BARGNANI - Una brutta sconfitta casalinga contro gli Hawks e due belle e facili vittorie contro Wizards e Oklahoma City. Questo il bottino settimanale dei Raptors di Andrea Bargnani, che stasera, alle ore sette italiane riceverà i New York Knicks di Danilo Gallinari, reduci, questi ultimi, da otto vittorie nelle ultime nove e sei vittorie consecutive in trasferta. Il record dei Raptors dice ad oggi 8 vinte e 11 perse (terzi nella Atlantic Division)



Toronto Raptors vs. Atlanta Hawks W 78-96

Toronto resiste un tempo agli Hawks, poi crolla nel terzo quarto senza più recuperare. Il Mago fa magie solo nel primo tempo, scomparendo insieme alla squadra nella seconda metà di gara, e non è una novità. Dopo i primi 12 minuti Bargnani aveva già segnato 9 punti con 4 su 6 al tiro (e catturato “ben” 4 rimbalzi), ma con problemi di falli (tre nel primo tempo e “panchinamento”). Chiuderà la gara con 14 punti totali (6/14 da 2, 0/3 da 3, 2/2 tl), 7 rimbalzi, 5 palle perse e 1 recuperata, 1 stoppata e 4 falli in 35’.



Toronto Raptors vs. Washington Wizards W 127-108

Partita in cui gira tutto bene ai Raptors, merito loro, ma anche demerito di una squadra allo sbando come Washington, molle e incapace ancora di vincere una gara fuori casa. I Dinos giocano offensivamente un’ottima prova corale, portando sette uomini in doppia cifra, tra cui il nostro Bargnani (18 punti), un migliorato DeRozan (20 punti con 7/11 al tiro) e il soprendente rookie Ed Davis, alla sua prima partita in assoluto in NBA. Il lungo da North Carolina, che ha recuperato da un grave infortunio al ginocchio che gli aveva fatto saltare il training camp, ha segnato 11 punti, con 5/7, conditi da sei rimbalzi e due stoppate. Bargnani parte come un diesel: dopo alcuni errori iniziali si scatena nel secondo quarto, mettendo nove punti in un amen. I Raptors segnano 32 punti in contropiede, nati grazie ad una solida difesa e ad un grande velocista come Barbosa (16 punti per lui) e dominano a rimbalzo. La gara di fatto dura solo il primo quarto, poi l’allungo decisivo. Per Bargnani 18 punti (8/11 da 2, 0/2 da 3, 2/2 tl), 8 rimbalzi, 3 assist, 3 palle perse, 1 stoppata e 5 falli in 26’.



Toronto Raptors vs. Oklahoma City Thunder W 111-99

La vittoria di venerdì notte sui Thunder, pur privi della loro stella Durant, assume un’importanza maggiore vista la caratura degli avversari, squadra vera, che gioca a memoria (infatti ha ad esempio vinto a Boston senza l’ex Texas U.). Quindi ha di fatto sorpreso la faciltà con cui gli uomini di Triano si sono sbarazzati della pratica OKC. Bargnani poi ha giocato una delle sue migliori gare stagionali: 26 punti e 12 rimbalzi, prima doppia doppia stagionale (alla gara n.19, mhh…per un lungo non è il massimo) è il bottino che tutti vorrebbero vedere ogni gara, per giustificare la scelta n.1 del Draft 2006. Del resto si sa che è la continuità il problema del Mago. La partita è stata combattuta e l’allungo decisivo è arrivato nell’ottimo terzo quarto (34-18) con i Raptors (sotto nel primo tempo anche per troppe palle perse e poca incisività a rimbalzo) che poi controllano il distacco nell’ultima frazione. Bargnani è decisivo nel secondo tempo, con 16 punti, equamente suddivisi tra terza e ultima frazione e l’ironico ghigno (non da lui…) sul canestro della staffa a 1 minuto dalla fine (tiro dalla media del 109-106). Il suo score: 26 punti (10/17 da 2, 1/3 da 3, 3/4 tl), 12 rimbalzi, 2 assist, 3 palle perse e 3 falli in 41’.



