Anche stavolta Howard ha dominato (www.sports.yahoo.com)
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SACRAMENTO KINGS @ ORLANDO MAGIC: 84-100

Sacramento: Evans 19 p.ti, Thompson 10 rimb, Martin e Hawes 5 ast

Orlando: Howard 19 p.ti, Howard 15 rimb, Nelson 7 ast



Crisi senza fine per i Kings che giungono alla sesta sconfitta consecutiva, l’undicesima nelle ultime dodici.

 

Probabilmente la partita giocata all’Amway Arena non era la più indicata per una rinascita, ma la squadra dell’amareggiato coach Westphal non è stata praticamente mai in partita, tirando con il 33% dal campo e regalando una sensazione di eccessiva apatia. I Magic dal canto loro, con un Howard in grande spolvero dalla linea della carità (11-12) e non solo (19 punti e 15 rimbalzi nei 26 minuti sul parquet) tentano la ripresa dalla mini crisi recente e restano attaccati ad Atlanta e Boston nella corsa ai primi posti della Eastern Conference. Oltre ad Howard, prova di sostanza anche per JJ Redick (15 punti in 17 minuti) e Marcin Gortat (8 punti e 8 rimbalzi in 21 minuti), mentre per Sacramento si salvano, parzialmente, solo Evans (19 punti ma 6-15 dal campo) e il timido Jason Thompson degli ultimi tempi (10 punti e 10 rimbalzi con 2-8 dal campo e 5 falli in 26 minuti). Male Kevin Martin (5 punti, 5 rimbalzi e 5 assist con 1-7 dal campo in 40 minuti).



DALLAS MAVERICKS @ PHILADELPHIA 76ERS: 81-92

Dallas: Nowitzki 15 p.ti, Kidd 9 rimb, Kidd 9 ast

Philadelphia: Young 22 p.ti, Dalembert 10 rimb, Iguodala 8 ast



Jordan inserisce in quintetto Jrue Holiday e Elton Brand al posto di Louis Williams e Thaddeus Young e Phila vince la gara contro i Mavs continuando a sperare nell’ottavo posto, distante ora 6 partite. La chiave della gara, decisasi tra secondo e terzo quarto, sta nella grande prova della panchina dei 76ers che mette a referto ben 56 punti (season-high), di cui 22 di Young e 14 di Speights. Per i Mavericks, che confermano di attraversare un periodo poco brillante, prova sottotono di Nowitzki (15 punti con 4-13 dal campo) e Terry (4 punti).



MILWAUKEE BUCKS @ TORONTO RAPTORS: 96-101

Milwaukee: Ridnour 27 p.ti, Delfino 11 rimb, Ridnour 4 ast

Toronto: Jack 27 p.ti, Wright 8 rimb, Turkoglu 5 ast



Privi di Bargnani per la seconda partita consecutiva, i Raptors riescono ad avere la meglio sui Bucks nel secondo tempo e in particolare nell’ultimo quarto, dopo aver chiuso il primo tempo sotto di 9 lunghezze. La zona proposta da Triano nel terzo quarto mette in difficoltà Milwaukee, tradita anche dal pessimo periodo di Jennings (14 punti con 5-15 dal campo, in stagione siamo al 38% dal campo) e Ilyasova, che dopo aver perso il posto in quintetto a favore di Mbah a Moute, gioca solo 22 minuti (5 punti). Per Toronto, grande prova di Jack (27 punti) e Belinelli (16 punti e alcune importanti giocate nel finale). Discreta prova anche per Bosh (17 punti e 7 rimbalzi), tra i Bucks bene Ridnour dalla panchina (27 punti in 24 minuti).



MIAMI HEAT @ WASHINGTON WIZARDS: 112-88

Miami: Wade 32 p.ti, Beasley e Haslem 8 rimb, Wade 10 ast

Washington: Blatche 19 p.ti, Blatche 11 rimb, Boykins 5 ast



Gli Heat scappano via fin dal primo quarto (chiuso avanti di 17) e non si voltano più indietro, calpestando i disastrosi Wizards di questa stagione e riscattandosi dai 39 punti di scarto subiti dai Bobcats. Miami tira con il 57% dal campo (contro il 39.5% di Washington), domina a rimbalzo (46 a 35) e si affida al miglior Wade (32 punti e 10 assist) per avere la meglio sui ragazzi di coach Saunders che, oltre che di Arenas, sembrano orfani anche di Jamison (8 punti e 5 rimbalzi, dopo i 7 punti e 3 rimbalzi dell’ultima partita). Tra gli Heat bella prova di Jermaine O’Neal (18 punti e 7 rimbalzi in 22 minuti) e Beasley (15 punti e 8 rimbalzi). Dall’altra parte, bene Blatche (19 punti e 11 rimbalzi), male Haywood (2 punti e 2 rimbalzi in 17 minuti).



