New Orleans Hornets at Charlotte Bobcats 104-99 Collison 24punti Posey 8 rimbalzi West 4 assist
CHARLOTTE: Jackson 26 punti Diaw 8 rimbalzi Felton 7 assist
Dopo un primo tempo in cui segnano appena 43 punti (concedendone 53) gli Hornets ribaltano la situazione nel terzo periodo, (parziale 36-21) quando riescono per la prima volta a portarsi in vantaggio.
NEW ORLEANS:
I Bobcats entrano nell’ultimo minuto della partita sotto di 9 punti, ma Stephen Jackson (26 punti con 4 rimbalzi e 6 assist) segna 6 punti consecutivi riducendo la distanza a 3 sole lunghezze. Ci pensa allora Darren Collison, che, in penetrazione, rimette 5 punti di distanza tra le due squadre quando mancano appena 10 secondi. Il rookie da Ucla, che rimpiazza egregiamente l’infortunato Chris Paul, firma il suo Career High (24 punti 5 rimbalzi e 4 assist). Per David West i punti invece sono 21, mentre Peja Stojakovic arriva a quota 18. Nei Bobcats, a mancare maggiormente è Gerald Wallace che chiude con appena 14 punti e 7 rimbalzi.
Atlanta Hawks at Washington Wizards
RINVIATA PER NEVE
New York Knicks at Cleveland Cavaliers 106-113
NEW YORK: Robinson 26 punti Lee 8 rimbalzi Duhon 8 assist
CLEVELAND: James 47 punti James 8 rimbalzi James 8 assist
Dopo appena 12 minuti i punti di Lebron James sono già 23 (alla fine 47 punti con 8 rimbalzi e 8 assist) e il tabellone recita un eloquente 24-44 in favore di Clevland. Alla fine del primo tempo il distacco tra le squadre rimane di 20 punti, mentre James è già a quota 35 (record di franchigia per il primo tempo). Nel secondo tempo però le cose cambiano e i Knicks, trascinati da Nate Robinson (26 punti 4 rimbalzi 6 assist e un’ incredibile stoppata ai danni Shaq) lentamente rientrano fino a toccare il -3 (104-107 a 3:49” dalla fine). Allora, ci pensa Lebron a rimettere 7 punti di distanza tra le due squadre e chiudere la partita. Per Mike Brown oltre a King james c’è un grande Shaquille O’Neal da 19 punti con 8/13 dal campo. Nei Knicks solida partita di Danilo Gallinari (13 punti 6 rimbalzi e 5 assist) e di David Lee (20 punti e 8 rimbalzi).
New Jersey Nets at Detroit Pistons 92-99
NEW JERSEY: Harris 21 punti Humphries rimbalzi Harris 7 assist
DETROIT: Jerebko 20 punti Wallace 10 rimbalzi Stuckey11 assist
Detroit vince la sfida tra le due peggiori squadra delle Eastern Conference. Protagonista della partita è lo svedese Jonas Jerebko che realizza 20 punti con 9/9 al tiro. La partita si decide negli ultimi 30 secondi quando, coi Nets sotto di 5 punti, Jarvis Hayes (9 punti e 6 rimbalzi) e Devin Harris (21 punti 5 rimbalzi e 7 assist) si scontrano a metà campo e restano a terra, lasciando i compagni l’arduo compito di finire l’azione 3 contro 5; da qui nasce il canestro in contropiede di Tayshaun Prince (solo 4 punti e 5 assist in oltre 25 minuti) che chiude definitivamente la partita. Buona prova per Rip Hamilton che chiude con 17 punti. Ai Nets non bastano i 20 punti, con 5 rimbalzi e 5 assist, di Brook Lopez.
Miami Heat at Chicago Bulls 91-99
MIAMI: O’Neal 24 punti O’Neal 16 rimbalzi Wade 8 assist
CHICAGO: Deng 25 punti Miller 8 rimbalzi Salmons 5 assist
Quinta sconfitta consecutiva per gli Heat che continuano a perdere posizioni nel tabellone, e ora anche i playoff sono a rischio. Dopo un primo periodo equilibrato, i Bulls confezionano un quarto da 26 punti segnati e 15 concessi; all’intervallo il loro vantaggio è di 7 punti. La ripresa inizia con Miami che, anche grazie ad un ottimo Jermaine O’Neal da 24 punti 16 rimbalzi e 5 assist, si riporta in parità. A 1:20” dal termine Derrick Rose (24 punti e 5 rimbalzi) batte Rafer Alston (11 punti e 4 rimbalzi) e, in penetrazione, sigla l’83-89 che chiude la partita. Da quel momento infatti, ai Bulls basta non sbagliare i liberi. Chicago vince, nonostante il pessimo 1/8 complessivo dalla lunga distanza, anche grazie all’ottima partita da 25 punti e 7 rimbalzi di Luol Deng. Dall’altra parte per Dwayne Wade ci sono 20 punti e 8 assist, ma anche un brutto 7/21 dal campo.
