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Contro Barcellona Pozzo di Gotto, venerdì sera, ha disputato una delle gare migliori con la canotta bianconera della Naturhouse. A differenza di alcuni suoi compagni di squadra, Valerio Mazzola è stato sempre “dentro” il match. Chiudendo con 17 punti e il 100% al tiro da due, oltre ad aver arpionato 14 rimbalzi (8 in attacco).

 

Insomma, per “Vale” un match a tutto tondo. Così, alla fine della partita, gli applausi dei quasi 2000 supporters bianconeri sono stati quasi tutti per lui.

"Per far sì che la mia prestazione fosse stata al top, avrebbe dovuto esserci il successo della squadra - ha commentato il lungo estense -; al tempo stesso, devo ammettere che sono molto soddisfatto della crescita che sto avendo e delle risposte che sto dando a me stesso, prima di tutto. Ed alla gente che non crede in me, oppure che mi aveva giudicato frettolosamente. Noi siamo sempre lì, continuiamo a lavorare. Spero che la continuità non manchi".

 

 

Poco lontano, anche la fidanzata di Valerio, Valentina, guarda contenta il foglio con lo scout. Il grande lavoro che coach Martelossi sta facendo sul prodotto del settore giovanile bianconero comincia a dare i frutti sperati.

"Il coach ci tiene che cresca, io ci metto il mio, con la mia testa e la mia mentalità".

 

 

Contro la Sigma, che cosa è mancato per arrivare alla vittoria?

"Bisogna rivedere la situazione della marcatura su Crispin - ha continuato Mazzola -: alla fine, è stato lui l’uomo che ha portato a casa il successo per i siciliani. Nelle ultime due-tre azioni, dove io mi trovavo in marcatura su di lui, il coach mi aveva detto di forzarlo dentro, anche perché c’erano state due azioni precedenti dove mi aveva di fatto tirato in faccia. Dovevo forzarlo dentro, dopo di che bisognava riempire l’area: è andata male. Adesso, guardiamo avanti".

 

 

Boyette e Melson faticano tantissimo dal punto di vista offensivo...

"Non è vero. In difesa la loro presenza si è vista, alcuni canestri li hanno messi a segno. Contro Barcellona abbiamo segnato di più io e Ndoja, contro Jesi ritorneranno a realizzare di più loro due".

 

 

A livello personale, è contento degli applausi del vostro pubblico?


"E’ il numero uno. Mi viene la pelle d’oca quando li sento applaudire e gridare il mio nome. Li voglio ripagare con queste prove e con i successi".

 

 

Come giudica il momento della squadra?


"Siamo un po’ inesperti, ogni squadra ha un paio di giocatori dal super talento che aiutano gli altri a portare a casa i due punti, come Clark di Venezia e Crispin di Barcellona. Siamo un gruppo che deve diventare solido, sono certo che andremo più lontano degli altri: è il gruppo a fare la differenza".

 

 

Anche a Jesi, prossima avversaria, di certo i giocatori di super talento non mancano.

"Domenica prossima non ne vogliamo sapere - ha chiuso Mazzola -, bisognerà essere belli carichi. Cercando di non andare sotto nel punteggio e avendo continuità di rendimento".