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La lavagna del coach Lino Lardo

Il derby di domenica è servito a ritrovare fiducia. Prima che dal punto di vista tecnico, abbiamo visto una grande reazione emotiva e caratteriale della squadra. E’ questo che ha fatto la differenza?

“Certamente la nostra voglia di rivincita, dopo tre sconfitte consecutive, ha fatto la differenza. E’ stata una settimana di difficile interpretazione, quella trascorsa prima di questo derby. Dovevamo prima di tutto ritrovare fiducia nel nostro lavoro e, contemporaneamente, preparare una partita molto insidiosa contro un’avversaria temibile come Agrigento. Sì, penso che le nostre motivazioni sicuramente hanno avuto un ruolo importante nel raggiungimento di questa vittoria”.

Quaranta minuti di intensità difensiva e solo 62 punti concessi, con il 34% dal campo, ad un ottimo attacco come quello di Agrigento, per di più in casa loro. La chiave del match è da ricercare in questo dato?

“Da sempre dico che le squadre vincenti devono avere una mentalità difensiva importante. In attacco abbiamo avuto pazienza e con qualche passaggio in più in ogni azione siamo riusciti a tenere in mano il ritmo della gara, senza concedere a loro facili contropiedi. Ma la chiave sicuramente è stata la difesa, concentrata e aggressiva per tutta la partita”.

A questo punto la missione sembra quella di cercare continuità di rendimento. Prossimo ostacolo: Forlì. Come lo affrontiamo?

“Si gioca già sabato, perciò non abbiamo molto tempo per rifiatare. La strada è sempre quella del miglioramento individuale e di squadra, da inseguire giorno dopo giorno. La partita di domenica scorsa ci ha dimostrato che solo giocando con un grande spirito di sacrificio in difesa, e in modo altruistico in attacco, possiamo raggiungere buoni risultati. Chiaramente, come tutti sappiamo, il campionato propone ogni giornata avversarie di ottimo livello, infatti la nostra prossima avversaria, a dispetto della classifica, è una compagine formata da ottimi ed esperti giocatori. Sarà nostro compito affrontare questa sfida con l’atteggiamento giusto”.

Vai con la consueta battuta a piacere…

“Un pensiero veloce, ma sinceramente sentito. Nei giorni scorsi ho letto un’intervista a Del Piero, in occasione del suo quarantesimo compleanno. Mi aggiungo anch’io a tutti gli sportivi, e a chi semplicemente lo ammira, negli auguri ad un campione vero, uno dei pochi rimasti. Sì, perché per me i veri campioni dello sport non sono solo quelli che dispensano il loro immenso talento nelle loro discipline, ma sono soprattutto persone che anche al di fuori della loro professione trasmettono valori positivi, e soprattutto sono modelli di comportamento per i più giovani. Penso che Del Piero sia stato e sia uno di quelli. Grazie di cuore”.