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INFERMERIE. Potrebbe essere terminata anzitempo la stagione di Wilson Chandler. L’esterno dei Knicks continua ad accusare dei problemi all’inguine che lo costringeranno, con ogni probabilità, ad osservare i suoi compagni sul parquet fino al termine della regular season.

 

Ennesimo problema fisico invece per Danny Granger, ala dei Pacers, che nella vittoria contro Charlotte si è beccato una gomitata in faccia: gli esami clinici alla testa e al collo hanno dato esito negativo, ma i tempi di recupero sono ancora incerti. Granger ha già saltato 20 gare in questa stagione fra fascite plantare (oltre ad una partita di sospensione). Problemi anche per l’atletico francese dei Magic, Mickael Pietrus, che si è distorto la caviglia sinistra contro gli Spurs: dovrebbe rimanere fuori per oltre una settimana. Più grave del previsto lo stiramento al polpaccio destro per Luol Deng, al quarto stop consecutivo con la maglia dei Bulls, nonostante la fretta di tornare in campo. Non a caso lo stesso giocatore, che ha avuto una ricaduta, ha rivelato che la prognosi iniziale andava da una a tre settimane. Meno grave del previsto la distorsione alla caviglia sinistra che dovrebbe tenere lontano dagli altri Bucks Carlos Delfino solamente per una gara. Out per la prima volta Stephen Curry: il rookie meraviglia dei Warriors è stato precauzionalmente tenuto al riposo contro gli Hornets per un problema alla caviglia sinistra ma le radiografie hanno escluso una frattura ed è day-to-day. Pau Gasol (Lakers) ha poi qualche problema con una fastidiosa tonsillite, che lo lascia in dubbio per il match contro Minnesota. C’è addirittura qualcuno che parla di un eventuale rientro stagionale di Greg Oden, ma le possibilità che lo sfortunato centro dei Blazers possa tornare a giocare a breve sono praticamente nulla, nonostante il buon recupero del suo ginocchio sinistro. Infine Deron Williams: il play dei Jazz ha avuto problemi sia al piede che alla spalla sinistra durante il match vittorioso contro i T’Wolves. I malanni si aggiungono alla caviglia sinistra, al polso sinistro e alla parte sinistra della schiena. È per questo che Williams ha poi dichiarato: “ho proprio bisogno di un’intera nuova parte sinistra”. Brutto periodo da questo punto di vista per i Jazz, che devono rinunciare anche ad Andrei Kirilenko (polpaccio) e Wes Matthews (ginocchio).



STATISTICHE. Con il canestro della vittoria a 2 secondi dall’ultima sirena contro gli Hawks, Chris Bosh è diventato il primo giocatore della storia dei Raptors a mettere a segno 10.000 punti nella Lega. I maligni però hanno soprattutto notato che il giocatore non ha risposto all’ovazione del pubblico di Toronto, il che significherebbe addio certo il prossimo giugno.



 

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POLEMICHE. Durante il recente Magic-Spurs l’analista della ESPN Skip Bayless ha palesemente messo in discussione l’impatto di Dwight Howard in un’eventuale serie finale. Superman non l’ha presa benissimo, dichiarando che probabilmente Bayless non ha mai giocato a basket e aggiungendo che: “…il suo lavoro è questo: criticare i giocatori. Le uniche persone che dobbiamo ascoltare sono i nostri allenatori. Sono loro ad essere pagati per farci migliorare.” Howard ha inoltre ricordato come Bayless abbia spesso da ridire perfino nei confronti di Lebron James. “è soltanto uno che parla” ha commentato il centrone di Orlando. La polemica si è comunque estesa al fatto che il giocatore abbia spesso un atteggiamento allegro in campo, avendo la fama di uno che “ride troppo”. L’Mvp difensivo dello scorso anno non le manda a dire: “gioco a basket da quando avevo 3 anni e non sono mai cambiato da com’ero… Il basket mi da allegria. Non mi interessa se la gente dice che rido troppo o mi diverto troppo. Continuerò a fare quello che amo e lo farò continuando a divertirmi.



 

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MERCATO. Nonostante si sia in marzo continuano le voci relative al mercato dei free agent. Le ultime in ordine di tempo danno un Al Harrington in uscita dai Knicks ma nel mirino della rivale cittadina, ovvero dei Nets. Andrae Blatche invece ha ancora 2 anni di contratto (per un totale di 6 mln) con gli Wizards ma si considera per sua stessa ammissione “sotto pagato”, visti forse gli oltre 24 punti e i 9.5 rimbalzi a sera che recapita dall’All-Star Break. Sempre per quanto riguarda la franchigia di Washington, pare che Alonzo Gee verrà rinnovato con un secondo decadale, mentre Shaun Livingston rimarrà in casacca Wizards fino al termine della stagione. Infine dovrebbe essere giunta al capitolo finale la saga relativa a Zydrunas Ilgauskas: il centro lituano tornerà molto probabilmente dal prossimo lunedì in maglia Cavs e firmerà o al minimo salariale a 1,3 mln oppure grazie all’eccezione da 1,9 – che però non sarebbe più disponibile quest’estate nel caso in cui la franchigia dell’Ohio decidesse di firmare qualcun altro allo stesso modo. Per concludere, le voci di un possibile addio di coach Larry Brown dalla panchina dei Bobcats (la famiglia vive a Philadelphia e la città dell’amore fraterno potrebbe essere proprio la sua destinazione, a distanza di anni), sono state commentate dal proprietario, tale Michael Jordan: “Non voglio che Larry vada via” dice MJ, “mi piacerebbe che restasse qui. Ma capisco benissimo una relazione del genere, quello che prova come marito…Lo voglio qui… Farò tutto il possibile per trattenerlo qui…Ma se sentisse l’esigenza di fare qualcos’altro, che cosa potrei fare?



GUAI. L’ex Pistons e Sixers Derrick Coleman ha qualche problema proprio nella città del Michigan. Pare che il debito contratto da Coleman, diventato dopo il suo ritiro dalla pallacanestro un uomo d’affari, si attesti intorno ai 2,19 mln di dollari. Fra i vari creditori American Express, Verizon, Nike e perfino una catena di pizzerie.