaestra. Nel frattempo addetti ai lavori e tifosi sembrano particolarmente entusiasti per il roster che è stato costruito: "Siena ha abbassato il budget ma ha comunaue costruito un organico solido e ha dimostrato lo scorso anno che nei momenti importanti ha un dna vincente" ha detto coach Meo Sacchetti della Dinamo Sassari alla Prealpina. Tra l'altro Sassari affronterà a fine settembre proprio la Montepaschi nel prestigioso torneo internazionale "City of Cagliari" (quindi Galatasaray o Samara). Gianmarco Pozzecco, su La Provincia di Como, è stato chiaro: "Làmio scorso sono stato quasi contento che l'abbia rivinto Siena, uno scudetto più meritato rispetto agli altri. Quest' anno è ancora meno probabile che lo rivinca e quindi non mi dispiacerebbe che si ripetesse". Luciana, tifosa da una vita e sempre presente al PalaEstra sottolinea: "Nuovamente si parte da zero, ma dopo quello che è accaduto nella passata stagione dico che la Mens Sana ha le professionalità e gli strumenti giusti per essere protagonista anche con meno investimenti. A mio avviso la squadra formata fino ad oggi, sulla calta, è più forte rispetto allo scorso anno, ma anche le nostre avversarie hanno fatto cose egregie tipo Milano e Sassari. Penso che sia importante il nostro molo di tifosi, sempre e comunque, sono certa che faremo bene sia in campionato sia in Eurolega. Dello stesso avviso Alberto: "Ormai non mi stupisco più di niente, perchè la Mens Sana ha saputo costruire delle basi solide che ci permettono di emergere anche nelle difficoltà. Il prossimo anno perderemo lo sponsor, ma quest'an- no c'è ancora e pertanto credo che sia una stagione di grande rilevanza per costruire proprio il futuro. Guardiamo come saranno questi quattro nuovi innesti, io ho molto fiducia in Crespi che oltre ad essere un bravo allenatore è pure un eccellente scovatore di talenti. English mi sta già simpatico... ". Sulla stessa linea d'onda, Barbara: "L'arma in più della Montepaschi è proprio coach Crespi, conosce benissimo il basket americano, è un allenatore che sa come vincere e quindi mi fido tantissimo di lui così come della società che ha lavorato in modo encomiabile in questi anni. Sono molto contenta anche della promozione di Alesandro Magro, tra l'altro gli faccio tanti auguri perchè tra poco diventerà babbo". I dubbi vengono da Francesco: "Credo che questo sia l'anno che chiude un ciclo ed una storia, ogni anno non è possibile fare miracoli anche perchè le altre squadre si sono attrezzate molto di più rispetto all'anno scorso. Io credo che la Mens Sana farà un buon campionato, ma quest'anno mi attendo una stagione per gettare le basi per il futuro mentre per l'Eurolega, vista anche la forzata presenza a Firenze, sarà durissima. Per me non passiamo il primo turno". Infine Carlo: "C'è un dato incontrovertibile, la Mens Sana è la società più brava d'Italia e tra le migliori in Europa. Solo questo aspetto mi dà garanzie che abbiamo dirigenti che sanno lavorare. E il roster allestito fino ad ora lo dimostra.