Livio Proli
Livio Proli

Armani la chiave, Bucchi la svolta. Per competere una AJ da Eurolega. Mancinelli? Hall è strepitoso, Hawkins lo tratterremo, Vitali via se lo vuole lui e non mi risulta

Presidente Proli, come definire la prima finale scudetto della gestione Armani?

«Inaspettata ad inizio stagione, fattibile alla fine della regular season. Meritata in relazione agli sforzi fatti».

Qual è stata la svolta della stagione?

«Ha un nome: Piero Bucchi. La delicata dei primconduzione i due mesi, tra sconfitte di un punto e infortuni, è stata determinante. E il merito va al timoniere».

C'è già l'impronta vincente di Giorgio Armani in questa Olimpia?

«Lui è la base di tutto. Ha salvato il basket milanese con generosità investendo per risanare situazioni pregresse, ci ha consegnato un budget congnio e la tranquillità di chi ti segue con costanza ma senza interferire».

Veniamo alla finale. Molti dicono: non c'è storia...

«Siena ha cinque anni di programmazione in più rispetto a noi e un budget sensibilmente superiore che spende in maniera impeccabile».

Finale lampo dunque?

«Serve un'Armani da Eurolega. Quest'anno in Europa abbiamo messo sotto il Cska e l'Olvmpiacos. Tensione e fisicità saranno le stesse. Con un'Olimpia formato europeo possiamo anche arrivare alla settima».

La finale scudetto cancella lo scetticismo di inizio anno nei vostri confronti?

«Siamo stati accusati di aver tenuto un profilo troppo basso, di finta umiltà e di non aver scaldato la piazza. Semplice pragmatismo, non vogliamo illudere nessuno».

Anchensull'Olimpia impazza il mercato. Voce ormai consolidata: prendete Mancinelli.

«Direi di no. Non è un nostro obiettivo primario. Hall è strepitoso».

Ancora: rinnovate Hawkins.

«E' super per rendimento e comportamento: faremo di tutto per trattenerlo».

Infine: se qualcuno bussasse per Vitali non direste di no.

«Non è così. Il giocatore ha talento ed è un investimento per il futuro. Lo lasceremmo andare solo se fosse lui a chiederlo perché qui non tratteniamo nessuno. Ma non mi risulta una situazione del genere».