Il roster è al completo

PALLA a due alle 21 di questa sera per il derby delle Marche tra la Scavolini Siviglia e la Sutor Fabi Shoes; una gara per il cui svolgimento la società di Montegranaro ha scelto il PalaRossini di Ancona.

Pubblicità tantissima, coinvolgimenti numerosissimi di scuole, enti ed associazioni come mai avvenuto da quando la Sutor gioca in serie A.

Sarà un pienone. L’eccitazione è tanta. Bene! Le premesse perché la maggioranza dei tifosi supporti in maniera adeguata la squadra di casa ci sono tutte e la Sutor deve solo vincere perché ha un grande bisogno di punti che, alla fine, sono quelli che contano per mettere al sicuro la salvezza e, magari, qualcosa di più: 

"Sicuramente i punti contano molto e in questo momento in modo particolare – ammette il coach Pillastrini (nella foto) -. Si tratta di una partita molto attesa, una partita dagli elevatissimi contenuti agonistici per mille ragioni, tra le quali la posta in palio, la classifica e il fatto che sia un derby".

Come vi arriva la Sutor?

"Stiamo bene, stiamo bene! I giocatori sono tutti a posto, quindi siamo pronti a disputare una buona gara".

Che partita si aspetta anche da un punto di vista tecnico-tattico? All’andata avete vinto a Pesaro arrivandovi dopo un periodo difficile, pari all’attuale, e giocando bene.

"Sì allora eravamo in un momento difficile, ma non come l’attuale che è un pochino più complicato. Però ogni partita fa storia a sé. Le motivazioni sono senz’altro altissime per tutti. Però è chiaro che sarà molto importante non avere mai cali di tensione, riuscire a giocare sempre al 100%".

Giocare in un parquet, che non è il casalingo solito, vi può creare qualche problema?

"Alcuni allenamenti al PalaRossini di Ancona li abbiamo fatti. All’andata abbiamo vinto giocando sul campo della Scavolini. Quindi a queste cose non dobbiamo neppure pensare. Dobbiamo solo pensare a giocare bene, a disputare un buon match e a dare una grande soddisfazione ai nostri tifosi".

Chi teme di più della formazione pesarese?

"Chi si teme di più è una domanda a cui non è mai facile rispondere. Sicuramente i loro esterni Collins, Diaz e Hackett, oltre ad Almond, sono giocatori molto pericolosi e diversi fra di loro. Il pacchetto dei lunghi è stato rinforzatissimo dall’arrivo di Melli ed è numeroso perché è composto da 5 giocatori, anche se adesso l’ex Flamini gioca anche da tre".