Tonino Zorzi
Tonino Zorzi

E’ tornato a tutti gli effetti in palestra Tonino Zorzi, il senior coach dell’Umana Reyer. Dopo la convalescenza per il malore che l’aveva colpito il “guru” orogranata ha ripreso a pieno regime il suo lavoro in Reyer. Ancora non è dato sapere se nelle due partite che mancano alla fine della stagione tornerà a sedere in panchina oppure assisterà dalla tribuna, ma quel che è certo è che non mancherà di lavorare sulla squadra durante la settimana al fianco di coach Mazzon per conquistare sul campo la salvezza.

 

“Dobbiamo vincere a tutti i costi la partita di domenica contro Imola perché il meraviglioso pubblico, la società e la città se lo meritano – è il pensiero di Zorzi - questa deve essere la partita della vita. Coach Mazzon non ha mai smesso un secondo di lavorare come un matto sulla squadra. Purtroppo però quello che facciamo di buono viene anche in fretta vanificato. Mi ricorda molto un’espressione di Aza Nikolic, ai tempi in cui eravamo entrambi a Padova. C’era un giocatore come Iessi, che poi andò anche alle Olimpiadi con la Nazionale ma che aveva l’attitudine a fare e disfare. Nikolic gli diceva sempre: “sei come una mucca: fai tanto latte ma con un calcio butti giù il secchio”. Ecco questa Reyer è proprio così”. Il riferimento è in particolare alle due facce che gli orogranata hanno se si paragonano le ultime partite in casa con quelle in trasferta. “Quale sia il motivo di questa metamorfosi è inspiegabile – prosegue Zorzi - Mazzon prepara benissimo le partite sia in casa che fuori ma in trasferta questi ragazzi si sciolgono alla prima difficoltà, non solo a livello di squadra ma anche individualmente. Perfino gli elementi più in forma si perdono nell’oblio. Così è avvenuto a Rimini, Pavia e Vigevano. In particolare il terzo quarto sembra essere una costante negativa, purtroppo. Bisogna capire che non è sufficiente niente nello sport, tanto meno lo sono 10 punti di vantaggio. Bisogna combattere e lottare sempre fino alla fine”. Tonino Zorzi garantisce però sull’impegno da parte di tutti per provare a centrare l’obiettivo sul campo magari già domenica. “Qui nessuno si tira indietro, e di questo si può star certi – chiude il senior coach – purtroppo, vista la situazione, c’ è una certa tendenza da parte della squadra ad abbandonarsi ad una sorta di fatalismo o discordanza rispetto a quello che bisognerebbe fare. Ma resto fiducioso sul fatto che si riesca ad arrivare a questa agognata salvezza”.