SEI GIORNI per rispondere all’Andrea Costa. Troppi visto che già domani la squadra tornerà ad allenarsi. Troppi anche perché un giocatore come Patricio Prato ci mise pochi minuti a decidere. Così si raffredda la pista che portava ad Andrea Ghiacci (evidentemente non entusiasta di venire in riva al Santerno) e diventa bollente quella che porta a Matteo Maestrello, che ora è l’ipotesi numero uno per sostituire l’argentino La guardia/ala di Jesolo (198 cm) ha vestito la maglia della Virtus Imola nel 2002/2003 e quindi conosce già la città, oltre ad essere ormai un esperto della Legadue (fra l’altro a lungo in regione fra Reggio, Ferrara e Bologna).

 

Ora in forza a Matera in A dilettanti, l’anno scorso con la Trenkwalder collezionò 21 minuti a partita con 5,6 punti di media, 49% e 35% da tre. A Matera ha 11,9 punti di media con 31,9 minuti a partita. Con l’arrivo di Maestrello a rinforzare il settore esterni l’Aget punterebbe su Masoni e sul completo recupero di Fazzi, dolorante alla spalla, in regia con l’occasionale aiuto del ‘tuttofare’ Whiting.

 

Altre ipotesi (oltre a Ghiacci) che la società sta seguendo sono i più costosi Roberto Gabini e Dante Calabria. Il numero uno della lista è però Maestrello.

Inevitabile a questo punto dover fare anche il punto sulla situazione dello sfortunatissimo Ryan Amoroso, finito ko mentre ancora cercava la forma e la confidenza con la Legadue. La lesione muscolare riportata alla coscia (piuttosto importante), dovrebbe essersi cicatrizzata completamente. Domani il lungo ex San Diego dovrebbe rientrare a Imola e lo staff tecnico e medico dovranno capire se quanto gli servirà a tornare in campo.

SE IL RIENTRO potrà avvenire in una ventina di giorni, si chiederà a Vaden ancora un po’ di straordinari da ‘4’ e si aspetterà il ritorno di Ryan (che comunque ha mostrato di richiedere tempi non brevissimi per entrare in forma). Se i tempi si prospetteranno più lunghi perché la lesione non è stata completamente riassorbita, la società potrebbe invece concludere il rapporto con il lungo e tornare sul mercato. Tutto però considerando che è già stato speso molto e che le risorse economiche sono in questo momento molto limitate.