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LA VIRTUS non parteciperà alle manifestazioni organizzate dalla Lega basket. Al momento il club bianconero ha formalmente comunicato all’associazione dei club di serie A, la sua indisponibilità a prendere parte alle final eight di Coppa Italia, ma non c’è da stupirsi se alla fine il forfait non valesse anche per la Supercoppa che si disputerà domenica 4 ottobre a Siena.

 

 

Diverse le ragioni per cui il patron della V Nera Claudio Sabatini ha deciso di dissotterrare l’ascia di guerra contro la Lega: la più recente in ordine di tempo riguarda la questione dei diritti televisivi. L’assemblea di Lega votò per il rinnovo con Sky – scelta molto gradita alla MensSana – nonostante due membri della commissione istituita ad hoc per portare avanti le trattative – lo stesso Sabatini ed il general manager della Benetton Enzo Lefebre – avessero indicato come scelta migliore La7, che avrebbe consentito di riportare in chiaro il basket.

Treviso mostrò subito il suo dissenso sulla decisione, non aderendo alla protesta verso la Fip di negare i propri tesserati alle varie nazionali giovanili. La Virtus, invece, decise di aspettare tempi migliori, lasciando comunque carta bianca ai propri giovani. Ora, a quanto pare, è arrivato il momento del farsi sentire.

La seconda questione è un po’ più intricata e riguarda quanto accaduto nella seconda parte di stagione, per la precisione dopo la finale di Coppa Italia. In quell’occasione, l’arbitro Lamonica commise un errore evidente fischiando una palla accompagnata a Boykins in un’azione decisiva. La Virtus non ha mai digerito nemmeno la decisione di un altro arbitro, Tola, di non fischiare un blocco ai limiti del regolamento da parte di Stonerook. Due errori che costarono la licenza triennale di Eurolega alla Virtus: fu in quell’occasione che Sabatini annunciò di non voler organizzare più le final eight di Coppa Italia, sebbene ne detenesse i diritti per un altro anno e avesse alle spalle tre edizioni consecutive ben riuscite in quanto a pubblico e immagine.

NESSUNO si è fatto ancora avanti per ottenere la gestione dell’evento, ma nel gioco dei veti incrociati, la maggior parte dei club di serie A ha deciso che se a organizzare dovesse essere ancora la Lega, la manifestazione non si potrà disputare alla Futurshow Station. Una scelta che Sabatini ha letto come un’ulteriore ripicca, tant’è che non parteciperà all’assemblea che la Lega ha in calendario oggi pomeriggio.

I casi ai danni della Virtus non si fermarono lì, tanto che ad un certo punto il patron bianconero arrivò a chiedere scusa al proprio pubblico per non essere riuscito a garantire il rispetto di fischietti e federazione nei confronti della V Nera. Sull’argomento, comunque, si tace e questo aumenta il sospetto che questa volta non sarà così facile ammorbidire la linea dura.