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a cura di Vincenzo Ruggiero (La Pagina del Cestista)

Mi sono chiesto una cosa ultimamente: “come mai siamo così severi con il nostro movimento giovanile?” Spesso si dice che non escono giovani italiani che possono competere ad alti livelli e che i risultati non soddisfano. I risultati invece li abbiamo portati a casa eccome, sia con la rappresentativa maschile che con quella femminile. Penso agli ultimi europei dell’Under 18 allenata da Capobianco (bronzo europeo) o i due argenti nella femminile (Under 17 Mondiale e Under 20 Europei). Si dovrebbe parlare anche del movimento femminile, perché ultimamente stiamo ottenendo grandi risultati grazie alle azzurre. Poi vedo gli esempi di Melli e Hackett, e mi chiedo: “come mai si deve andare a giocare all’estero per fare bene?” Proprio Melli è stato l’M.V.P. dell’ultimo mese in Eurolega. Sono arrivato ad una conclusione allora, non è che i giovani non ci sono, ma il problema è che non ci crediamo fino in fondo.

Posso farvi una ventina di nomi, su possibili stelle del futuro, appunto, possibili però. Penso a Mussini che ha conquistato il suo college St. John’s a suon di triple o a Candi già decisivo in una squadra come la Fortitudo Bologna, ed infine Moretti, che gioca già come un trentenne.

Abbiamo ottimi allenatori, abbiamo buonissimi giocatori, allora cosa manca? Manca la fiducia. Crediamo di più in questi/e ragazzi/e e magari otterremo nel futuro, anche con la nazionale senior, risultati migliori.