Dopo la gara di stasera contro i Knicks, i Raptors andranno lunedì ad Indianapolis, poi direttamente a New York (rivincita mercoledì prossimo). Rientro a casa venerdì contro Denver e back-to-back sabato a Detroit. Cinque gare in sette giorni, e qualcuno in Italia nel calcio (tutti?) si lamenta per due partite alla settimana…







BELINELLI - Momento di flessione per gli Hornets, ma c’era da aspettarselo. Dopo una bruciante partenza da 11-1, Belinelli e soci sono incappati in cinque sconfitte nelle ultime sette. I motivi? Sicuramente la stanchezza della trasferta a Ovest (leggi roster non profondissimo) e di una partenza lanciatissima, poi il calo di Chris Paul (34.5 mpg, leggi roster non profondissimo), ed ora c’è pure David West fermo per influenza. C’è però una interessante coincidenza, dopo la trade dello scorso sabato 20 novembre che ha portato Jack, Andersen e Back a NOLA in cambio di Bayless e Stojakovic ai Raptors, gli Hornets ne hanno vinte tre e perse cinque. Niente dietrologia, solo una annotazione.

E Belinelli? Anche lui sta soffrendo il momento “no”. 12,10, 6, 9, i punti segnati nelle ultime quattro, con il 32% al tiro. Può e deve fare di più, ma un calo ci può stare, e il carattere per riprendersi c’è. Lo starting five degli Hornets (Paul, Beli, Ariza, West, Okafor) gioca più di trenta minuti per gara, escluso Belinelli (29.1).



New Orleans Hornets vs San Antonio Spurs L 95-109

Hornets belli nel primo tempo, bruttissimi nel secondo. Belinelli chiude in doppia cifra per la settima gara di fila, segnando otto dei 12 totali nella ripresa, ma chiudendo con un insufficiente tre su 9 al tiro. Il suo score dirà alla fine 12 punti (2/7 da due, 1/2 da tre, 5/6 liberi), 1 rimbalzo, 2 assist e 1 fallo in 29’.



New Orleans Hornets @ Oklahoma City Thunder L 89-95

Nessun tempo per recriminare contro gli Spurs, perchè c’è subito il back-to-back ad OKC, e ancora una volta gli uomini di Monty Williams partono forte per poi calare alla distanza, segnale che l’ossigeno di questi tempi sta iniziando a mancare. Il parziale dei 14-0 subito nel finale di gara la dice lunga. Belinelli segna 10 punti, all’inizio dei quarto dispari (due triple nel primo quarto e tiro dalla media e liberi nel terzo quarto), con 1/4 da due, 2/6 da tre, 2/2 ai liberi, 2 rimbalzi in 30’.



New Orleans Hornets vs Charlotte Bobcats W 89-73

L’unica vittoria della settimana è arrivata contro i modesti Bobcats. Gara però sofferta, vinta nel quarto finale, con gli avversari che si spengono offensivamente (un solo canestro su azione negli ultimi 9 minuti!), confermando di essere una delle peggiori squadre della lega nella metà campo altrui. Belinelli mette a segno un paio di canestri (tripla all’inizio e un layup nel terzo quarto), ma è la panchina a fare la differenza, con Green (10 punti in 21 minuti) e il ritrovato Marcus Thornton (7 punti in 10 minuti), che guidano il parzialone di 18-4 nell’ultima frazione che chiude la pratica. Belinelli esce a 5 minuti dalla fine del terzo quarto senza più rientrare in campo. Monty Williams non fa sconti, gioca chi è in forma. Per il Beli 6 punti (1/2 da due, 1/4 da tre, 1/2 ai liberi), 3 assist in 20’.