Memphis Grizzlies at Minnesota T’wolves 102-109
MEMPHIS: Gay 27 punti Randolph 13 rimbalzi Conley 6 assist
MINNESOTA: Gomes 26 punti Love 7 rimbalzi Sessions 6 assist
Quarta vittoria consecutiva per dei convincenti T’Wolves. Dopo un primo periodo in proprio favore, chiuso con 10 punti di vantaggio, Memphis viene raggiunta da Minnesota, anche per merito un ottimo Ryan Gomes da 26 punti con 10/14 al tiro e 5/7 da 3. Nell’ultimo periodo sono i lunghi di Minnesota a fare la differenza: Al Jefferson realizza 16 dei suoi 23 punti, mentre Kevin Love (12 punti e 7 rimbalzi), rientrato dopo aver patito un leggero infortunio al ginocchio, segna la tripla del +5 a 1:14” dalla fine regalando così la vittoria ai suoi. Ai Grizzlies non basta un grande da Rudy Gay da 27 punti con 13/18 dal campo e 8 rimbalzi. Zach Randolph chiude con la consueta doppia-doppia, (14 punti e 13 rimbalzi) mentre il resto del quintetto base segna almeno 14 punti.
PHILADELPHIA 76ERS at HOUSTON ROCKETS 102-95
PHILADEPHIA: Young 17 punti, Brand e Iguodala 10 rimbalzi, Iguodala 6 assist
HOUSTON: Brooks 34 punti, Landry 10 rimbalzi, Ariza e Brooks 4 assist
Bella affermazione dei Sixers che vincono la quarta gara di fila e si portano a quattro partite dall’ottavo posto della Eastern Conference occupato dagli Heat. Phila chiude il primo tempo sotto di 10 lunghezze per poi recuperare nel secondo, soprattutto nell’ultimo quarto, quando un Iguodala fino ad allora ecumenico, mette a segno 10 dei suoi 14 punti finali (cui si aggiungono 10 rimbalzi e 6 assist), rendendo vana la grande prova di Brooks (34 punti). I Rockets tirano peggio dei Sixers dal campo, dall’arco e dalla lunetta e, a parte Brooks, chiudono con due soli uomini in doppia cifra, entrambi provenienti dalla panchina (Landry 13, più 10 rimbalzi, e Lowry 14). Sottotono Ariza (9 punti) e Scola (8 punti e un solo rimbalzo). Per i Sixers bene Thaddeus Young dalla panchina (17 punti e 6 rimbalzi) e Willie Green (15 punti).
INDIANA PACERS @ MILWAUKEE BUCKS 81-93
INDIANA: Ford 20 punti, Murphy 11 rimbalzi, Granger 5 assist
MILWAUKEE: Bogut 21 punti, Mbah a Moute 11 rimbalzi, Jennings 7 assist
Continua la marcia di Milwaukee (cinque vittorie nelle ultime sei gare) che sbarazzandosi dei Pacers si porta ad un passo dalla zona playoff. La gara è sempre in mano ai Bucks che, in un Bradley Center esaurito in ogni ordine di posto, chiudono il primo quarto avanti di 10 punti e controllano la gara senza troppi patemi, allungando poi nel finale. Bogut (21 punti e 8 rimbalzi) e Mbah a Moute (18 punti e 11 rimbalzi) sono i migliori tra gli uomini di coach Skiles. Male Jennings (5 punti con 2-10 al tiro), bene Stackhouse dal pino (14 punti e 6 rimbalzi). Tra i Pacers, che tirano meglio dal campo ma soffrono a rimbalzo, bella gara di TJ Ford (20 punti partendo dalla panchina), mentre è mancato l’apporto di Granger (14 punti) e Murphy (6 punti e 11 rimbalzi).
DENVER NUGGETS at UTAH JAZZ 106-116
DENVER: Lawson 25 punti, Martin 13 rimbalzi, Lawson 4 assist
UTAH: Kirilenko e Williams 22 punti, Boozer 13 rimbalzi, Williams 9 assist
Utah si conferma una delle squadre più in forma della lega, batte Denver, menomata dalle assenze (fuori Anthony e Billups), vince l’ottava gara consecutiva (dodicesima nelle ultime tredici) e si porta all’assalto degli stessi Nuggets per la vetta della Northwest Division. Tra i mormoni, grande partita di Kirilenko (22 punti, 4 rimbalzi, 3 assist, 5 palle recuperate) e Boozer (19 punti e 13 rimbalzi), mentre Williams (22 punti e 9 assist) è stato protagonista di una buona prestazione offensiva ma in qualche occasione ha sofferto difensivamente contro Ty Lawson, autore di 25 punti. Bene anche Millsap (16 punti e 6 rimbalzi). Per i Nuggets, discrete prove di Martin (16 punti e 13 rimbalzi), Jr Smith (19 punti ma 6-18 al tiro) e Andersen (15 punti in 21 minuti).