CHARLOTTE BOBCATS @ ATLANTA HAWKS: 89-103

Charlotte: Wallace 25 p.ti, Wallace-Mohammed-Jackson 6 rimb, Murray 9 ast

Atlanta: Crawford 24 p.ti, Horford 9 rimb, Johnson 7 ast



Gli Hawks riescono a mettere la museruola ai lanciatissimi Charlotte Bobcats che arrivano alla Philips Arena forti di sei vittorie consecutive e di nove vittorie nelle ultime dieci gare. Atlanta però mette subito le cose in chiaro, chiudendo il primo quarto sul 31-17 (15-20 dal campo) grazie ad 11 punti di Joe Johnson. Il team di coach Brown reagisce nel secondo periodo approfittando di un rilassamento difensivo degli Hawks e chiude il primo tempo sul meno quattro. Il terzo quarto però è ancora favorevole ai leader della Southeast Division che prendono il largo grazie ai canestri di Williams, Horford e Johnson e non si fanno più avvicinare. Tra i Bobcasts, che perdono Felton per infortunio dopo 11 minuti, bene Wallace (25 punti e 6 rimbalzi) e Jackson (24 punti e 6 rimbalzi), mentre per Atlanta i migliori sono Horford (23 punti, 9 rimbalzi e 5 assist) e Crawford (24 punti in 29 minuti dalla panchina).



 

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PORTLAND TRAIL BLAZERS @ BOSTON CELTICS: 95-98

Portland: Miller 28 p.ti, Howard 12 rimb, Miller 8 ast

Boston: Pierce 24 p.ti, Perkins 11 rimb, Rondo 9 ast



Importante vittoria dei Celtics che dopo aver perso tre gare casalinghe consecutive riescono ad avere la meglio sugli ammirevoli Blazers dopo un overtime. Sul finire del quarto periodo, prima Pierce (sfondamento sull’ottimo Andre Miller) e poi Aldridge (errore in tap-in volante) falliscono il canestro della vittoria. Nei supplementari, una tripla di un fin allora pessimo Ray Allen e una schiacciata in contropiede di Tony Allen chiudono i conti, mentre le ultime speranze di Portland si infrangono su due tiri sbilenchi di Rudy Fernandez. Tra i bianco-verdi bene Rondo (19 punti, 6 rimbalzi, 9 assist) e Pierce, 24 punti, uscito poi per falli. Per gli uomini di coach McMillan, privi di Roy, Oden, Outlaw e Przybilla, grandissima partita di Miller (28 punti, 8 rimbalzi, 8 assist) e buone prestazioni di Aldridge (19 punti e 10 rimbalzi) e Webster (19 punti compreso un jumper importantissimo a 36 secondi dal termine). Commovente prova del “vecchio” Howard, partito come centro titolare (6 punti e 12 rimbalzi). Sufficiente prova di Garnett al rientro (13 punti e 4 rimbalzi).



INDIANA PACERS @ DETROIT PISTONS: 105-93

Indiana: Granger 25 p.ti, Murphy 11 rimb, Watson 6 ast

Detroit: Hamilton 27 p.ti, Jerebko 7 rimb, Watson 6 ast



Indiana espugna il Palace di Auburn Hills grazie ad un ottimo primo quarto (31-19) e ai 25 punti di un Danny Granger in lenta ripresa dall’infortunio che lo ha tenuto fuori per circa un mese. I Pacers interrompono la serie di tre sconfitta di fila, vincendo la quinta gara in trasferta della stagione (su 23 giocate). I Pistons dal canto loro, pagano le mediocri percentuali dal campo, dall’arco dei tre punti e dalla lunetta, nonché le assenze di Bynum e Gordon e le pessime serate di Prince (7 punti e 6 rimbalzi con 3-12 al tiro), protagonista di un battibecco con coach John Kuester durante un timeout del quarto periodo, Stuckey (10 punti con 3-13 dal campo) e Villanueva (3 punti con 1-9 in 20 minuti). Bene Hamilton (27 punti in 32 minuti), mentre tra i Pacers buone prove di Murphy (16 punti e 11 rimbalzi), Rush (19 punti con cinque triple) e Dunleavy (14 punti con 6-10).



