LINO LARDO, Sabatini le ha chiesto gerarchie chiare. Domani contro Pesaro, chi rimarrà a sedere?

"Chi non darà il 100 per cento. Questo penso sia l’unico criterio da usare quando si gestisce una squadra. Chi si ferma al 99 è giusto che lasci spazio agli altri".



 

 

Spieghi la parola gerarchie?

"Non tutti hanno gli stessi compiti. Io su questo sono sempre chiaro in estate quando si è in fase di costruzione del gruppo. I giovani sanno che devono conquistare i minuti con lavoro e impegno, mentre gli altri devono confermare i ruoli che hanno accettato sempre attraverso impegno e lavoro. I doveri sono gli stessi, solo così si rimane uniti".

 

 

La squadra arriva da un periodo negativo. Qual è la sua analisi?

"Dobbiamo ricompattarci come gruppo così come dobbiamo riacquisire un po’ più di fiducia. Quando le cose non vanno bene si tende ad avere davanti agli occhi solo gli aspetti negativi dimenticando quelli positivi. Noi abbiamo fatto un buon lavoro, forse manchiamo un po’ personalità. L’importante ora è non scoraggiarsi, dimenticando in fretta le nostre ultime brutte prestazioni".

 

 

Pesaro, invece, sta vivendo un momento opposto al vostro.

"Sono in salute, hanno aggiunto un buon giovane come Melli, sono ben allenati e in classifica hanno i nostri stessi punti. Indipendentemente dal valore dei nostri avversari, però, dobbiamo essere noi ad avere subito un buon impatto sulla partita. Mi aspetto una prestazione convincente".

 

 

Da questa gara per voi inizia un altro campionato: dove volete arrivare?

"Partiamo dall’idea che vogliamo confermare quanto abbiamo fatto nella prima parte e magari migliorare ulteriormente la nostra posizione per poi giocarci le nostre carte nei playoff. Questo è un gruppo che sa lavorare bene. Penso di poter dare energia e grinta alla squadra".

 

 

Tutto questo è compatibile con il progetto giovani?

"Io penso di sì perché c’è un solo modo per crescere, lavorare e impegnarsi che è quello che io chiedo a tutti e non solo ai giovani. Se un giocatore si impegna io sono il primo a difenderlo anche le sue prestazioni non sono particolarmente brillanti e con me avrà sempre una opportunità per lasciarsi alle spalle un momento difficile. Se, invece, non c’è impegno e si ha un atteggiamento negativo, allora preferisco dare ad altri quelle stesse possibilità che con altro spirito avrei dato a lui".