MEMPHIS GRIZZLIES (M. Danasino, ha collaborato V. Festa)

2009-2010 Record: 40-42

ACQUISTI: Tony Allen, Xavier Henry (R), Acie Law, Greivis Vasquez (R)

CESSIONI: Ronnie Brewer, Lester Hudson, Steven Hunter, Jamaal Tinsley, Marcus Williams



La scorsa stagione i Memphis Grizzlies erano finiti al centro dell'attenzione per l’arrivo di Allen Iverson, e le aspettative sulla squadra erano cresciute a dismisura.

Dopo un paio di settimane dall’inizio della regular season tuttavia, la squadra del Tennessee decise di “tagliare” AI, ma così si trovò ad avere una squadra molto più equilibrata. Al termine del campionato i Grizzlies non riuscirono a centrare i playoff. Troppo giovani e discontinui, anche nel corso della stessa partita, I Grizzlies per poter aspirare alla postseason. E’ stata comunque un’annata positiva per loro, chiusa con 40 vittorie, 26 in più rispetto al 2008-2009. Il quintetto base di Memphis è identico a quello della stagione appena conclusa: è formato da giocatori di primo livello ma che necessitano di fare il salto di qualità in termini di continuità. Il playmaker Mike Conley jr., dopo l’inizio di stagione come cambio di Iverson, è entrato in quintetto dimostrando di essere un giocatore affidabile e di non avere problemi a mettersi al servizio della squadra. La guardia titolare sarà O.J. Mayo, il giocatore più incostante di Memphis, capace di realizzare 30 punti in una partita e non arrivare alla doppia cifra in quella dopo. Inoltre, nei suoi primi due anni tra i pro non ha cambiato il suo modo di giocare, molto egoistico, e non è detto che di fronte a una buona offerta non possa essere ceduto. Nello spot di ala piccola giocherà Rudy Gay, che pian piano sta diventando il leader della squadra. Dopo le prime stagioni in NBA in cui non aveva convinto a fondo, in quella passata ha dimostrato di poter essere una guida, migliorando molto anche nella metà campo difensiva. La conferma della sua maturazione è poi arrivata a settembre, quando ha vinto la medaglia d’oro ai Mondiali di Turchia, chiudendo con cifre non esaltanti ma facendo molto “lavoro sporco” al servizio della squadra. Sotto le plance giocheranno Zach Randolph e Marc Gasol. Il primo ha confermato le cifre delle scorse stagioni e sembra abbia ritrovato un proprio equilibrio. Lo spagnolo invece ha migliorato il rendimento del suo primo anno di NBA e si è rivelato essere un’ottima spalla per Randolph. Insieme potrebbero costituire una coppia di lunghi di assoluto valore. Dalla panchina giocheranno molti minuti Tony Allen, arrivato da Boston per portare esperienza al settore degli esterni, Sam Young, l’ala piccola che l’anno scorso è stata la rivelazione della squadra e Darrell Arthur, che dopo una buona stagione da rookie ha passato per la maggior parte di quella appena conclusa fermo ai box a causa di un infortunio. Al momento il roster conta di 14 elementi, quindi con la possibilità di un’ultima aggiunta “in corsa”.

OBIETTIVI: Quella che sta per cominciare è la decima stagione della franchigia e la società si aspetta di festeggiare questo traguardo con l’ingresso ai playoff. Non sarà un’impresa facile, il coach Lionel Hollins (confermato) dispone di un quintetto di assoluto livello, senza nessuna “stella” ma tanti ottimi giocatori, mentre la panchina potrebbe non essere all’altezza. La variabile decisiva sarà la continuità: Tony Allen sarà fondamentale per aumentare la maturità degli esterni dei Grizzlies. Se non verranno più commessi gli errori della scorsa stagione l’ultimo posto dei playoff se lo giocheranno con Houston, altrimenti anche quest’anno le vacanze inizieranno prima.