OKLAHOMA CITY THUNDER @ MEMPHIS GRIZZLIES: 84-86

Oklahoma City: Durant 30 p.ti, Green e Durant 8 rimb, Maynor 6 ast

Memphis: Gay e Randolph 25 p.ti, Gasol 13 rimb, Tinsley 5 ast



Gara combattuta al FedExForum di Memphis tra due delle tre squadre che, attualmente, ad ovest non andrebbero ai playoffs nonostante il record ampiamente positivo. I Grizzlies partono forte trascinati da Randolph e Mayo e si portano a +8 dopo 12 minuti grazie ai 9 punti segnati nel quarto da Conley (20-28). I Thunder provono a scuotersi con Durant, ma in avvio nella seconda frazione i canestri di uno scatento Gay portano il vantaggio Memphis oltre la doppia cifra (26-40 a 8 minuti dall'intervallo). Kevin Durant però non ci sta: il giocatore da Texas prende per mano la squadra (19 p.ti nel primo tempo) e la porta addirittura in vantaggio all'intervallo (+1, 49-48). Nel secondo tempo le squadre lottano costantemente testa a testa per la supremazia del campo. Memphis chiude il terzo quarto sul +3 grazie a 9 punti consecutivi negli ultimi 4 minuti di Zach Randolph (69-72). Il match si decide in volata: a 2 minuti dal termine il tabellone dice 84-84 grazie alla schiacciata di Durant; una serie di errori da una parte e dall'altra preservano il risultato fino a 1 secondo dalla fine, quando Rudy Gay finalizza il jump shot della vittoria



 

La magata di James Posey regala la vittoria a New Orleans (www.sports.yahoo.com)
La magata di James Posey regala la vittoria a New Orleans (www.sports.yahoo.com)

NEW ORLEANS HORNETS @ MINNESOTA TIMBERWOLVES: 96-94

New Orleans: Paul 23 p.ti, Okafor 10 rimb, Paul 9 ast

Minnesota: Jefferson 25 p.ti, Jefferson 13 rimb, Wilkins 7 ast



Gara estremamente equilibrata tra Hornets e T-Wolves con annesso finale in volata. Dopo il 53-53 con cui le due squadre concludono il primo tempo, al ritorno in campo la partita continua a non prendere un indirizzo preciso, con lo scarto che non supera mai le 3 lunghezze da una parte e dall'altra (74-71 dopo 36 minuti). In avvio di quarto quarto il parziale di 7-2 firmato dalla tripla di Thornton e dai canestri di Collison e Wright regalano agli Hornets il primo significativo vantaggio della loro partita (+8, 81-73). I T-Wolves non si danno per vinti e rientrano a -1 a 2.26 dal termine grazie ai canestri di Jefferson e Brewer (90-89). A questo punto le due squadre non trovano più la via del canestro fino a 12 secondi dal termine, quando Brewer perde palla ed è costretto a fare fallo per mandare in luetta Stojakovic (2/2). Il canestro di Jefferson da una parte e il 2/2 dalla lunetta di Peja dall'altra conservano il divario a 6 secondi dal termine. Dopo il timeout chiesto da coach Rambis, Flynn realizza il canestro del -1 subendo fallo da Songaila: il tiro libero aggiuntivo regala l'inaspettata parità (94-94). Quando sembra che la partita sia destinata ad un prolungamento, ecco che arriva la vittoria degli Hornets: Posey riceve palla su rimessa a metà campo, finta il consegnato e invece attacca il canestro. La difesa di Minnesota non ci capisce nulla, cosi il sottomano di Posey regala la W agli ospiti



LOS ANGELES LAKERS @ NEW YORK KNICKS: 115-105

Los Angeles: Bryant 27 p.ti, Odom 14 rimb, Bryant 6 ast

New York: Lee 31 p.ti, Lee 17 rimb, Duhon 8 ast



Gara più equilibrata del previsto al Madison Squadre Garden, caratterizzata da difese molto permissive. All'ingresso in campo 6 dei primi 7 tiri dei Lakers vanno a bersaglio, mentre dall'altra parte New York realizza tutti i primi 4 tentativi dal campo (tra cui una tripla di Gallinari). Alla fine del primo quarto sono già 66 i punti realizzati dalle due squadre (36-30). Due triple di uno scatenato Gallinari sul finale del secondo quarto tengono ancorati i Knicks alla partita, mentre dall'altra parte sono le conclusioni dalla distanza di Artest a fare male a New York (63-63 a metà gara). L'incontro si decide a metà dell'ultimo quarto quando, sul -2 New York (93-91), Odom e Gasol mettono a referto 6 punti consecutivi, lasciando per 3 minuti New York ancorata a quota 93. Da qui Los Angeles non mollerà più la testa della gara



