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«E' una sensazione bellissima guardare la tv, i giornali e vedere che in classifica Caserta è seconda solo a Siena. Dall'altra parte, però, non è un qualcosa figlia di un momento fortunato, ma un risultato che abbiamo costruito con il duro lavoro in allenamento e che ci meritiamo per quanto dimostrato sul campo».

 

 

Sicuro e sempre dritto all'obiettivo Jumaine Jones che proprio, come fa in campo, non ama tanto perdersi in chiacchiere, ma va dritto al sodo, così come quando palla in mano dalla punta va dritto verso il canestro o come punta l'anello sparando da dieci metri con il solo rumore del nylon come sottofondo. Nelle ultime partite in più di un'occasione ti abbiamo visto lamentarti per qualche non chiamata arbitrale. Pensi che il tuo giocare per la squadra ti renda meno tutelato come attaccante?

«Assolutamente no. Gli arbitri fanno il loro lavoro. Il fatto di lamentarsi per qualche mancato fischio è anche normale, non penso di essere poco tutelato, ma di sicuro su qualche chiamata non ero perfettamente d'accordo».

Cosa significa per te passare dall'essere arrivato con la fama di attaccante ed invece ti stai mettendo in mostra come uomo di squadra e 'rebounder'?

«Mi fa sentire bene. Non sono parole scontate, ma solo quello che devo fare per la squadra e mi viene chiesto. Quest'anno non ho tutto il peso dell'attacco anche perché ci sono altri miei compagni che possono segnare e questo mi permette di concentrare la mia attenzione su un altro come per esempio la lotta a rimbalzo».

Trinchieri ha definito il tuo tiro da 10 metri come una delle chiavi della partita, tu mentre tiravi cosa hai pensato?

«Semplicemente che il tempo stava scadendo e che dovevo tirare. Quindi nessun pensiero particolare, anche perché quando sono in tali situazioni non tiro tanto per farlo, ma perché sono sicuro di segnare». Dove avete vinto la gara contro Cantù?

«Beh ci abbiamo messo un po', ma l'abbiamo portata a casa grazie alla difesa, alla pazienza e alla concentrazione. Non era facile giocare contro di loro cosi come abbiamo fatto nelle altre partite, quindi abbiamo dovuto modificare qualcosa in corsa».

Il calendario dice Treviso ed Avellino entrambe in trasferta, quanto varranno per il futuro della Juve?

«Al momento, forse, ancora poco dal punto di vista dell'economia globale della stagione, ma è chiaro che dopo la vittoria di Bologna vogliamo continuare a giocare bene in trasferta e dimenticare Teramo. Senza contare che le prossime due partite ci danno la possibilità di dimostrare quello che realmente valiamo».

Se domani ti chiedessero di scegliere una tra Final Eight di Coppa Italia ed i playoff scudetto cosa sceglieresti?

«Beh preferirei essere presente ad entrambe le cose, ma per me è molto importante raggiungere e giocare i playoff».
 

Fonte: Gazzetta di Caserta - Domenico Pezzella