Pronostico vittorie e piazzamento nella division: 45w e 4° posto

Pronostico play off: non qualificati



Roster 2010-2011:

Mike Conley (1.85, P) Play sia ragionatore che realizzatore, ogni anno le sue cifre (in punti, assist e rubate, minuti, percentuali di tiro e stoppate, ndr) sono sempre leggermente migliorate, fino a superare la scorsa stagione i 12 punti e 5 assist a partita.

O.J. Mayo (1.93, G) Molto forte nell’uno contro uno, sta lavorando sul tiro da fuori per diventare un giocatore completo. Nella stagione passata ha realizzato 18.5 punti a partita.

Rudy Gay (2.03, AP) Ala atletica ma anche con un buon tiro da fuori. La scorsa stagione ha chiuso con 20 punti e 6 rimbalzi a partita.

Zach Randolph (2.06, AG) E’ uno dei lunghi migliori della lega, la scorsa stagione ha segnato 21 punti e ha preso 12 rimbalzi a partita. Se riesce a rimanere costante farà fare il salto di qualità alla squadra.

Marc Gasol (2.16, C) Il meno famoso dei fratelli Gasol ha dimostrato di meritarsi il posto da titolare. La scorsa stagione le sue cifre sono migliorate rispetto alla precedente, arrivando a 14.5 punti e 9.5 rimbalzi a partita.



Acie Law (1.88, P) Sarà il play di riserva. Nell’ultima stagione non ha avuto grandi cifre perché ha cambiato squadra tre volte, quest’anno potrà giocare con più continuità.

Greivis Vasquez (1.98, P) Ventottesima scelta dell’ultimo draft, è un ottimo passatore, ha un buon tiro ed è molto aggressivo in difesa. Probabilmente andrà a giocare nella NBDL o in Europa per acquisire esperienza.

Tony Allen (1.93, G) Negli ultimi tre anni ha giocato due finali NBA, vincendone una. Porterà minuti ed esperienza (oltre che difesa, ndr) nel settore delle guardie.

Xavier Henry (1.98, G) Dodicesima scelta dell’ultimo draft, da Kansas, ha un ottimo tiro e forte fisicamente.

Sam Young (1.98, AP) Giocatore atletico e forte fisicamente, è il cambio di Rudy Gay. Quest’anno potrebbe esplodere dopo una buona stagione da rookie.

DeMarre Carroll (2.06, AP) Alla sua seconda stagione in NBA,  molto atletico. Probabilmente giocherà una decina di minuti a partita come la scorso anno.

Darrell Arthur (2.06, AG) Cambio dell’ala grande, la scorsa stagione ha giocato solamente una trentina di partite a causa di un infortunio. Quest’anno spera di poter aiutare la squadra a raggiungere i playoff.

Hasheem Thabeet (2.21, C) Centro di riserva, il suo compito sarà principalmente quello di stoppare e catturare rimbalzi. Memphis si aspetta che migliori rispetto allo scandaloso scorso anno (n.2 assoluto al Draft 2009)ndr.

Hamed Haddadi (2.18, C) Primo giocatore iraniano a entrare nella NBA, sta aspettando il permesso dal suo governo di partire per gli Stati Uniti. Dovrebbe giocare solamente nel garbage time.



Coach: Lionel Hollins

Assistant coach: Johnny Davis, Henry Bibby, David Joerger, Barry Hecker, Damon Stoudamire



NEW ORLEANS HORNETS (M. Danasino, ha collaborato V. Festa)

2009-2010 Record: 37-45

ACQUISTI: Joe Alexander, Trevor Ariza, Marco Belinelli, Willie Green, Didier Ilunga-Mbenga, Curtis Jerrells (R), Pops Mensah-Bonsu, Quincy Pondexter (R), Jason Smith, Jerryd Bayless

CESSIONI: Hilton Armstrong, Bobby Brown, Devin Brown, Darren Collison, Jason Hart, Sean Marks, Morris Peterson, James Posey, Darius Songaila, Julian Wright



