Ottenuta una storica qualificazione ai quarti di finale di Eurocup, la Dolomiti Energia Trentino inizia domenica al PalaWhirlpool di Masnago (palla a due ore 18.15, arbitri Alessandro Martolini, Carmelo Lo Guzzo e Fabrizio Paglialunga, diretta tv su Trentino TV) un trittico di incontri di Serie A Beko destinati a risultare fondamentali nell’economia della stagione bianconera. Avversaria di turno la Openjobmetis Varese di coach Paolo Moretti.
 
MAURIZIO BUSCAGLIA (Coach DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): “Dopo Final Eight di Coppa Italia e ottavi di finale di Eurocup ci rituffiamo in campionato, attesi da tre gare di estrema importanza da giocare nell’arco di una settimana. Abbiamo bisogno di riavviare un trend positivo in serie A, trasferendo le buone cose che abbiamo messo in mostra in questa serie di match ad eliminazione anche in campionato. Inizieremo questa serie di gare fondamentali andando su un campo storico e importante come Varese, dove troveremo una squadra che pur non avendo sempre raccolto quanto seminato ha sempre dimostrato grande tenuta e grande capacità di eseguire. In questo momento la squadra ruota attorno a Wright, giocatore che abbiamo visto a Pesaro nella seconda metà della scorsa stagione, e a Malik Wayns. L’assenza di Faye vicino a canestro li costringerà a trovare soluzioni differenti rispetto alla gara d’an, dando più spazio a giocatori pericolosissimi sul perimetro come Kangur o come Kuksics, o a giocatori in forte crescita come Campani o Ferrero. Per passare a Masnago dovremo essere solidi, consistenti, non ci basterà una gara di grande attenzione ai dettagli tecnici. Avremo dalla nostra la possibilità di poter utilizzare Jared Berggren nelle rotazioni, sapendo che al netto di qualche acciacco che definirei di normale amministrazione (Pascolo – botta al naso – e Poeta – crampi – si sono allenati senza problemi, ndr) dopo battaglie come quelle che ci hanno impegnato, gli altri potranno essere della partita”.
 
DIEGO FLACCADORI (Guardia DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): “Giocare a Varese, campo a cui tra l’altro resta legato il personale ricordo dei miei primi punti in serie A, è sempre una grandissima emozione. A Masnago si respira nell’aria il fatto che quella è una città che vive di pallacanestro: sappiamo quindi che che dovremo scendere in campo in una bolgia, e stiamo allenandoci per essere pronti a giocare in un simile clima. Cosa potrò fare per aiutare la squadra? Sto lavorando per crearmi sempre più una dimensione che non dipenda solo dal tiro dalla precisione del mio tiro da tre punti. A iniziare dalle piccole cose, che magari sono meno appariscenti di una tripla segnata, come la pressione difensiva a tutto campo che sto cercando di mettere sugli esterni, ma senza dimenticare aspetti tecnici come le letture sul pick and roll”.
 
da tuttobasket.net