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Dopo le parole, i fatti. Il primo è che il Banco è sempre la capolista della Legadue di basket, ma (ed è il secondo fatto) Brindisi e Reggio ora sono a due punti. Il terzo, che stasera i sassaresi giocano sul campo del Casalpusterlengo, migliore formazione del girone di ritorno.

 

Ma l’unico fatto che conterà sarà ritrovare gioco, gruppo e vittoria in trasferta.

 

Dall’opaco successo su Rimini sono emerse parole decise, anche quelle non dette durante il time out in cui coach Sacchetti ha voltato le spalle al gruppo. «Volevo dare un segnale in campo - spiega ora il tecnico -. Ma adesso il segnale deve darlo la squadra. Con Rimini abbiamo vinto, ma con questo atteggiamento non andiamo da nessuna parte. Quando le cose girano va bene usare il fioretto, quando invece qualcosa non va bisogna fare quadrato, trovare altre strade, fare gruppo e sfoderare la sciabola».

Ce ne sarà bisogno, contro un avversario temibile: «Dimentichiamoci il Casalpusterlengo battuto all’andata - prosegue sacchetti -. Adesso hanno trovato anche una dimensione interna, hanno un elemento come Hatten che può fare la differenza, Ostler e Valenti hanno esperienza e talento, Missere e Cuffee pure. Non è che noi dobbiamo cambiare gioco, però dobbiamo ritrovare sin dal via la cattiveria agonistica che ci ha consentito di vincere tante partite. Partite che non abbiamo mai dominato, ma che grazie a queste caratteristiche siamo riusciti a portare a casa».

Il primato solitario è in pericolo, sarebbe un peccato commettere un nuovo passo falso dopo i troppi (3 perse delle ultime 5) passi falsi già commessi dopo un girone di andata super. «E’ possibile che abbiamo sofferto un po’ di vertigini, certo - spiega ancora Sacchetti -, e un calo ci può stare, è fisiologico. Ma da cinque gare non siamo più la squadra che siamo. Quando ci si trova in difficoltà bisogna saper trovare altre armi, bisogna mascherare il problema con l’aggressività e cercare sempre di fare qualcosa per vincere. Ecco, noi ora dovremo scoprirci capaci di saper inventare qualcosa di nuovo, senza essere più monocordi ma elastici. Quando tutto va bene siamo tutti bravi a prenderci i meriti, è quando le cose girano male che devono essere i migliori giocatori a dover dare di più ed è per questo che adesso - senza togliere niente a nessuno del gruppo, sia chiaro - chiedo qualcosa di più ai nostri giocatori più importanti. Questa è una partita per loro». Dopo le parole, e dopo una settimana di allenamenti intensi, Sacchetti e i tifosi del Banco aspettano i fatti. Una vittoria in trasferta, magari firmata da Rowe, Kemp e Hubalek, ritrovato trio delle meraviglie.