SEMPRE sopra i banchi di scuola. Usa questa metafora Maurizio Lasi per descrivere la situazione della sua Aget. «Per noi è proprio come essere a scuola — dice il tecnico — siamo abituati a prepararci per gli esami studiando quel po’ che riusciamo. Se ci va bene, e troviamo le domande giuste, allora possiamo prendere anche otto, altrimenti, come a Sassari, siamo da tre».

 

Il riferimento è naturalmente alla situazione degli allenamenti dei biancorossi, ormai abituati a non essere quasi mai al completo. Questa settimana le cose sono andate meglio e da giovedì, grazie anche all’innesto di Bastoni, Lasi ha potuto gestire dieci uomini, e preparare al meglio la sfida contro il suo recente passato, Pistoia (PalaMokador, ore 18.15, arbitri Psacotto, Bertelli, Beneduce). Contro i Toscani per il coach non basterà una prova da sufficienza. «Dovremo giocare da otto — chiosa Lasi — e sperare nelle domande giuste della professoressa. Pistoia ha dei punti deboli che noi dovremo essere bravi a sfruttare. E’ una squadra che sta attraversando un ottimo momento, nonostante abbia degli infortunati, che però sono stati ben rimpiazzati. Mancherà Slay? All’andata fu decisivo, con la nostra complicità; però ci sarà Hafnar al suo posto e in più anche Fucka, che non c’era all’andata». Da tenere particolarmente d’occhio anche la verve del play Skinn, autore di 32 punti nell’ultima partita, che dopo Rowe può essere una spina nel fianco in un settore, la regia, che finora si è appoggiata quasi esclusivamente su Masoni.

 

«Spero Cristiano possa darci qualcosa di più, perché Masoni sta un po’ pagando l’essere sempre in campo con un alto minutaggio, anche se lo sta facendo benissimo». Guai a rilassarsi dunque per questa Aget. «Il rischio di un appagamento non ci sarà, perché non siamo ancora salvi — conclude —; se si vuol dire che potremo pagare dazio per i tanti infortuni è un conto, ma dal punto di vista motivazionale non mancherà mai l’impegno che ci ha portato avanti finora e che ci ha fatto compiere imprese eccezionali».