L’obiettivo minimo della scorsa stagione era conquistare i playoff per il terzo anno consecutivo, ma il lungo infortunio di Chris Paul ha fatto precipitare la squadra nella parte bassa della classifica, a dimostrazione di come il livello del roster stia scendendo ogni anno sempre più verso il basso e della totale dipendenza verso la loro stella. Le prospettive di quest’anno son tutt’altro che rosee: per questo motivo si fa sempre più insistente la voce della partenza di Chris Paul al termine della stagione, direzione Grande Mela. Il playmaker vorrebbe giocare in una squadra che vada stabilmente ai playoff e magari lottare per il titolo, ma la rifondazione quasi totale fa dedurre che si voglia ricominciare da capo e che quindi ci vorrà del tempo per tornare ad essere competitivi. Il ruolo di guardia titolare accanto a Paul è quello più incerto. Sulla carta il favorito inizialmente era Marcus Thornton, reduce da un ottimo primo anno partendo dalla panchina . In preseason però il neo-coach Monty Williams, arrivato dopo cinque anni di assistentato a Portland, ha fatto partire titolare Marco Belinelli (13.1 punti per gara e 43% da tre in otto gare), preferendo impiegare Thornton da sesto uomo, ndr. Come ala piccola giocherà Trevor Ariza, il colpo dell’estate del mercato di New Orleans. In arrivo da Houston, pur essendo giovane, è un giocatore con molta esperienza, avendo vinto due anni fa il titolo coi Lakers partendo titolare. Sarà un giocatore su cui gli Hornets potranno fare sicuramente affidamento. Nel ruolo di “4” David West sta per iniziare la sua sesta stagione da titolare in Louisiana. E’ un lungo dominante, oltre che fisicamente anche per il suo tiro mortifero dai 4-5 metri e per la sua varietà di movimenti sotto canestro. Ma la sua caratteristica più sorprendente, essendo un lungo, è la sua capacità far segnare i suoi compagni, come dimostrano i 3 assist a partita. Infine il centro sarà Emeka Okafor, al suo secondo anno a Memphis. Non essendo riuscito a diventare una stella come ci si aspettava, a New Orleans è stato bravo a mettersi a servizio della squadra, concentrandosi più sul “lavoro sporco” che sulle statistiche, lasciando il palcoscenico al suo compagno di reparto West. Dalla panchina gli ultimi arrivati Bayless e Jerrells (se non verrà tagliato) cambieranno Paul mentre Willie Green cercherà di rubare minuti alla guardia titolare, sperando anche di riuscire a partire qualche volta nello starting five. Peja Stojakovic sarà il cambio di Ariza e giocherà anche alcuni minuti sotto le plance come “4 tattico”. Infine dovrebbe avere abbastanza spazio anche Aaron Gray, ideale per dare riposo a West e Okafor. L’arrivo di Bayless costringerà gli Hornets ad un ultimo taglio, con Jerrells e Alexander principali candidati.

OBIETTIVI: Il nuovo allenatore degli Hornets, Monty Williams, avrà di fronte a sé una stagione lunga e difficile: è alla sua prima esperienza come head coach, dovrà lavorare con una squadra rifatta praticamente da zero e ci vorrà del tempo perché si crei chimica ed affiatamento e inoltre dovrà gestire i probabili mugugni di una stella come Chris Paul poiché si prospetta un’annata con molte sconfitte e potrebbe venirgli voglia di cambiare aria. Le variabili che potrebbero far fare a New Orleans il salto di qualità oppure relegarla nella parte bassa della classifica sono il rookie Quincy Podexter, che ha il potenziale per diventare un buon giocatore e Jason Smith, che per la prima volta potrebbe avere un buon minutaggio a propria disposizione. Comunque è quasi sicuro che non parteciperanno ai playoff, ma almeno per la prossima stagione possono sperare di avere una delle prime scelte al draft per prepararsi al meglio al possibile addio di Chris Paul.



