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Stefano Cioppi
Stefano Cioppi

I sottoscritti Ario Costa, general manager dell'U.S. Vanoli Gruppo Triboldi basket, e Stefano Cioppi, allenatore dell'U.S. Vanoli Gruppo Triboldi basket, smentiscono le affermazioni del comunicato stampa dell'08/07/2009 firmato Vuelle Pesaro, secondo le quali gli stessi fossero a conoscenza del fatto che fra la Vuelle ed il giocatore Earl J.Rowland esistesse un accordo.

 



Durante la campagna acquisti giocatori tuttora in corso, che si sta svolgendo in regime di libero mercato e libera concorrenza, gli agenti italiani hanno più volte offerto il giocatore Earl J. Rowland alla nostra come ad altre società partecipanti al campionato di Lega A 2009/2010, in quanto trattasi di buonissimo atleta libero da ogni tipo di vincolo contrattuale con chicchessia.

Quest'ultima circostanza è implicitamente confermata nella dichiarata impossibilità a formulare definizioni contrattuali impegnative: la Vuelle Pesaro afferma di non aver ancora sottoscritto alcun contratto per la stagione 2009/2010 ed afferma contestualmente che i propri direttore generale e team manager stanno lavorando solo su ipotesi e senza autorizzazione a firmare.

La stampa sportiva specializzata durante la campagna acquisti pubblica innumerevoli articoli riportando altrettanti nomi di giocatori verso i quali esisterebbe un ipotetico interesse da parte di una o più squadre. Questa prassi obbliga le stesse squadre a dover annunciare con comunicati ufficiali solo il raggiungimento di accordi definitivi con i giocatori. Ne consegue logicamente l'infondatezza dell'affermazione circa l'esistenza di una "correttezza di base tra tutti i club" secondo la quale sarebbero da considerarsi quali scorrette ingerenze le trattative con giocatori che i giornali hanno ipotizzato di interesse per altri club.

In conseguenza di quanto sopra precisato e chiarito, Ario Costa e Stefano Cioppi si sentono profondamente offesi dalla gravità delle affermazioni del comunicato stampa in discussione. E, a fronte dell'infondatezza dei giudizi espressi ("mancanza totale di etica e deontologia professionale soprattutto da parte del general manager ed allenatore"), gli stessi Ario Costa e Stefano Cioppi, ben conosciuti ed apprezzati per la linearità dei loro comportamenti, saranno costretti a valutare l'imprescindibile tutela della propria immagine pubblica così gravemente e immotivatamente danneggiata.

Ario Costa - Stefano Cioppi