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Biella – L’Angelico torna a calcare i propri legni dopo l’eliminazione patita in EuroCup e modo migliore per dimenticare sarebbe la vittoria sull’Air Avellino in modo tale da fare un passo praticamente decisivo in ottica Final Eight, le difficoltà sono sempre le stesse giocatori infortunati o fuori forma come se non bastasse tra il lazzaretto generale ci si infila pure Achara, nel primo quarto ricade male sulla caviglia destra e non rimetterà più piede in campo dando il via libera a Plisnic, pur tra mille difficoltà e un avversario all’altezza Biella porta a casa una vittoria sofferta che la proietta al quinto posto (aspettando il posticipo della Benetton) prima dell’ultima partita del giro di boa.

 



Coach Bechi inizia con il quintetto base composto da Chessa, Aradori, Jones, Achara e Pasco mentre il coach della Air Avellino Cesare Pancotto schiera in campo alla palla a due Brown, Nelson, Brown, Szewczyk e Akyol .



 

Joe Smith, autore di 20 punti, il migliore dei suoi (fonte www.agoweb.it)
Joe Smith, autore di 20 punti, il migliore dei suoi (fonte www.agoweb.it)

Bisogna aspettare quasi due minuti di gioco prima che una delle due squadre segni, tra un errore e l’altro i primi punti dalla lunetta li mette Chessa, Avellino comincia a macinare punti tutto ad un tratto, dopo 4’ arriva il +5 grazie ad Akyol ma il grande protagonista è Brown con cinque punti (9-4 al 5’).

Biella sembra trarre giovamento dall’ingresso in campo del suo capitano Smith, i rossoblu segnano quattro punti consecutivi ma l’illusione dura un attimo il tempo per Troutman e Nelson di mettere le cose a posto (13-8 al 7’), coach Bechi è chiamato al time out, dal minuto di sospensione escono meglio i padroni di casa che in meno di un minuto recuperano tutto lo svantaggio grazie ad un indiavolato Smith ben coadiuvato da Achara che porta addirittura in vantaggio i suoi (17-15 all’8’).

Il finale di primo quarto è pirotecnico, da una parte e dall’altra si segna e si corre, l’ultimo canestro che dà il massimo vantaggio ai suoi è di Smith così sul tabellone c’è un 25-22 al 10’.



Biella tiene bene il campo pur se raffazzonata in molto ruoli, Achara esce dalla contesa per un problema alla caviglia sul finire del primo quarto, così Plisnic fino ad una settimana fa convalescente deve dare minuti e sostanza senza forse essere già in grado di farlo, ricordiamo che Schultze è stato rilasciato in settimana, il serbo segna da sotto dando un segnale importante a tutto l’ambiente, la partita si mantiene piacevole senza che nessuna delle due squadre riesca ad accelerare, prova a farlo l’Air poco dopo la metà di quarto con l’ex Porta e Nelson, Akyol manda su tutte le furie Pancotto facendosi fischiare un tecnico per proteste, l’Angelico ringrazia ma non riesce ad impattare (40-37 all’8’ per gli ospiti). L’inerzia per Avellino non si sposta neppure nel finale, va a segno Porta per due volte prima da due e poi con una tripla allo scadere dei 24 mentre Jones dalla lunetta fissa il punteggio sul 47-43 all’intervallo.



L’Angelico sembra partire con una marcia in più, capitan Smith dopo nemmeno 3’ impatta con una tripla, l’ematoma alla coscia sembra del tutto assorbita, Aradori anonimo nel primo tempo (chiuso con un –2 di valutazione) prova a dare la scossa, il vantaggio arriva prima della metà del quarto con una bomba centrale di Garri (53-52), Avellino appare più macchinosa e meno lucida del primo tempo, per sua fortuna il bonus di falli già raggiunto da Biella gli fa trovare punti importanti senza troppa fatica solo andandosi a cercare il fallo. Ancora Garri si alza dai 6.25 e Biella vola al massimo vantaggio quando il cronometro segna 4’ alla terza sirena (61-54), l’Air ora è in palese difficoltà, il canestro dal campo diventa una chimera anzi lo è pure arrivare ad un tiro, Pancotto dopo l’ennesima palla persa chiama il minuto di sospensione ma l’impressione che l’Angelico possa agguantare la vittoria in questo frangente rimane alto (64-54 al 7’). Neppure le parole di Pancotto servono a molto, nel finale di quarto il vantaggio rimane pressoché immutato grazie al tiro dalla lunga di Aradori, così al 30’ il risultato di 67-56 per Biella sembra più che giusto con un parziale di quarto mostruoso (24-9).



Akyol con cinque punti consecutivi prova a riaprire la partita ma Biella cerca di stare attenta a non commettere sciocchezze, difende forte ed in attacco svolge il compitino per avere punti più che sicuri, a dir la verità per due lunghi minuti il punteggio non si sblocca e l’Angelico può iniziare gli ultimi 180 secondi in vantaggio di undici lunghezze (74-63), un vantaggio molto rassicurante. L’Air le prova tutte per rientrare ma il fallo tecnico di Szewczyk in piena rimonta, si è sul 74-68, tarpa le ali ai bianco verdi, mandando in lunetta Smith con un percorso netto e dando l’impressione di aver chiuso la partita ma Troutman anche lui dalla linea della carità non sbaglia, facendo iniziare gli ultimi 94 secondi sul 76-69 e palla in mano agli ospiti. L’ultimo minuto è al cardiopalma, lo inizia Troutman con una correzione da sotto, Aradori va in penetrazione segnando e realizzando anche il libero aggiuntivo (79-72), il 4/4 ai liberi di Jones chiudono di fatto la contesa, vinta meritamente, dall’Angelico con il punteggio finale di 83-79.



MVP: Joe Smith 20 punti in 30 minuti di utilizzo 2/3 da due, 4/5 da tre, 4/5 ai liberi, 2 rimbalzi e 1 palla recuperata che valgono un 19 di valutazione. Il capitano è stato in dubbio fino a questa mattina, poi scende in campo dopo 10 giorni e diventa MVP, con lui sul parquet forse martedì sarebbe finita in un altro modo.



Spettatori 3985 per un incasso di Euro 49.709,00.

 

Samuele Lanza