fonte: nba.com
Philadelphia 76ers @ Orlando Magic 97-89

76ers (11W-16L): L.Williams 24, A.Iguodala 21, E.Brand 20. Reb (45): E.Brand 13. Ast (18): A.Iguodala 7

Magic (16W-10L): D.Howard 26, B.Bass 18, J.Nelson 17. Reb (61): D.Howard 20. Ast (19): J.

Nelson 9

Distratti dalle clamorose notizie di mercato (via Lewis, Gortat e Carter, in arrivo Richardson, Turkoglu e Arenas), i Magic subiscono un brutto k.o. casalingo contro i 76ers, che non sbancavano l’Amway Center dal 2006, ed aprono nel migliore dei modi la serie di otto trasferte consecutive. Con la panchina ridotta all’osso, e soli otto giocatori nella rotazione, aspettando i nuovi acquisti, Bass parte in quintetto nello spot di ala piccola, lasciato vuoto da Carter e disputa un’ottima gara (18 pts, 8 reb); anche Howard deve fare gli straordinari, e risponde con la 27° prova della carriera da almeno 20 punti e 20 rimbalzi. Ma non basta, perché Lou Williams infila 12 dei suoi 24 punti nel quarto periodo, e, assieme all’unica tripla di Speights proprio in quel periodo, regala a Phila un vantaggio in doppia cifra che resisterà fino ai secondi finali.



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Miami Heat @ Washington Wizards 95-94

Heat (21W-8L): L.James 32, C.Bosh 20, D.Wade 20. Reb (53): C.Bosh 9. Ast (18): L.James 6

Wizards (6W-19L): N.Young 30, A.Blatche 20, K.Hinrich 13, J.Howard 13. Reb (53): A.Bletche 13. Ast (22): K.Hinrich 12

La dodicesima vittoria di fila è senza dubbio la più sofferta per gli Heat, che passano nel finale a Washington, priva di Wall, grazie a due tiri liberi di Wade, e si preparano ad affrontare il trittico di partite con Mavs, Spurs e Lakers. James e Wade combinano un 2/11 dal campo nel quarto periodo che permette alla squadra della capitale di portarsi sul 91-86, grazie all’arresto e tiro di Howard, con 30” rimasti sul cronometro. Bosh dall’altra parte si inventa dal nulla una tripla complicata, che vale il -2. Howard, spedito in lunetta, fa 1 su 2 in due occasioni (93-89). Bosh riprova il tiro pesante: stavolta Blatche combina il pasticcio, franandogli addosso e regalando tre tiri liberi. Il 2/3 dell’ex Raptors è seguito da una pessima rimessa dei Wizards, che permette a Jones di recuperare la palla, e di subire il fallo per il nuovo pareggio. Hinrich prosegue la serie di 1/2 dalla linea della carità (94-93). Wade, con meno di 10 secondi, attacca la difesa, si prende il fallo di Blatche, e, al contrario dei suoi avversari, è perfetto (94-95). L’ultimo tentativo è nelle mani di Hinrich, che prova ad andare fino in fondo, entra in collisione con James e Bosh, ma per gli arbitri non è fallo, vince Miami.



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New York Knicks @ Cleveland Cavaliers 102-109 OT

Knicks (16W-12L): A.Stoudemire 23, R.Felton 23, W.Chandler 13. Reb (52): A.Stoudemire 10. Ast (22): R.Felton 11

Cavaliers (8W-19L): M.Williams 23, A.Jamison 21, A.Parker 17. Reb (64): A.Varejao 17. Ast (28): M.Williams 14

Dopo 10 scofitte, si sbloccano i Cavaliers, che regolano in overtime i Knicks di uno spento Danilo Gallinari (7 pts (3/14 al tiro). Il jumper di Felton a meno di un minto dalla fine sembrava aver chiuso i giochi (89-93), ma Cleveland esce benissimo dal timeout di coach Scott, con l’assist di Gibson per Jamison. Dall’altra parte Gallinari prova per la decima volta dall’arco, ma non è in serata, e Varejao, dopo aver catturato l’ennesimo rimbalzo affida a Williams, che si inventa una magia in entrata (93-93) a 3“ dalla sirena. Nel supplementare, dopo le iniziative di Varejao e Stoudemire, i padroni di casa piazzano il parziale di 10-2, che li spedisce sul 105-97, entrando nell’ultimo minuto; la precisione in lunetta di Williams e Parker completa il lavoro.



