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La stagione 2009-2010 avrà inizio fra meno di un mese: analizziamo chi saranno i protagonisti sulla varie panchine NBA.



I top team si ripresentano senza cambiamenti sostanziali: l’accoppiata Doc Rivers- Tom Thibodeau proverà a dar continuità allo splendido lavoro svolto nelle ultime due stagioni a Boston, mentre, sempre a est, Mike Brown riprova l’assalto al titolo con i suoi Cavs (con Shaq al fianco di James) e Van Gundy ad Orlando, dopo aver perso Turkoglu destinazione Toronto, si consola con l’arrivo in Florida di Vince Carter.

Phil Jackson ha l’occasione di entrare ancora più veementemente nella storia (ricordiamo 10 titoli da head-coach nella Lega, il più vincente in assoluto) con i suoi Lakers campioni in carica e Gregg Popovich ha il compito di riportare l’anello in Texas, ai suoi Spurs (che ritrovano Manu Ginobili).

Da questa stagione Andrea Bargnani e Marco Belinelli giocheranno insieme, in quella Toronto sempre più italiana: non va dimenticata, infatti, anche la presenza del forlivese Maurizio Gherardini, vicepresidente del team canadese. La squadra, quest’anno decisamente competitiva con le conferme di Bosh, Bargnani e Calderon e gli arrivi di Turkoglu e Belinelli, è ancora nelle mani di Jay Triano, subentrato a Sam Mitchell nel corso della stagione scorsa, che ha come obiettivo prefissato quello di raggiungere la post-season.

Due squadre estremamente rinnovate sono Memphis e Detroit. Il nuovo capo-allenatore dei Grizzlies è Lionel Hollins, già assistente della franchigia nel 1995-1996 e head-coach per un breve periodo. Il patron Michael Heisley gli ha affidato un roster molto talentuoso, ma con delle personalità importanti (Iverson, Randolph, Rudy Gay, O.J.Mayo, Conley, Marc Gasol) e sarà suo compito rendere questa squadra la mina vagante della Western Conference. A Detroit, invece, per risollevare il team è stato chiamato John Kuester, assistente di Mike Brown in quel di Cleveland la scorsa stagione. Kuester è già stato assistente anche a Detroit, nel 2004, nella fantastica annata che ha portato Billups, Hamilton e compagni alla conquista del titolo.

Altra novità della Eastern Conference è l’approdo di Flip Saunders sulla panchina dei Wizards di Jamison e Butler, ultimi della loro division nel 2008-2009; l’ex head-coach proprio di Washington, Eddie Jordan, si è invece accasato a Philadelphia, dove non è stato confermato Tony Di Leo, che pure aveva svolto un discreto lavoro quando era stato chiamato in causa qualche mese fa. Rivedremo, inoltre, Vinnie Del Negro alla guida dei Chicago Bulls, Scott Skiles a Milwaukee, Mike D’Antoni sulla panchina dei Knicks (con un Danilo Gallinari finalmente ristabilito) e Lawrence Frank in una New Jersey che ha salutato in estate due delle sue tre punte di diamante (Jefferson e Carter, resta solo Devin Harris).

Spostandoci ad ovest, ci sono pochi spostamenti in panchina. C’è curiosità attorno alla prima stagione completa di Alvin Gentry a Phoenix, dopo aver sostituito Terry Porter lo scorso febbraio e dopo aver mancato l’accesso ai playoff, nonostante il record positivo. I Suns hanno lasciato partire O’Neal e deciso di affiancare ai leader Nash e Stoudemire alcuni giovani in rampa di lancio, come Dudley, Dragic e Lopez. Gradito anche il ritorno in panchina di Paul Westphal, dopo le esperienze a capo di Phoenix e di Seattle, ora a Sacramento. I Kings sono stati la franchigia con il peggior record di tutta la Lega nella scorsa stagione e hanno una gran voglia di riscatto: l’acquisto di Andres Nocioni da Chicago può essere molto utile alla squadra sia come talento che come carattere.

Vedremo all’opera, infine, per l’ennesimo anno gli intramontabili Don Nelson, Jerry Sloan e George Karl, con le loro ambiziose Golden State, Utah e Denver: le ultime due, in particolare, possono realmente infastidire le corazzate Lakers e Spurs e chissà fare un pensierino al titolo.

 

Alessandro Germani