I Lakers sono tornati: i Campioni in carica tornano devastanti con la terza vittoria in fila con scarto in doppia cifra nella facile vittoria casalinga di domenica contro Oklahoma City. Guidati da uno strepitoso Bryant, autore di innumerevoli giocate degne del circo, compreso un tiro messo a segno alle spalle del canestro, i losangelini non hanno avuto alcuna difficoltà a sbarazzarsi degli ospiti, sotto di 19 già al termine del primo quarto (!) e strapazzati nel finale del primo tempo per poi permettere ai titolari di coach Jackson un ampio riposo in vista delle prossime gare. LA conduce dal primo all'ultimo minuto dell'incontro senza lasciar scampo agli avversari, e il ritorno di Gasol (15 punti e 7 rimbalzi) sembra essere sempre più la chiave per la vittoria di LA, che con lo spagnolo in campo non deve far gravare tutto il peso dell'attacco su Bryant. Oklahoma, comunque positiva in questo inizio di stagione, esce frastornata dallo Staples Centre alla pari dei Detroit Pistons, seppelliti a Phoenix dal devastante attacco dei padroni di casa. Il risultato di 117-91 la dice lunga sulla differenza delle due squadre in una gara combattuta solo nel primo tempo, chiuso avanti di nove dai padroni di casa, che poi hanno preso letteralmente il largo nel corso dei secondi 24' con un attacco gestito perfettamente da Steve Nash che sembra ormai tornato ai livelli di due stagioni fa. Cosa salvare di Detroit? Ben poco, perchè la difesa non funziona, e l'attacco non sembra ancora aver digerito l'ingresso in quintetto di Gordon e Villanueva, e appare orfano di Hamilton e Prince ancora fermi ai box in maniera esagerata. Phoenix si gode così la testa della Western Conference, mentre a Est a inseguire gli Atlanta Hawks ci sono gli Orlando Magic, vincitori della quinta gara in fila sul campo dei Toronto Raptors in una serata difficile per Andrea Bargnani: il lungo ex Benetton va sì vicino alla terza doppia doppia in fila (11+9) ma soffre la presenza fisica degli ospiti nell'area pitturata e difficilmente vede il canestro con facilità, e questo influisce non poco sulla fluidità dell'attacco di Toronto in giornata negativa nei momenti chiave: Turkoglu fatica ancora a prendere in mano la squadra proprio come faceva a Orlando, e Bosh nei momenti chiave da solo non basta. Bargnani ci mette tanta buona volontà nel parziale che riporta i Raptors da -13 a -6 con 2' alla sirena, ma come nel precedente confronto stagionale all'Air Canada Centre, i Raps non sono in grado di ricucire del tutto lo strappo e permettono a Vince Carter, il grande ex, di condurre i suoi alla vittoria.

Vince anche Boston sul parquet dei New York Knicks di Danilo Gallinari (10 punti per il Gallo) dopo un thriller durato anche un tempo supplementare: New York si conferma campo difficile per i biancoverdi che hanno faticato non poco per piegare la resistenza della peggior difesa della Lega, e solo con un grande Paul Pierce (33) sono riusciti a portare a casa la W. Forse coach Rivers aveva ragione quando, dopo la sconfitta casalinga con Orlando, ha definito brutto il gioco dei suoi, e in effetti a Boston sembra mancare un pò di fluidità in attacco, ma il valore dell'avversario non ha certamente costituto un problema per gli ex Campioni. New York ha cercato in ogni modo di dare un pò di gioia al sempre più silente Garden, ma il buzzer beater con cui Kevin Garnett ha chiuso l'incontro regalando la vittoria agli ospiti ha letteralmente gelato il pubblico, che poi ha protestato con coach D'Antony per non aver utilizzato il convincente Robinson nei minuti decisivi, affidandosi solamente all'estro offensivo di Harrington (30). A nulla è valsa la resistenza dei padroni di casa, che non hanno saputo trovare risposte efficaci a Pierce, autore di tutti i canestri nel supplementare degli ospiti eccetto uno, appunto, quello con cui Garnett ha sancito la fine dell'incontro. Danilo Gallinari chiude con 10 punti (2/3 da due, 2/5 da tre) con sei rimbalzi, due assist e due recuperi in soli 24’’ di gioco.


Nella serata dei buzzer beater, Udonis Haslem diventa il protagonista che non ti aspetti nella vittoria casalinga dei Miami Heat (8-5) sui New Orleans Hornets alla quinta partita in fila senza Chris Paul, che comunque è sempre più egregiamente sostituito da Marcus Thornton, prima scelta degli Hornets all'ultimo draft, autore di 24 punti in faccia a Dwayne Wade. Haslem diventa assoluto protagonista di una gara divertente ed equilibrata prima segnando il canestro che dà la parità agli Heat (98-98) per poi segnare, dopo l'1/2 dalla lunetta di Thornton, il canestro del definitivo 102-101 a 15" dalla sirena finale: un eroe inatteso, certo, ma per niente nuovo a giocate di questo tipo. Miami ringrazia e mette fine a una striscia di 3 sconfitte consecutive rilanciandosi in classifica. Per ultima, convincente vittoria degli Charlotte Bobcats sui modesti Indiana Pacers, che non hanno praticamente nulla da chiedere a questa stagione di transizione: l'arrivo di Stephen Jackson comincia a farsi sentire quantomeno per la produzione offensiva della squadra di coach Brown, e l'esile resistenza offerta dagli ospiti ha certo facilitato il compito per i padroni di casa.

 

Carlo De Matteis

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