Los Angeles Clippers @ Chicago Bulls 100-99

Clippers (7W-21L): B.Griffin 29, B.Davis 16, E.Gordon 15. Reb (54): B.Griffin 12. Ast (20): B.Davis 7

Bulls (16W-9L): D.Rose 34, C.Boozer 25, L.Deng 17. Reb (45): L.Deng 8. Ast (17): D.Rose 8

Dopo aver ottenuto la prima vittoria lontano dallo Staples Center strapazzando Detroit, i Clippers concedono il bis, interrompendo la serie di 7 vittorie dei Bulls. I Clippers, già avanti di otto lunghezze all’intervallo e di sette dopo il terzo quarto, entrano nell’ultimo minuto con un bottino di otto punti (91-99), grazie ad un guizzo del Barone. La reazione dei ragazzi di coach Thibodeau, mista al braccino tennistico dei Clippers, fa sì che Boozer e Rose riportino a -2 Chicago con 31” rimasti. Davis tiene il pallone in mano per tutti i secondi disponibili, prima di forzare un tiro che non entra, Rose attacca a testa bassa e trova un fallo di Butler a 0.8 secondi dalla sirena. L’ 1/2 della prima scelta 2008 condanna i Bulls alla prima sconfitta casalinga contro una squadra dal record perdente; la squadra soffre a rimbalzo, e urge trovare una soluzione all’assenza prolungata di Noah, che ne avrà almeno per otto settimane.

Utah Jazz @ Milwaukee Bucks 95 – 86

Jazz (19W – 9L): D. Williams 22, A. Jefferson 18, C. Miles 16. Reb (46): A. Kirilenko, P. Millsap e A. Jefferson 9. Ast (25): D. Williams 11

Bucks (10W – 15L): A. Bogut 19, J. Salmons 18, K. Dooling 14. Reb (28): A. Bogut 9. Ast (21): K. Dooling 5

Dopo la Sonora sconfitta contro gli Hornets, gli Utah Jazz ritrovano il buon gioco e la “W” grazie ad un'ottima prova di squadra nella sfida sterna che questa note gli ha visti contrapposti ai Bucks. I padroni di casa, tuttavia, hanno inizialmente posto non poche resistenze a Utah, infatti a metà secondo quarto, i Bucks vincevano 39-27, successivamente Williams e compagni hanno agguantato gli Milwaukee, per poi battagliare punto a punto per lunghi tratti di gara. I ‘mormoni’ raggiungono anche il +9 sul 58-49, ma i Bucks recuperano lo svantaggio e arrivano nel quarto quarto a poche lunghezze di distacco sul 71-68. Circa verso 4/5 minuti dallo scadere del match, Utah mette il piede sull’acceleratore, e giocatori come Williams, Jefferson e Kirilenko, mettono a segno punti importanti, capaci di siglare la vittoria. A poco è servito il tentativo di Bogut di tenere in piedi la squadra che, comunque, ha disputato una buona gara. E’ mancato molto Jennings, autore di 6 punti e 4 assist. 

