Gaetano Papalia
Gaetano Papalia

I timori della Fip sull'esclusione dai pro, la battaglia dei ricorsi per ridurre il -8 e lo spettro di una Legadue ancora al PalaBarbuto

 



NAPOLI - In campo una squadra di ragazzini imberbi che da Rieti vaga per l'Italia a collezionare imbarcate e record negativi. Fuori un patron-padrone, inibito ma sempre da solo al comando, deciso a andare avanti con la sua 'guerra' dissennata fatta di ricorsi, di astuzie scovate tra le pieghe di un regolamento da cambiare.

In mezzo due ostaggi, Napoli e il basket italiano, prigionieri della farsa chiamata Nsb e di Gaetano Papalia, attore-regista dello scempio. La farsa senza fine mortifica una città già scottata dall'uragano Maione e poi mortificata da un trasloco improvvisato e senza danari, finito in un'umiliazione permanente, in un tour infinito costellato di mortificazioni. Schiaffi che segnano il volto del basket italiano, prostrato da una situazione paradossale eppure senza via d'uscita, incredibilmente 'fortificata' da regolamenti che vanno ripensati, riscritti e riapplicati in maniera diversa. Una situazione tragica e che rischia di non avere una via d'uscita dignitosa, che restituisca la 'libertà' ai 'prigionieri' e al movimento almeno un pizzico della credibilità gettata al vento.



DUBBI. Il quadro, però, è fosco. La stangata annunciata della Giudicante per la frode sportiva e lo scempio dei ragazzini di Rieti, che concluderanno il campionato nonostante l'ultimatum di Meneghin per il ritiro, s'è trasformata in una mezza vittoria per Papalia e la sua Nsb. La penalizzazione di 8 da scontarsi sulla prossima stagione è un paletto che il 'signore dei cavalli' potrebbe riuscire se non ad arginare almeno ad 'ammortizzare'. La guerra dei ricorsi, iniziata con la sentenza della Giudicante impugnata dal procuratore Hip Alabiso e dallo stesso Papalia, si annuncia lunga e sfibrante. Il problema è che le richieste del Palazzo (inibizione, come poi è stato per 3 anni e 4 mesi, del patron ma doppia retrocessione nei Dilettanti del club) rischiano seriamente di non trovare le giuste 'sponde' per andare a segno. Più d'uno a via Vitorchiano aveva preso la sentenza della Giudicante come un passaggio, uno step per arrivare, alla fine della stagione, all'esclusione della Nsb dai prò ad opera del consiglio federale. Una certezza che col passare delle ore ha iniziato a scricchiolare: la decisione non ha precedenti, se non quello relativo al Napoli Basket di Maione e a Capo d'Orlando, esclusi però per conclamati falsi su Enpals e Irpef. E non basta sperare che la Comtec, al momento delle verifiche, sbarri la strada alla Nsb.



MOSSE. Ma non è tutto. La battaglia legale annunciata da Papalia potrebbe trasformarsi in una Caporetto per il Palazzo dei canestri. Il patron, deciso a ricorrere anche alla giustizia ordinaria, e convinto di riuscire ad ottenere uno 'sconto' sul -8 deciso dalla giudicante, in pratica la stessa procedura che l'estate scorsa 'limò' la penalizzazione della Seba- stiani. Con un handicap meno 'pesante', Papalia sarebbe poi pronto a presentarsi ai nastri di partenza dell'iscrizione alla Legadue, pronto a dar battaglia anche alla Comtec. K pronto a mantenere la sua società nel mondo dei pro. Quel che e peggio è che il patron è convinto di non 'schiodare' da Napoli. La totale indifferenza della piazza sembra non sfiorarlo, continua a dire che Rieti e Napoli sono le sue 'case'. K visto che in Sabina nessuno, almeno a rigor di logica, gli riaprirebbe le porte, il rischio e che Papalia finisca per avere "l'obbligo di residenza" al PalaBarbuto, con una Legadue da affrontare senza danari. E con lo spettro di una nuova farsa da mandare in scena.