LOS ANGELES LAKERS at PORTLAND TRAIL BLAZERS 99-82
LOS ANGELES LAKERS: Artest 21 punti, Odom 22 rimbalzi,
PORTLAND: Aldridge 16 punti, Howard 7 rimbalzi, Blake 7 assist
I Lakers, orfani di Bryant (che ferma così la striscia di 235 partite giocate consecutivamente) e nel secondo tempo anche di Bynum, espugnano il Rose Garden per la prima volta dal 2005 (da allora 22 sconfitte in 26 gare, tra cui le ultime 9 consecutive), grazie ad un Odom in serata di gala (10 punti, 22 rimbalzi e 6 assist) e ad un Ron Artest che sbaglia solo 3 dei suoi 12 tentativi, chiudendo con 21 punti. I gialloviola spazzano via i Blazers a rimbalzo (47-30), concedendo solo due rimbalzi offensivi e vincendo nettamente la battaglia nel pitturato (48 punti a 22, 15 punti a 0 da seconde chance). Portland si aggrappa a Aldridge (16 punti) e Miller (14 punti, 4 rimbalzi e 6 assist), ma le assenze di Roy, Oden, Outlaw e Przybilla pesano troppo e rischiano di mettere seriamente a rischio la post-season.Encomiabile Juwan Howard (10 punti, 7 rimbalzi e miglior plus-minus tra i giocatori del quintetto). Per i Lakers, ottimo Shannon Brown dalla panchina (19 punti).
Durant 29 punti, Collison 10 rimbalzi, Westbrook 10 assist
GOLDEN STATE: Maggette 24 punti, Biedrins 18 rimbalzi, Ellis 6 assist
I Thunder confermano i progressi difensivi degli ultimi tempi (e di quest’anno in generale, sono infatti quarti come percentuale concessa, 43.9%, l’anno scorso erano ventisettesimi e concedevano il 47.5%), tengono i Warriors (all’ottava sconfitta consecutiva) sotto i 100 punti e conquistano la quinta vittoria consecutiva, piazzandosi al settimo posto della Western Conference (undicesimi nell’intera lega). Durant allunga la striscia di gare con almeno 25 punti (siamo a 24 consecutive), mettendo a segno 29 punti (con 8 rimbalzi e solo 7-21 al tiro), ma il protagonista della serata è Russell Westbrook che sfiora una clamorosa quadrupla doppia chiudendo con 21 punti, 10 assist, 7 rimbalzi e 8 palle recuperate (record stagionale di Paul eguagliato). Bene anche Jeff Green (18 punti), mentre per i Warriors, che partivano con Coby Karl in quintetto, alla solita grande prova di Maggette (24 punti in 30 minuti), si affiancano le discrete gare di Curry (23 punti), Biedrins (solo 4 punti ma 18 rimbalzi) e Anthony Tolliver (11 punti e 11 rimbalzi partendo dalla panchina).
OKLAHOMA CITY THUNDER at GOLDEN STATE WARRIORS 104-95
OKLAHOMA:
SAN ANTONIO SPURS at LOS ANGELES CLIPPERS 98 - 81
SAN ANTONIO: Hill 22 punti, McDyess 10 rimbalzi, Parker 14 assist
LOS ANGELES CLIPPERS: Kaman 21 punti, Camby 12 rimbalzi, Davis 9 assist
Gli Spurs violano agevolmente lo Staples Center sponda Clippers, trascinati da un eccellente George Hill (22 punti con tre errori dal campo) e dalla doppia doppia di Tony Parker (14 punti e 14 assist).
I Clippers, guidati dal nuovo coach Kim Hughes, partono malissimo (il primo quarto si chiude sul 28-10 Spurs) e nonostante un abbozzo di tentativo di rimonta nel finale, non entrano mai realmente in partita. Baron Davis conclude con 8 punti, 9 assist e il career-high di 8 palle perse, mentre gli unici a dare un buon contributo sono Gordon (20 punti, di cui 14 nel terzo periodo) e Kaman (21 punti, ma solo 4 rimbalzi). Thornton gioca meno di 9 minuti in cui non effettua nessun tiro, mentre Butler chiude con 2 punti e 1-8 dal campo. Per gli Spurs, ora sesti nello scacchiere della Western Conference, Duncan chiude con 11 punti e 6 rimbalzi in 18 minuti e Ginobili con 9 punti in 19 minuti.
Edoardo Lavezzari e Stefano Molle