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Memphis Grizzlies @ San Antonio Spurs 106 – 112 OT

Grizzlies (12W-16L): O. J. Mayo 27, Z. Randolph 24, T. Allen 15. Reb (48): Z. Randolph 21. Ast (23): M. Conley 8

Spurs (23W-3L): T. Parker 37, M. Ginobili 15, T. Duncan 13. Reb (41): T. Duncan 10. Ast (31): T. Parker e M. Ginobili 9

Questa volta per i Texani l’eroe di giornata è stato Tony Parker. Soprattutto grazie a lui e ai suoi 16 punti fra 4° quarto e OT, gli Spurs riescono a vincere contro dei tenaci Grizzlies e migliorare il proprio record stagionale ad un incredibile 23-3. Giunti agli ultimi secondi finali, con gli Spurs in vantaggio 100-97, O.J. Mayo, dopo un arresto da fuori dall’arco e una finta di tiro per liberarsi del difensore, mette a segno la tripla che impatta la gara. A questo punto, con 7 secondi dalla fine, Ginobili cerca di trovare uno spiraglio per andare a canestro, ma preferisce giocare un “pick-and-roll” con TD il quale riceve palla e scarica immediatamente a Jefferson che da 5/6 metri sbaglia il “jumper” della vittoria. Tuttavia, in “overtime” i padroni di casa, capeggiati da Parker, si sono dimostrati troppo compatti e coesi per essere fronteggiati efficacemente da una squadra giovane come i Grizzlies, i quali si sono sfaldati e hanno ceduto il passo ai Texani.

Minnesota Timberwolves @ Denver Nuggets 113 – 115

Timberwolves (6W-22L): K. Love 43, M. Beasley 17, M. Webster e J. Flynn 12. Reb (49): K. Love 17. Ast (24): L. Ridnour 5

Nuggets (16W-10L): C. Anthony 24, T. Lawson 23, J. Smith 18. Reb (35): C. Anthony 7. Ast (25): T. Lawson 9

Trascinati da Kevin Love, i Minnesota Timberwolves hanno seriamente rischiato di portare a casa la “W” contro i Nuggets questa volta. E’ stata una partita che ha visto i Nuggets cercare più volte di dare la spallata finale agli ospiti, ma senza successo, poiché Minnesota è sempre riuscita a rifarsi sotto, soprattutto nei minuti finali di gioco, quando, segnando 7 punti consecutivi è riuscita ad arrivare ad un passo dalla vittoria. A 1:22 minuti dalla fine del match, Love (14 doppia-doppia consecutiva per lui) ha preso un rimbalzo d’attacco e, mentre stava per andare su per il “lay-up” Anthony, da dietro, gli ha rifilato una stoppata che ha lanciato il contropiede di Smith, il quale ha spento gli entusiasmi degli ospiti, che sono tornati a casa con una sconfitta.

Golden State Warriors @ Portland Trailblazers 95 – 96

Warriors (9W-17L): M. Ellis 26, R. Williams 16, D. Lee 13. Reb (42): D. Lee 11. Ast (17): M. Ellis 5

Blazers (14W-14L): L. Aldridge e A. Miller 17, R. Fernandez 15. Reb (40): L. Aldridge 12. Ast (24): A. Miller 8

Nonostante Roy, Batum e Camby fossero indisponibili e il panchina ci solo 9 giocatori sono stati in grado di giocare, i Blazers sono riusciti a vincere contro gli ospiti, anche se solo di un punto. Gli “starters” di Portland, Aldridge su tutti, si sono rimboccati le maniche, e sono riusciti a sopperire alle importanti defezioni nel “roster”. Portland è riuscita ad avere un vantaggio di 15 lunghezze ad inizio match, ma, nella seconda metà di gara, i Warriors sono riusciti a recuperare lo svantaggio e a portarsi sotto di 3 punti sul 92-89. Grazie all’apporto di Ellis e Williams il punteggio si è spostato sul 95-93 e, successivamente, dopo un libero di Aldridge e un “jumper” di Ellis, il punteggio si è fermato sul 96-95 in favore dei padroni di casa, con 33.5 secondi dallo scadere. A 6 secondi dalla fine, Ellis aveva la palla in mano e, dopo aver mandato a terra il suo difensore all’altezza del tiro da 3, prova uno “step-back jumper” poco dentro l’arco, ma la difesa di Aldridge è buona e il tiro è fuori.

Alessandro Germani e Giordano Goggioli