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CHISSÀ SE la Fortitudo l’avrà capita. Che nell’umido cortile dei dilettanti non bastano classe e giocatori di nome. Qua, in campi mignon scavati fra mura di folla, serve anche altro: cuore, grinta, voglia di sbattersi. È tutto un altro mondo, Forlì purtroppo c’è abituata da un decennio abbondante, e proprio grazie a un’umiltà entrata nelle ossa ieri sera ha impartito una lezioncina alla Fortitudo.

 

Qui, nella A dilettanti, non ci sono dei: si riparte da zero e bisogna sudarserla, ad ogni palla a due.

 

C’È MANCATO tanto così perché ieri la Vem sbattesse l’Aquila fuori dall Summer Cup. Forlì, priva di Tassinari, doveva vincere di 9, è arrivata a + 13 e a 4’ e 50” dalla sirena viaggiava ancora sul + 10. Poi è arrivata una vittoria di appena tre punti di scarto: inutile per una competizione peraltro altrettanto superflua, ma fondamentale per far capire a tutti che questa Fortitudo è sì una corazzata, ma alla portata della Vem.

Partita vera, veemente, in un Villa Romiti non esaurito per colpa della contemporaneità con Ibrahimovic. Fuori, lampeggianti della polizia, carabinieri ovunque, un quartiere blindato, perché le due curve si insultano dal primo all’ultimo secondo con ferocia. La Fortitudo parte subito spumeggiante, Muro, destinato poi a spegnersi, imbecca regolarmente Gigena: l’area forlivese assomiglia a una caciotta. Cittadini timbra il 12-3, ma Forlì c’è. Farioli segna 5 punti in un amen e Frassineti azzecca l’unico lampo della sua lunatica serata: 7 punti in un minuto e mezzo per il sorpasso, 17-14. Bologna però dà sempre l’impressione di controllare tutto. Anzi, a inizio ripresa indovina il parzialone di 9-0, segna perfino il fanciullo Montano: 32-23 per la Fortitudo. Addio. Macché addio, Farioli e Forray ricuciono, a metà tempo Bologna conduce appena di 1, 50-49, grazie a Gigena (16 punti).

La Vem fiuta l’impresa, e nel terzo quarto si scatena: Farioli si regala una stoppata memorabile su Gigena, Forray inventa, ruba e alimenta l’attacco. Parzialone biancorosso di 15-4 e la dote Fortitudo vacilla, in 8 punti segna la miseria di 4 punti. All’inizio dell’ultimo quarto Forlì arriva a +13, la Fortitudo è lì e lì per crollare, ma la Vem manca il colpo del ko. Bologna racimola liberi importanti, rosicchia il vantaggio biancorosso e si qualifica.

Vemsistemi Forlì 84

Fortitudo Bologna 81

VEMSISTEMI FORLI’: Farioli 20 (6/9 da due, 2/3, 2/2), Ravaioli ne, Tommasini 3 (1/3 da tre), Poletti 10 (4/5, 2/2), Villani 13 (4/10, 1/1, 2/6), Frassineti 9 (2/5, 1/5, 2/2), Gaspardo, (0/1), Masciadri 13 (5/8, 1/2), Mambelli ne, Forray 16 (5/8, 1/3, 3/3). All. Di Lorenzo.

FORTITUDO BOLOGNA: Muro 6 (0/2, 2/5 da tre), Malaventura 20 (4/7, 2/5, 6/7), Borra 2 (1/2), Cittadini 5 (1/3, 3/4 ai liberi), Gigena 22 (6/7, 2/4, 4/4), Genovese 3 (3/3 ai liberi), Montano 3 (1/1), Lamma 7 (2/4 da due, 1/2 da tre) Quaglia 2 (0/1, 2/2 ai liberi), Sorrentino 11 (2/3, 5/7). All. Finelli

Arbitri: Flammini e Morante.

Note: parziali 23-26, 49-50, 64-58. Usciti per 5 falli Poletti e Cittadini. Spettatori 2.100.