New Orleans Hornets vs New York Knicks L 92-100

Primo scontro tra italiani della stagione (perchè mutuare per forza ogni parola dal calcio e chiamarlo derby?), e primo round per Gallinari. La gara è equilibrata fino a metà terzo quarto, ma poi i Knicks allungano grazie ad un ottimo Stoudemire e alle triple del Gallo. Negli Hornets si è effettivamente sentita la mancanza di David West, assente per un problema intestinale, sia in attacco (West è il top scorer dei suoi con 18.8 punti), sia in difesa dove il solo Okafor nulla ha potuto. I Knicks hanno avuto vita facile in area. Belinelli è impreciso al tiro (4 su 12), mette una tripla delle sue, ma non è il suo miglior momento. Chiuderà con 9 punti (3/7 da due, 1/5 da tre), 2 rimbalzi, 1 assist, 1 recupero in 38’.



Dopo la trasferta di stanotte a San Antonio, gli Hornets se la vedranno mercoledì prossimo in casa contro Detroit e venerdì ancora contro i Thunder.







GALLINARI - Momento d’oro, come detto per i Knicks. Tre le vittorie consecutive nella settimana appena trascorsa, con un discreto Gallinari, sempre in doppia cifra. Ma il trascinatore è Stoudemire (35.3 ppg nelle ultime tre).



New York Knicks @ Detroit Pistons W125-116

Vittoria di caparbietà dei Knicks. Gara non bella con difese ballerine e tanti errori, vinta da uno Stoudemire finalmente leader e con quattro starter su cinque oltre i 50 minuti giocati, incluso il nostro Gallinari (52’, massimo in carriera) che mette due triple consecutive fondamentali nel secondo OT,per il +6 Knicks a due minuti e mezzo dalla fine. Il Gallo chiude con 20 punti (3/3 da due, 4/9 da tre, 2/2 ai liberi), 9 rimbalzi, 4 assist, 1 stoppata in 52’.



New York Knicks vs New Jersey Nets W111-110

NY è sotto nel primo tempo, poi recupera nella seconda metà (33-15 il parziale del terzo quarto), grazie ad uno Stoudemire in periodo di grazia (35 punti), ad un Chandler da 27 punti e 11 rimbalzi e al ritrovato Felton (21 punti , 10 assist e uno dei principali motivi della ripresa dei Knicks). Il Gallo compie il suo dovere di giocatore da rotazione, partendo forte nel primo quarto, quando in pochi minuti affonda la classica schiacciata in contropiede, poi piazza una tripla delle sue e subisce fallo dal perimetro (segnando due liberi su tre), guidando i suoi alla prima mini-rimonta. Nel secondo quarto il milanese mette un altro tiro da tre che leva nuovamente le castagne dal fuoco ai suoi, ancora sotto nel punteggio. Gallinari però poi scompare dalla partita nel decisivo secondo tempo (quando a salire in cattedra sono i leader della squadra), tirando cinque con altrettanti errori e segnando solo dalla lunetta tre liberi su quattro, nonostante giochi ben 19 minuti. Il suo score finale sarà: 13 punti (1/5 da due, 2/6 da tre, 5/7 ai liberi), 6 rimbalzi, 1 assist in 37’.



New York Knicks @ New Orleans Hornets W 100-92

Per il Gallo va decisamente meglio nel duello fratricida di venerdì notte contro Marco Belinelli, che in alcune occasioni ha anche difeso su Danilo, chi l’avrebbe mai detto dieci anni fa... Gallinari segna tre tiri da tre fondamentali a cavallo tra il secondo e terzo quarto, ed un altro canestro cardine, il layup del +13 a 4 minuti e mezzo dal termine. Gallinari chiuderà con 13 punti (2/6 da due, 3/6 da tre), 1 rimbalzo, 3 assist, 1 recupero, 1 stoppata in 31’.



Oltre allo scontro di stasera, in “prime time”, e di mercoledì prossimo contro Bargnani, i Knicks giocheranno lunedì in casa contro Minnesota e venerdì a Washington. VF