Pronostico vittorie e piazzamento nella division: 35w e 5° posto

Pronostico play off: non qualificati



Roster 2010-2011:

Chris Paul (1.83, P) Probabilmente il più forte playmaker della lega. L’anno scorso, nonostante un infortunio al ginocchio sinistro che lo ha tenuto fuori per quasi metà stagione, ha viaggiato a 18.5 punti e 10.5 assist a partita.

Marcus Thornton (1.93, G) Alla sua prima stagione in NBA, complice anche l’infortunio di Chris Paul, ha chiuso con 14.5 punti a partita. Quest’anno New Orleans spera che riesca a mantenere le cifre della scorsa stagione.

Trevor Ariza (2.03, G/AP) E’ un’ala atletica forte a rimbalzo. La scorsa stagione, a Houston, ha viaggiato a 15 punti e 5.5 rimbalzi a partita.

David West (2.06, AG) Giocatore molto solido e completo, la scorsa stagione ha chiuso con 19 punti e 7.5 rimbalzi e ben 3 assist a partita, nonostante i suoi numerosi acciacchi.

Emeka Okafor (2.08, C) Quando venne scelto da Charlotte nel 2004 si pensava che sarebbe diventato uno dei centri più forti dell’NBA. Invece anche l’anno scorso ha avuto cifre discrete ma non da superstar, 10 punti e 9 rimbalzi a partita.



Jerryd Bayless (1.91, P/G) Più guardia che play, ha molti punti nelle mani, soprattutto con penetrazioni chiuse in prima persona. Deve migliorare il tiro da fuori e nella visione di gioco, ma ha un ottimo maestro davanti.

Curtis Jerrells (1.85, P) Playmaker molto veloce, è arrivato da poco da San Antonio. L’acquisto di Bayless lo relega al ruolo di terzo play (se non addirittura al taglio).

Willie Green (1.91, P/G) Per la prima volta inizierà una stagione senza indossare la maglia di Philadelphia. Buon tiratore, potrebbe alternarsi in quintetto con Thornton.

Marco Belinelli (1.96, G) Tiratore mortifero, questa è la stagione in cui potrà dimostrare che è un giocatore da NBA. Non è da escludere che giochi qualche minuto da playmaker.

Peja Stojakovic (2.08, AP) Uno dei tiratori migliori della storia della NBA, quest’anno probabilmente partirà dalla panchina, anche a causa dei suoi continui acciacchi.

Quincy Podexter (1.98, G/AP) Ventiseiesima scelta dell’ultimo draft, ha scelto di entrare in Nba una anno prima di finire il college. Grande atleta e ottimo difensore, sicuramente entrerà da subito nelle rotazioni.

Joe Alexander (2.03, AP) Si divide tra il ruolo di ala piccola e ala grande. Buon tiro, ma nella sua prima esperienza NBA a Milwaukee non ha convinto. Se anche rimarrà in squadra dopo la preseason difficilmente vedrà molto il campo.

Pops Mensah-Bonsu (2.06, AG) Atleta devastante, ex Benetton Treviso, ha avuto brevi esperienze in numerose squadre NBA. Quest’anno potrebbe finalmente aver trovato una squadra che crede in lui.

Jason Smith (2.13, AG/C) Lungo molto tecnico, a Philadelphia ha dimostrato di poter tenere il campo per una decina di minuti a partita con discrete cifre. A New Orleans potrebbe trovar maggior spazio.

Aaron Gray (2.13, C) Arrivato a metà della scorsa stagione, sarà ancora il cambio di Okafor. Dovrà portare rimbalzi e lavoro sporco, le sue specialità.

Didier Ilunga-Mbenga (2.13, C) Arriva da Los Angeles dove ha vinto due anelli da gregario, è stato preso per allungare le rotazioni dei lunghi.



Coach: Monty Williams

Assistant coach: Michael Malone, Randy Ayers, James Borrego, Bryan Gates, Fred Vinson





Marco Danasino