Roma perde la partita e la faccia contro Avellino, la truppa di Gentile paga a caro prezzo le fatiche di Eurolega ed è costretta e registrare la seconda sconfitta consecutiva in campionato. La Virtus sconta un approccio molle alla gara e la solita (cronica) mancanza di un play efficace, Giachetti sveste i panni di eroe ed improvvisamente i capitolini tornano a fare i conti con i consueti limiti dopo la gloria in Europa.

 

Avellino ha giocato una una gara intelligente, ha limitato i danni nel momento più complesso della sfida (gli irpini hanno assorbito un parziale in doppia cifra), ha retto bene a rimbalzo e messo in evidenza sangue freddo nel concitato finale. La Lottomatica ha pagato a caro prezzo gli errori di Jaaber ed una difesa troppo molle, incapace di arginare la vena perimetrale degli avversari. A fine gara il presidente Ercolino è stato colpito da un oggetto lanciato dagli spalti (una moneta o una bottiglia di piccolo formato), risultato di una piccola guerra di gestacci tra la zona ospite del parterre ed alcuni tifosi romani, infuriati dal risultato e dall'esultanza della dirigenza ospite. Un triste ed incivile epilogo che rende molto più amara la serata dei tifosi virtussini.

 





 

Minard vs Lauwers  (Foto Alessio Brandolini)
Minard vs Lauwers (Foto Alessio Brandolini)

Avellino parte subito forte (8-16), i ragazzi di Pancotto con una circolazione di palla efficace ed un ottimo Dee Brown danno subito filo da torcere ai romani. Gentile deve fare a meno di Datome e Vitali, gioca invece l'acciaccato Minard e si rivede nel roster lo spagnolo De La Fuente frettolosamente reintegrato in settimana. I lunghi di casa fanno molta fatica dopo la bella prova col Tau, ne profitta Troutman che sul finire della prima frazione mette insieme 6 punti di fila spadroneggiando in vernice, portando il tabellone sul 17-25. Roma difende con parsimonia, cercando di gestire al meglio le forze, l'Air allunga ulteriormente ad inzio secondo quarto ma un paio di conclusioni dalla media di Tourè ne limitano l'inerzia e svegliano un pò il pubblico locale. Si procede in equilibrio nel punteggio, ma un clamoroso errore in contropiede di Giachetti (lanciato in campo aperto in modo impreciso mancherà il ferro con una conclusione acrobatica) lancia di nuovo gli avversari capaci di lucrare immediatamente una tripla sul ribaltamento di fronte. La Virtus perde nuovamente ritmo e fiducia, e un canestro di Nelson permette ai suoi di chiudere il primo tempo avanti per 38-46.

 

Tourè (Foto Alessio Brandolini)
Tourè (Foto Alessio Brandolini)

Alla ripresa delle ostilità la musica sembra cambiare, Avellino va in crisi nera e smarrisce completamente la via del canestro. Roma si riorganizza faticosamente e grazie ai canestri di Minard ed alla resa difensiva di Crosariol che blinda il pitturato (capace quindi di inceppare i meccanismi di Pancotto) mette insieme un clamoroso parziale di 15-0. L'Air ci mette oltre 6 minuti a trovare il primo canestro dal campo ma termina il terzo periodo a contatto dopo una tripla di Brown (53-51).La gara si trascina per qualche minuto all'insegna di un grande equilibrio quando la truppa di Gentile ed il pubblico capitolino ingaggiano una guerra di nervi con gli arbitri dopo un paio di fischi discutibili, i padroni di casa si innervosicono e perdono inerzia, ne profittano gli ospiti capaci di dominare con lucidità i momenti decisivi. A poco più di minuto dal termine il tabellone riporta il 69-69, quando arriva una tripla di Porta (perso dalla difesa di Gentile) ad alterare gli equilibri, si arriva dopo un recupero sul 70-74. Jaaber è chiamato a salvare la patria, ma la sua imprecisione ai liberi (2-4 sanguinoso) condanna alla sconfitta i virtussini per 74-78



Vince meritatamente Avellino, vince sopratutto Pancotto che surclassa il suo collega avversario. Gentile sbaglia le rotazioni nel quarto periodo, fa sedere i protagonisti del parziale di 15-0 troppo presto e non riesce a trovare contromisure alle alchimie offensive dell'Air, il risveglio dopo le vittorie in Europa è davvero brutale. La Virtus incassa la seconda sconfitta in campionato e giovedi volerà in Russia per affrontare il Cska. Punteggio pieno per la compagine di Ercolino in testa alla classifica.

 

Hutson attacca il ferro (Foto Alessio Brandolini)
Hutson attacca il ferro (Foto Alessio Brandolini)



MVP: il duo Brown - Nelson che fa impazzire di gioia il folto pubblico irpino (presente con oltre mille unità secondo Pancotto) con giocate di qualità che garantiscono la vittoria ad Avellino.