Dusan Vukcevic
Dusan Vukcevic

BRETT BLIZZARD e Dusan Vukcevic, ovvero la vecchia guardia virtussina al servizio di una squadra rinnovata e che tra le tante ambizioni ha quella di essere l’apripista di un progetto, ovviamente budget e bilancio permettendo.

 

Due personaggi all’opposto che per le loro qualità non solo sportive sono riusciti a conquistare la fiducia e il cuore di Claudio Sabatini.

Se non fosse stato così, probabilmente oggi lo statunitense con passaporto italiano non sarebbe a Bologna e alle spalle non avrebbe neppure tre stagioni complete con la maglia della Virtus.

I rinnovi contrattuali sono sempre stati sofferti e ricchi di colpi di scena, anche se l’episodio principe di un rapporto vivace rimane quello della passata stagione, quando chiese di essere ceduto non accettando la prospettiva di uno spazio ridotto. Chiunque sarebbe stato accontentato, potendo incassare anche un buon buyout, ma solo per lui il patron fissò una cifra praticamente impossibile, così Blizzard tornò a Canossa dando il meglio di sé nei playoff.

Con Lardo avrà la possibilità di partire in quintetto, prima punta di un attacco che dovrebbe promettere scintille, senza dimenticare la difesa, la parte del gioco che Brett preferisce.

LA STORIA di Vukcevic è molto meno sofferta, arrivò a stagione in corsa nel gennaio del 2006, nell’estate del 2007 ci fu la temporanea separazione per ragioni tecnico/economiche dopo aver raggiunto la finale scudetto, ma un solo anno di ripensamenti fu sufficiente per consolidare il matrimonio. Per la serietà e pacatezza, al termine della sua carriera Sabatini vorrebbe riservagli un ruolo da dirigente. Nonostante a novembre compia 34 anni, fosse per lui gli allenamenti non finirebbero mai e anche per la sua dedizione al lavoro gli sono stati affidati i gradi di capitano: un ruolo tutt’altro che facile nella Virtus moderna.

Al di là del fatto che i precedenti capobranco, Pelussi, Di Bella e Giovannoni, oggi non vestono più la maglia bianconera, il nodo principale rimane il rapporto con il pubblico: da due stagioni il campionato si chiude con una certa frattura tra pubblico, giocatori e società.

Se questa squadra dovrà essere il primo mattone di un nuovo progetto, allora Vukcevic dovrà essere bravo anche nel rapporto con i tifosi.