Per Danilo Gallinari ci sono 20 p.ti in 36 minuti di utilizzo partendo in quintetto, tirando 5/11 dal campo (3/7 da tre) e 7/7 ai liberi, più 4 rimbalzi





 

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HOUSON ROCKETS @ SAN ANTONIO SPURS: 116-109

Houston: Brooks e Lowry 23 p.ti, Scola 9 rimb, Brooks 7 ast

San Antonio: Duncan 25 p.ti, Duncan 14 rimb, Parker 10 ast



Va ai Rockets il derby texano nonostante la partenza handicap (9-21 dopo 7 minuti). Houston recupera già nel primo quarto grazie a Lowry e Andersen e chiude a -3 (28-31). Nel secondo quarto gli Spurs prendono nuovamente il largo con Jefferson e McDyess, ma vengono subito raggiunti da quattro punti di Landry e dalle triple mortifere di Ariza e Battier (55-56 a metà). Dopo un terzo quarto equilibrato, le sorti del match vengono decise in avvio di ultimo quarto: San Antonio resta 3 minuti segna segnare, mentre i Rockets rientrano benissimo e in un amen volano a +14 grazie alla coppia Lowry-Landry (91-77). San Antonio tenta disperatamente di tornare in partita e, a tre minuti dalla conclusione, la tripla di Jefferson e il gioco da tre punti completato da Duncan regalano il -4 (105-101). Ma nel finale la coppia Landry-Brooks si dimostra chirurgica dal campo e dalla lunetta, cosi da permettere a Houston di portare a casa la W



NEW JERSEY NETS @ GOLDEN STATE WARRIORS: 79-111

New Jersey: Lopez 21 p.ti, Jianlian 11 rimb, Williams 4 ast

Golden State: Curry 32 p.ti, Tolliver e Biedrins 10 rimb, Curry 7 ast



Diventano 39 le sconfitte subite dai New Jersey Nets nelle 42 gare di regular season disputate. Partita quasi senza storia: i Nets tengono il campo nei primi 12 minuti chiudendo a -5 (21-26), ma al ritorno in campo Golden State piazza un parziale di 2-10 che la fa volare a +13 (23-36). Gli ospiti trovano la forza di reagire: due triple di Lee e i tiri liberi a bersaglio di Harris e dello stesso Lee riducono lo svantaggio all'intervallo lungo (-6, 44-50). Ancora una volta il ritorno in campo si dimostra letale per gli uomini di coach Vandeweghe: il trio Maggette-Curry-Martin mette a referto 14 punti nei primi 4 minuti e proietta i Warriors a +16 (48-64). A questo punto la partita finisce per davvero e l'ultimo quarto è puro garbage time



 

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CHICAGO BULLS @ PHOENIX SUNS: 115-104

Chicago: Rose 32 p.ti, Gibson e Noah 8 rimb, Hinrich e Rose 5 ast

Phoenix: Stoudamire 23 p.ti, Amundson-Frye-Richardson 8 rimb, Nash 7 ast



Bella vittoria esterna per i Bulls che ottengono la W sul campo dei Suns. Gara all'insegna dell'equilibrio, nella quale però gli ospiti sono stati in grado di piazzare due parziali nei momenti chiave della partita (uno nell'ultimo quarto che risulterà decisivo). A 2 minuti dalla fine del primo quarto due triple consecutive di Frye portano Phoenix a -2 (28-26), ma prima della sirena gli ospiti realizzano 7 punti concedendone 0 agli avversari, chiudendo a +9 i primi 12 minuti (35-26). Nel secondo quarto i padroni di casa agguantano i Bulls a quota 41 con la tripla di Dudley, ma soccombono nuovamente alla tripla di Hinrich e ai canestri di Rose e Deng (nuovo +9 Bulls, 58-49). Nel terzo quarto i Suns accorciano lentamente le distanze fino al nuovo pareggio a quota 75a 4 minuti dal termine col canestro di Hill. Due triple consecutive di Salmons e Rose permettono però ai Bulls di chiudere il terzo quarto a +5 (88-83). Dudley e Dagic riavvicinano nuovamente i Suns nel quarto quarto ma le secche offensive della squadra di coach Gentry e la coppia Salmons-Rose vanificano le speranze dei Suns nel finale

Stefano Molle e Massimiliano Zanato