Giancarlo Sacco
Giancarlo Sacco

PROFUMO di derby, al 105 Stadium per la quarta giornata di ritorno di Legadue. Nel capiente palas riminese questo pomeriggio (ore 18.15, fischiano Masi, Castelluccio e Federici) si affaccia l’Aget, squadra che può vantare due punti in più rispetto ai granchi (20 contro 18): una differenza lieve ma sostanziale, poiché a tutt’oggi gli imolesi sarebbero dentro i playoff e i riminesi fuori.

 

Una partita che capita in un momento oltre modo particolare, delicato per i Crabs di coach Sacco, che deve preoccuparsi dei suoi illustri — e ormai cronici — malconci, mentre attorno infuria la tempesta societaria, in quanto la definitiva rottura dei rapporti con Luca Bergamini ha aperto scenari per nulla rassicuranti, col presidente Braschi alla disperata ricerca di denari per concludere quanto meno la stagione.

 

«NON CI FACCIAMO caso, cerchiamo di lavorare per essere il più possibile competitivi in campo, stop», vuole pensare solo all’aspetto tecnico Giancarlo Sacco, che per la sfida con l’Andrea Costa dovrà nuovamente fronteggiare una grave emergenza nel reparto ‘piccoli’. Riassumendo la situazione, alla luce dell’ultima seduta di ieri mattina, Bennerman resterà in borghese, con Scarone e Pecile che andranno invece a referto. Il gaucho giocherà («Lo schiererò subito in quintetto, confidando che il problema all’adduttore sia stato superato», incrocia le dita Sacco), mentre Pecile dovrebbe limitarsi a fare il tifo dalla panchina. «Praticamente non si è mai allenato, ha lavorato solo con il preparatore Balducci: quando ha provato a fare una decina di minuti con noi, si è ritrovato il polpaccio indurito...», sospira l’allenatore di Riviera Solare che, come in occasione della trasferta di Scafati, ha convocato ancora Gasparin (classe ‘91) e Dimitrov (‘93).

IN QUESTE condizioni Rimini proverà ugualmente a sgambettare la pimpante Imola, avversaria che ci tiene inoltre a rimettere le cose a posto dopo il boccone amaro ingoiato nel match di andata, quando i granchi — degli altri granchi, decisamente più in salute — catturarono lo scalpo dei rivali al PalaCattani. «I nostri ragazzi dovranno essere coinvolti parecchio, non dovremo dipendere solo dal talento di Ebi e Myers — predica Sacco —. Servirà una squadra più operaia, più diligente». Vincere il derby significherebbe tantissimo, un successo in una gara del genere potrebbe aprire scenari importanti anche al di fuori del palasport, aiuterebbe magari a sensibilizzare l’imprenditoria locale nei confronti della (boccheggiante, a livello economico) pallacanestro riminese. «Sarò pragmatico, ma per me in questo momento è fondamentale fare punti per la classifica — ribatte il 53enne coach pesarese —. Poi, visto che siamo abbastanza umorali, una vittoria ci darebbe indubbiamente fiducia».

ESSENDO la ‘Giornata Biancorossa’, oggi gli abbonamenti in casa Crabs non saranno validi. Da Imola, tra macchine e pullman, sono attesi almeno 200 tifosi.