Nanut e il talismano Trieste, Fidenza vince

 

coach Bernardi manda a quel paese la sua difesa... (foto A.Cervia)
coach Bernardi manda a quel paese la sua difesa... (foto A.Cervia)

La legge Nanut colpisce ancora, e questa volta il sigillo suo e di Fidenza ha le sembianze di una lama molto tagliente che affonda nella debole carne di un’Acegas ferita, ormai agonizzante che non riesce più a vincere e che ha la faccia scura di tutto il pubblico del Palatrieste.

 

Quintetto base per l’Acegas Trieste con Lenardon, Spanghero, Scarponi, Benevelli e Benfatto, risponde Ghizzinardi con Avanzini, Furlanetto, Nanut, Marchetti, Micevic; ottima circolazione di palla da ambo le parti ad inizio partita, si trovano tiri ad alta percentuale, ben sfruttati oltre l’arco da Fidenza e da sotto canestro, con Benevelli “caldo”, per Trieste: 9-12 dopo 4 minuti di contesa. Su qualche buon recupero difensivo, Trieste mette la freccia del sorpasso, grazie all’antisportivo commissionato a Marchetti su un “placcaggio” a Benfatto, 16-15; coach Ghizzinardi gioca la sua partita a bordo campo con la coppia arbitrale, rea di aver fischiato un po’ troppo a sfavore dei suoi, la partita scorre piacevolmente con buone percentuali di tiro, Spanghero e Benevelli (13 pt.) fanno la differenza, per gli ospiti ottimo impatto di Nanut, creatore di gioco e attaccante di razza, finale di quarto sul 23-22 per i padroni di casa. Ripresa del gioco con la Siram a giocare splendidamente, fluida e precisa offensivamente, con l’ennesima tripla di Nanut scava il primo solco: 23-31, emorragia giuliana stoppata dal time out di coach Bernardi. Acegas non tranquilla, passaggi non precisi e pallone che pesa, mantengono Fidenza su un tranquillo vantaggio: 25-35 a 6 minuti dall’intervallo. Nel momento di totale abulia giuliana, la squadra ospite fa l’errore madornale di non “uccidere” il match, alcuni errori anche banali lasciano la partita aperta, 32-40 a 2 minuti dalla fine del tempo; Bonacini è il più produttivo dei suoi, 12 punti e tanta solidità cestistica, per i padroni di casa i soli Crotta e Bocchini danno segni di vita, perlomeno di aggressività: 38-45 e tutti a riposare per l’intervallo di metà tempo. Coach Ghizzinardi capisce al volo che la sua squadra rientra dagli spogliatoi senza il giusto piglio, tre palle sfruttate malissimo, un minuto e mezzo diventa già troppo per evitare il conseguente time out di “riflessione”; 0/4 inconsueto dalla lunetta di Benevelli non lancia definitivamente i suoi, decisi nel puntare il canestro avversario: 41-45, pur con l’ 1/6 di squadra dalla “linea della carità”. Difesa triestina che non riesce a tenere un palleggio di Nanut e soci, falli spesi male e punti facili per Fidenza, solo qualche exploit balistico mantiene l’Acegas a contatto: 52-54; “Nanut time”, un paio di minuti da leader per riportare avanti la Siram, ben supportato dai compagni negli scarichi, parziale di 0-5 ospite. Finale rocambolesco di quarto, un paio di palloni persi per i giallo-blu e qualche tripla triestina regalano il vantaggio interno sul 64-63. Avanzini molto caldo rilancia i suoi ad inizio ultima frazione, l’Acegas non riesce ad avere continuità nel gioco per più di due azioni, 70-78 con 5 punti di fila di un Marchetti dalla mano morbida, 5’25” dal termine e Palatrieste ammutolito. Una tripla e un tiro da due punti di Marco Spanghero danno un minimo d’inerzia ai giuliani, time out per coach Ghizzinardi e 4 minuti da vivere tutto d’un fiato con la Siram avanti di 3 sul 75-78. Patrick Nanut torna a fare il leader, due palle recuperate, 4 punti facili e partita in cassaforte: 75-85. Nonostante un mezzo suicidio ospite, Avanzini infila l’ennesima tripla pesante che regala il possibile titolo di coda alla contesa, con 7 punti di vantaggio; nella bagarre finale e sul 90-93, nonostante un regalo arbitrale a Trieste che concede il tiro del possibile pareggio a Spanghero, Fidenza guadagna meritatamente i due punti, mandando in crisi profonda l’Acegas Trieste.



Arbitri: i sig.ri PISONI e CHERSICLA, voto 5

Va bene lasciare come metro arbitrale il “menare sportivamente”, ma alcune macroscopiche viste hanno gravemente pesato sulla loro prestazione. Buona personalità nel trattare le questioni con i coaches e i giocatori.



Il migliore: Patrick Nanut (Siram Fidenza)

Niente da dire, il giocatore che castiga Trieste regolarmente Trieste, non smentisce neanche questa volta, linguaccia di fuori e canestri dal peso specifico notevole, ma anche gestore del gioco e difensore all’occorrenza. Arma totale.



Il peggiore: Ivan Scarponi (Acegas Trieste)

Dopo la prestazione balistica eccezionale di Bologna, e la propensione al tiro da fuori maniacale, può capitare l’altra faccia della medaglia del gioco di un tiratore puro, cioè la serata storta, e quando capita è notte fonda.



Raffaele Baldini (www.cinquealto.blogspot.com)