"Correre sob non basta". Due tifosi tentano à entrare negli spogliatoi per contestare: fermati dai carabinieri.
Il termometro in casa Virtus lo si misura nel dopo partita, quando due tifosi cercano di entrare negli spogliatoi per contestare la squadra.
Fermati dal servizio di sicurezza, sono stati portati via dai carabinieri.
Poco prima uno sparuto gruppo di supporter giallorossi aveva contestato i giocatori all'uscita dal campo, prendendo di mira soprattutto Washington.
Sasa Filipovski mastica amaro sulla sconfitta:
"Sulle prime palle vaganti si è deciso il match, abbiamo iniziato malissimo, poi abbiamo cercato di rientrare, soprattutto alzando il ritmo e l'intensità in difesa, ma ormai era troppo tardi. Questa partita ci ha detto due cose: che Cantù ha avuto grande disciplina in attacco che l'ha portata a fare sua la gara. E poi i rimbalzi offensivi, troppe volte sono diventati extra possessi sia sotto canestro sia con palle scaricate fuori con i conseguenti tiri dalla distanza. Questa è una città e un impianto che hanno fatto la storia del basket, con un pubblico competente e passionale. Dunque non solo è difficilissimo passare su questo campo, ma se proprio si deve perdere, meglio qui che da altre parti. Ora comunque rimbocchiamoci le maniche e pensiamo di risalire qualche posizione in classifica, magari recuperando qualche infortunato".
Onesto e laconico il commento sulla gara di Gigi Datome, comunque uno dei meno negativi in campo.
"Ce poco da girarci attorno: purtroppo abbiamo ricevuto una lezione di basket, l'amare e cruda verità è questa. Il punteggio finale del tabellone può ingannare solo chi non ha visto la partita. Certo quando arrivi a -6 ci si deve provare e l'abbiamo fatto, sbagliando anche qualcosa negli ultimi 2', ma la partita era stata compromessa prima. Ora dobbiamo pensare a dare continuità a quei miglioramenti che abbiamo fatto vedere sia in campionato che in Europa. L'obiettivo deve essere infatti quello avere un giusto approccio per tutti i 40'. Soprattutto dobbiamo imparare a correre quando bisogna correre, ragionare quando c'è da ragionare. Dovremo essere bravi a leggere tutte le situazioni, adattandoci, anche se la corsa non può essere la soluzione per tutte le partite. Purtroppo l'andamento altalenante ci sta condizionando non poco. Del resto, abbiamo anche ricominciato tutto daccapo con il cambio di allenatore e questo passaggio si fa sentire specie. Il futuro? Siamo un gruppone, solo Siena, Milano e Cantù fanno un altro campionato. Per noi l'obiettivo sono iplay off, poi tutto quello che verrà sarà ben accetto".
Deluso anche Crosariol:
"Noi male inizio, poi peccato per quegli errori nel finale. La spiegazione di una gara così brutta? Dobbiamo seguire di più quello che ci dice l'allenatore. Detto molto banalmente dobbiamo fare quello che fa Cantù: poche cose, ma farle bene, piuttosto che cercare di farne tante ma male. L'unica cosa positiva è la classifica, nel senso che è corta e c'è ancora margine per recuperare".