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Chi pensava che le sole 10 partite in programma nella settimana non avrebbero portato grossi stravolgimenti alle classifiche, è servito, nel breve periodo di 24 ore non solo le squadre imbattute nella SouthEastern Conference si sono dimezzate da quattro a due, ma soprattutto, fatto molto più importante, Kentucky è la nuova #1 del ranking.

 

Ringraziando le due sconfitte settimanali di Texas, la squadra di coach Calipari è finalmente salita al vertice della nazione completando un inseguimento che durava da inizio stagione.

 

Nel primo impegno settimanale di Tennessee (15-3 3-1), ancora una volta Wayne Chism si era dimostrato un clutch player, ovvero un giocatore dei momenti importanti, in ombra per oltre 30' ha messo a segno il suo intero bottino di 11 punti negli ultimi 7', portando alla vittoria i suoi Vols contro Alabama (12-7 2-3) per 63 a 56. Vittoria fortemente voluta dai Volunteers che, concedendo ai Crimson Tide un solo canestro negli ultimi 3' di gioco e tenendo il giocatore più pericoloso di Alabama Michael Torrance a solo 3 punti, hanno sopperito alla serata non certo brillante al tiro (39% dal campo) che sfortunatamente per Tennessee, è continuata anche contro Georgia (9-8 1-3). Proprio il tiro perimetrale ha fatto tutta la differenza del mondo a favore dei Bulldogs, che con uno spettacolare 7 su 12 ha controbattuto al misero 3 su 16 dei Vols, catturando la prima vittoria di conference con il punteggio di 78 a 63. Georgia chiude così una serie di 10 sconfitte consecutive contro Tennessee (di cui 8 contro coach Pearl), regalando quindi all'esordiente Mark Fox anche una vittoria di prestigio contro un top team. Se Trey Thompkins con 21 punti è stato il migliore realizzatore dell'incontro e Scotty Hopson con 19 è stato il solo Volunteers ha insaccare delle triple (3 su 6), la palma di migliore uomo in campo và sicuramnete a Travis Leslie. La guardia sophomore dei Bulldogs ha segnato 19 punti con 8 su 11, catturato 15 rimbalzi e servito 4 assists (entrambe le statistiche equivalgono al suo career high), performance che gli ha permesso di essere nominato "Sec player of the week".

Praticamente tutti i componenti del backcourt di Mississippi (15-4 3-2) si sono alternati a marcare il pericolo pubblico n°1 di South Carolina (11-8 2-3) Devan Downey, e la missione può essere definita completata. Nelle prime tre partite di conference, Downey  non era mai sceso sotto i 29 punti e averlo tenuto a soli 25 (di cui 7 negli ultimi 2'), ha permesso ai Rebels di mantenere il controllo del risultato per praticamente tutta la partita. Ed è stato proprio un nativo del South Carolina, Murphy Holloway, l'MVP dell'incontro, concludendo con una doppia doppia (14+12), per Ole Miss sia Warren (15) che White (11) che Polynice (10) hanno contribuito in maniera decisiva alla vittoria (66-57) su entrambi i lati del campo, andando a marcare alternativamente Downey. La straordinaria compattezza della squadra di Andy Kennedy, ha mostrato tutta la sua efficacia anche contro Louisiana State (9-10 0-5) battuta per 73 a 63. The Warren's war, come i giornali avevano etichettato l'incontro, ha dunque visto uscire vincitore Chris autore di 14 punti tutti segnati negli ultimi 9', mentre Storm con 21 è stato il top scorer dell'incontro da cui però ne è uscito battuto. Sono i 5' finale a decidere il risultato, infatti al 35' il tabellone segna 59-58 per LSU, ma tre giri di lancette dopo è già tutto deciso dai canestri consecutivi di Eniel Polynice, Terrance Henry (14 punti per entrambi) e di Chris Warren (3 triple in 6').

La partita fra LSU e Auburn (10-10 1-4) era sicuramente l'ultima chiamata per due squadre ancora a secco di vittorie, e le due formazioni si sono giocate le proprie carte fino all'ultimo secondo. Al 31' sono i Tigers di Baton Rouge a comandare di 5 punti, ma un blackout offensivo di 5 minuti ribalta la situazione a favore di Auburn che prende il comando e lo mantiene nei minuti finali, grazie ai ripetuti viaggi in lunetta di DeWayne Reed (8 solo nel minuto finale). Lo stesso Reed è anche stato il migliore marcatore delle Tigri di Auburn con 21 punti, mentre uno strepitoso Tasmin Mitchell ha insaccato ben 36 punti, di cui però uno solo nei 6' finali del match terminato 84 a 80 per Auburn